Nasreddin Khoja (far ملا نصرالدین, Mullā Nasreddin; az. Molla Nəsrəddin; tur. Nasrettin Hoca[1]; cur. Mella Nasredîn; ar. جحا, Juḥā, oppure نصرالدين : Naṣr al-dīn; alb. Nastradin Hoxha; bosn. Nasruddin Hodža; uzb. Nasriddin Afandi (Effendi); kaz. Қожанасыр, Khožanasyr; uig. Näsirdin Äfänti)[2][3][4] è una figura favolistica (ma anche presente nella letteratura del sufismo), che la cultura turca vorrebbe vissuta intorno al XIII secolo ad Akşehir e successivamente a Konya, al tempo della dinastia Selgiuchide, ma che, sotto il nome di Guha, ossia Giufà, è presente anche nella favolistica araba-siciliana[5]. Sarebbe stato un filosofo populista, spesso citato in storielle divertenti e aneddoti.
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Molti Paesi e popolazioni del Vicino Oriente, del Medio Oriente e dell'Asia centrale (come ad esempio l'Afghanistan[6], l'Iran,[5][7] la Turchia[5][6][8][9] e l'Uzbekistan)[10] rivendicano la sua "paternità". Il suo nome è declinato in maniera differente a seconda della nazionalità ed è spesso preceduto o seguito da titoli onorifici come "Khoja", "mullā" o "Effendi".
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