Goool! (Metegol) è un film d'animazione argentino-spagnolo del 2013 diretto da Juan José Campanella. Il film è ispirato al racconto "Memorias de un wing derecho" (trad Memorie di un'ala destra) dello scrittore argentino Roberto Fontanarrosa. Il film è uscito nelle sale argentine il 18 luglio 2013, e il 20 settembre 2013 è stato il film di apertura del Festival Internacional de Cine de San Sebastián.
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Goool! | |
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Titolo originale | Metegol |
Paese di produzione | Argentina, Spagna |
Anno | 2013 |
Durata | 93 min |
Genere | animazione, commedia, sportivo |
Regia | Juan José Campanella |
Soggetto | Roberto Fontanarrosa |
Sceneggiatura | Juan José Campanella, Gastón Gorali, Eduardo Sacheri |
Produttore | Juan José Campanella, Mercedes Gamero, Gastón Gorali, Mikel Lejarza, Jorge Estrada Mora, Manuel Polanco |
Distribuzione in italiano | Koch Media |
Fotografia | Félix Monti |
Montaggio | Juan José Campanella, Abel Goldfarb |
Musiche | Emilio Kauderer |
Doppiatori originali | |
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Doppiatori italiani | |
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L'audio del film è stato registrato in tre "versioni" della lingua spagnola: la versione originale in spagnolo argentino e due versioni doppiate, una in Spagnolo Europeo, e una in Spagnolo Latino "Neutro". Il 4 settembre 2015 il film è stato trasmesso da Cartoon Network in Spagnolo Latino "Neutro" in tutta l'America Latina. Il fatto che anche in Argentina non sia stata trasmessa in versione originale ha sollevato delle critiche alla catena Cartoon Network.
Amadeo è preoccupato perché suo figlio Matías gioca spesso con il suo tablet, allontanandosi da lui. Una sera decide quindi di raccontargli una storia prima di dormire, nella speranza di rinsaldare il loro legame.
Nel racconto si vede Amadeo da ragazzino, il quale lavora in un bar di un paese dove eccelle nel gioco del calcio balilla lì presente. Vi ha giocato così tante volte da aver personalizzato i componenti della sua squadra preferita. Una sera, dopo aver mostrato il proprio talento a Laura, ragazza di cui è innamorato, viene sfidato da un coetaneo molto arrogante. Amadeo lo batte facilmente, scatenando la sua ira.
Molti anni dopo Amadeo continua a lavorare nel bar. Laura un giorno gli dice che sta per andare in Europa a studiare. Proprio in quel momento ritorna nel paesino il ragazzo che Amadeo aveva sconfitto molti anni prima. Il ragazzo è diventato un calciatore professionista, molto ricco e molto famoso, noto come "Grosso", un giocatore che non ha mai perso una partita, eccetto quella partita a calcio balilla molti anni prima. Grosso è tornato nel paesino per vendicarsi, ha comprato il paese per far distruggere il bar e costruire al suo posto uno stadio di calcio, come a voler cancellare quell'unica macchia nella sua carriera. Amadeo cerca di salvare il calcio balilla dalle macerie del bar, ma riesce a salvare solo un piccolo giocatore di piombo: il capitano della squadra con cui aveva giocato e vinto tante partite. Amadeo, triste per la distruzione del bar e del suo calcio balilla inizia a piangere e lascia cadere una lacrima sul volto del capitano della squadra di calcio balilla. Il piccolo calciatore di piombo prende vita e insieme ad Amadeo inizia a cercare i propri compagni, che nel frattempo sono finiti nella discarica insieme alle macerie del bar.
Amadeo e il piccolo capitano della squadra riescono a salvare altri due giocatori della squadra nella discarica e anche il capitano della squadra avversaria. Nel frattempo scoprono che gli altri giocatori sono stati portati in un luna park. Riescono dopo tante avventure ad arrivare al luna park, dove salvano altri piccoli giocatori di piombo. Nel frattempo gli altri vengono portati nella dimora di Grosso, che intende trasformarli in tacchetti per le sue scarpe da calcio.
Amadeo riesce a salvare anche questi ultimi giocatori e sfida il professionista ad una rivincita della partita di calcio balilla. Grosso accetta la rivincita, ma sapendo di non poter vincere sfida Amadeo ad una partita a calcio, in un campo vero. Laura alza la posta: se Amadeo dovesse vincere il professionista dovrà cedere la proprietà del paese che ha comprato.
Grosso gioca con la squadra di professionisti con cui ha giocato e vinto tante partite, gli "Assoluti", Amadeo con una squadra dilettante, costituita da alcuni abitanti del paese. Durante le prime fasi della partita la squadra di Amadeo subisce due gol, successivamente accorcia le distanze grazie all'aiuto dei calciatori di piombo. I calciatori hanno agito ad insaputa di Amadeo. Quando questi se ne accorge chiede ai piccoli giocatori di piombo di non intromettersi. La squadra di Amadeo inizia a giocare bene e riesce a pareggiare senza ulteriori aiuti. Nel frattempo Grosso si innervosisce inizia a scaricare la sua rabbia sui propri compagni di squadra. Durante una mischia quest'ultimo dà un calcio alla gamba di Amadeo, si impossessa della palla e si avvia verso la rete avversaria. Nessuno cerca di fermarlo eccetto Amadeo, che nonostante il dolore cerca di impedire il goal che segnerà la sconfitta della propria squadra. Non ci riesce, ma nonostante la vittoria il pubblico non applaude la squadra vincente, ma la squadra di Amadeo e successivamente abbandona il paese, che resta di proprietà di Grosso, e ricostruisce altrove il proprio paese. Nel frattempo l'egocentrico calciatore viene abbandonato da tutti, dagli Assoluti e persino dal suo manager, e nonostante la vittoria sulla squadra di Amadeo è lui il vero sconfitto.
Amedeo e Laura si sposano e hanno un figlio, Matías. Il ragazzo, che ha ascoltato con crescente interesse il racconto di suo padre, vuole sapere se sia una storia vera, se i piccoli giocatori di piombo sono davvero vivi. Amadeo gli risponde che li vedrà muovere se crederà. Durante la notte Matías sente dei rumori, scende al piano sottostante e vede il padre che sta assistendo ad una partita tra le squadre di calcetto, una partita su un piccolo campo di erba in cui i giocatori si muovono autonomamente. I giocatori sono davvero vivi.
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