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Centochiodi è un film del 2007, scritto e diretto da Ermanno Olmi.

Centochiodi
I "cento chiodi" del titolo
Paese di produzioneItalia
Anno2007
Durata92 min
Generedrammatico
RegiaErmanno Olmi
SoggettoErmanno Olmi
SceneggiaturaErmanno Olmi
ProduttoreLuigi Musini
Casa di produzioneCinema11undici, Rai Cinema con il contributo del MiBACT
Distribuzione in italianoMikado Film
FotografiaFabio Olmi
MontaggioPaolo Cottignola
MusicheFabio Vacchi
ScenografiaEnrico Tovaglieri
CostumiMaurizio Millenotti
Interpreti e personaggi
  • Raz Degan: Il professore
  • Luna Bendandi: Zelinda
  • Michele Zattara: Monsignore
  • Amina Syed: ragazza indiana
  • Bruno Tabacchi: preside
  • Andrea Lanfredi: postino
  • Damiano Scaini: passante
  • Franco Andreani: pescatore
  • Angela Fornacciari: Beniamina
  • Ylenia Mezzani: Locandiera
Doppiatori italiani
  • Adriano Giannini: Il professore
  • Omero Antonutti: Monsignore
  • Claudia Catani: ragazza indiana
  • Dario Penne: preside
  • Giuseppe Gandini: postino

Uscito nelle sale italiane il 30 marzo 2007, è stato poi presentato fuori concorso al 60º Festival di Cannes nel maggio 2007.[1]


Trama


Un giovane professore di filosofia della religione che insegna all'università di Bologna, con un clamoroso gesto simbolico di ribellione – "crocifigge" letteralmente cento preziosi incunaboli della biblioteca universitaria – abbandona la propria vita di intellettuale affermato, scompare senza lasciare alcuna traccia e, mentre le forze dell'ordine lo cercano per quel vandalismo sacrilego, sceglie di stabilirsi in una casa in rovina lungo le rive del fiume Po, dove «impara a vivere con lentezza, a entrare in sintonia con la natura»[2] e viene accolto con semplicità dagli abitanti del luogo, che lo chiamano, scherzosamente ma non troppo, Gesù, per il suo aspetto e la sua scelta di vita.

Entrato a far parte della comunità, partecipa alle feste di paese, viene aiutato a ricostruire il rudere che ha scelto come casa, il suo silenzioso carisma conquista tutti, ma fa amicizia in modo particolare con un giovane postino ed una ragazza che lavora in panetteria e che si innamora di lui.

Viene infine trovato dai Carabinieri quando cerca di utilizzare la propria carta di credito per aiutare i suoi nuovi amici, pesantemente multati per le costruzioni abusive a ridosso degli argini, nelle quali trascorrono le loro giornate. Ammette la responsabilità del proprio gesto ed ottiene gli arresti domiciliari, ma non ritorna più nella sua casa sul fiume, dove è atteso invano.


Le riprese


Il Po nei pressi di Mantova
Il Po nei pressi di Mantova

Il film è stato girato nella primavera-estate 2005 fra Bologna e la provincia di Mantova (San Benedetto Po, Bagnolo San Vito). Ermanno Olmi torna a girare "lungo il fiume" (titolo di un suo documentario per la Rai del 1992): «Ho cominciato a frequentare e conoscere i fiumi quando facevo il documentarista per la società elettrica Edison (...) Il fiume assomiglia molto allo sviluppo della creazione della vita. È un processo di trasformazione continua. (...) un cammino lento, continuo, inesorabile (...) Il Po è il fiume per eccellenza. Tutti gli sputano addosso, gli pisciano sopra, gli fanno ogni genere di cose. Ma lui continua il suo corso, tranquillo, portando tutto con sé fino al mare».[2]


