Anno zero - Guerra nello spazio è un film del 1977, diretto da Alfonso Brescia. È una storia di genere fantascientifico che fa parte di una serie di pellicole a basso costo girate da Brescia con lo pseudonimo di Al Bradley.
Anno zero - Guerra nello spazio | |
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Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1977 |
Durata | 89 minuti |
Rapporto | 2.35:1 |
Genere | fantascienza |
Regia | Alfonso Brescia |
Soggetto | Alfonso Brescia, Aldo Crudo |
Sceneggiatura | Alfonso Brescia, Aldo Crudo |
Produttore | Francesco Calabrese |
Casa di produzione | Nais Film |
Distribuzione in italiano | Cia Star Film |
Fotografia | Silvio Fraschetti |
Montaggio | Carlo Reali |
Musiche | Marcello Giombini |
Scenografia | Mimmo Scavia, Adriana Bellone |
Costumi | Elena De Cupis |
Trucco | Raul Ranieri |
Interpreti e personaggi | |
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È da alcuni considerato un remake di Terrore nello spazio del 1965 di Mario Bava.[1]
In un futuro remoto, un'astronave terrestre atterra su un pianeta sconosciuto, dopo avere ricevuto dei misteriosi segnali radio. Il pianeta sembra desolato ma ben presto l'equipaggio scopre i resti di un'antica città. I membri della spedizione scoprono gli ultimi sopravvissuti di un popolo che un tempo aveva abitato il pianeta: essi sono oppressi da una malvagia entità che infesta il mondo. Si tratta di una grande macchina, una sorta di robot sofisticato. È costui il responsabile dei misteriosi messaggi captati sulla Terra, usati come espediente per attirare in trappola i visitatori da altri pianeti e renderli schiavi.
Gli abitatori del pianeta per sfuggire a questa minaccia vivono in gallerie. Il gruppo di terrestri riuscirà a liberarli dalla schiavitù distruggendo il robot, ma lo spirito malvagio della macchina riuscirà a trasferire la propria energia e possedere uno dei membri dell'equipaggio per essere portato sulla Terra.
Il film fa parte di un gruppo di cinque pellicole a basso costo realizzate da Alfonso Brescia tra il 1977 e il 1978, riutilizzando quasi per intero gli stessi set e il medesimo cast.[2]
Le scene ambientate sul suolo del pianeta vennero girate all'interno delle grotte di Collepardo.[3]
La pellicola è entrata nel pubblico dominio negli Stati Uniti (non in Italia).
Il regista Alfonso Brescia ha dedicato al tema dello spazio tre pellicole:
«Alfonso Brescia tenta la strada della fantascienza all'italiana realizzando, sulla falsariga dei modelli americani, una saga spaziale che prosegue con Cosmo 2000 - Battaglie negli spazi stellari e con La guerra dei robot. Costruiti in maniera frettolosa [...] i tre film non riscossero particolare attenzione. Probabilmente, la personalità di Brescia si è rivelata meglio in occasione del fanta-erotico La bestia nello spazio.» |
(Fantafilm[2]) |
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