Il cast


Ermanno Olmi non conosceva neppure Raz Degan, quando l'ha scelto per essere il protagonista di questo suo ultimo film narrativo: «Facevo il casting. Ad un certo punto vedo il primissimo piano di un volto che ha catturato subito la mia attenzione. Uno sguardo che partiva dal profondo. (...) In quella espressione ho colto la prima condizione esistenziale che ricerco: la consapevolezza. (...) Abbiamo parlato, ci siamo capiti, abbiamo comunicato, messo in comune i nostri pensieri».[3]. Perfetto per il suo aspetto da "nazareno", Degan è stato però doppiato da Adriano Giannini. Nel cast 3 giovani esordienti: Luna Bendandi nel ruolo della panettiera, Andrea Lanfredi nel ruolo del postino e Amina Syed nel ruolo della studentessa.

Buona parte del cast è costituita da attori non professionisti.


Le parole del protagonista



Accoglienza del pubblico


Girato nel 2005, avrebbe dovuto essere pronto per il Natale di quell'anno, ma l'uscita è stata via via rimandata, è saltata la partecipazione alla Mostra di Venezia 2006 ed è infine uscito solo all'inizio del 2007, quasi due anni dopo. Con 2,346 milioni di euro è stato il 69º incasso della stagione cinematografica italiana 2006/07 (il quattordicesimo italiano)[4]. Ha incassato circa il doppio rispetto al precedente Cantando dietro i paraventi, ma circa un milione in meno rispetto a Il mestiere delle armi.


Accoglienza della critica


I giudizi sul film sono stati influenzati da due fattori esterni rispetto alle considerazioni puramente estetiche: da un lato, il sempre acceso dibattito politico e culturale su religione e laicismo nella società contemporanea, dall'altro il fatto che Olmi si sia detto intenzionato ad abbandonare con quest'opera il cinema di finzione per ritornare ai documentari, con cui aveva iniziato la propria carriera,[5] hanno dato al film la connotazione di "film-testamento", a cui tributare quindi una particolare attenzione, estesa ad una considerazione generale sull'intera opera dell'autore.

Sono stati espressi giudizi opposti, anche sugli stessi giornali, riguardo l'aderenza o meno al Cristianesimo dello spirito del film:

Una selezione di critiche:


Riconoscimenti


Ai David di Donatello 2007 ha ottenuto ben otto candidature, come miglior film, miglior regia, sceneggiatura, produttore, fotografia, scenografia, musica, canzone, ma ha conquistato solo il Premio Film Commission Torino Piemonte, attribuito dalla critica.

Ai Nastri d'argento 2007 ha ottenuto tre candidature, per miglior soggetto, fotografia e montaggio.


Note


  1. (EN) Official Selection 2007, su festival-cannes.fr. URL consultato l'11 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2013).
  2. Daniela Giuffrida, I viaggi di Repubblica, 1º settembre 2005. Intervista a Ermanno Olmi
  3. Davide Zanza, Vivilcinema. Intervista a Ermanno Olmi
  4. Incassi del film su CastleRock.it - CinemaZone, su cinema.castlerock.it, 23-10-2007. URL consultato il 23 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2008).
  5. Dichiarazione riportata dalla generalità degli articoli dedicati al film, es. Silvana Silvestri, Il manifesto, 24 marzo 2007

Collegamenti esterni


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[en] One Hundred Nails

One Hundred Nails (Italian: Centochiodi) is a 2007 Italian drama film directed by Ermanno Olmi, starring Raz Degan. It tells the story of a young professor who leaves his position at the University of Bologna to live in an old farmhouse by the river Po, where he gets involved with the local population. The film was shown as a Special Screening at the 2007 Cannes Film Festival.[1] It received the Critics Award at the 2007 David di Donatello Awards and was nominated in eight more categories, including Best Film.[2]

[es] Cien clavos

Cien clavos (Centochiodi) es una película de Italia, dirigida por Ermanno Olmi en 2007, y protagonizada por Raz Degan, Luna Bendandi, Amina Syed, Michele Zattara, Damiano Scaini, Franco Andreani, Andrea Lanfredi, Carlo Faroni.
- [it] Centochiodi



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