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Il pranzo di Babette (Babettes gæstebud) è un film del 1987, sceneggiato e diretto da Gabriel Axel, tratto dall'omonimo racconto di Karen Blixen, vincitore nel 1988 dell'Oscar al miglior film straniero. Il film è stato presentato nella sezione Un Certain Regard al 40º Festival di Cannes,[1] ottenendo la menzione speciale della giuria ecumenica.

Il pranzo di Babette
Una scena del film
Titolo originaleBabettes gæstebud
Paese di produzioneDanimarca
Anno1987
Durata102 min
Generecommedia, drammatico
RegiaGabriel Axel
SoggettoKaren Blixen, dall'omonimo racconto
SceneggiaturaGabriel Axel
FotografiaHenning Kristiansen
MontaggioFinn Henriksen
MusichePer Nørgård
ScenografiaJan Petersen e Sven Wichmann
Interpreti e personaggi
  • Stéphane Audran: Babette Hersant
  • Birgitte Federspiel: Martina anziana
  • Bodil Kjer: Philippa anziana
  • Vibeke Hastrup: Martina giovane
  • Hanne Stensgaard: Philippa giovane
  • Jarl Kulle: Lorens Lowenhielm
  • Gudmaw Wivesson: Lorens Lowenhielm giovane
  • Pouel Kern: il Pastore
  • Jean-Philippe Lafont: Achille Papin
  • Bibi Andersson: signora svedese
  • Asta Esper Hagen Andersen: Anna
  • Thomas Antoni: tenente svedese
  • Gert Bastian: povero
  • Viggo Bentzon: pescatore
  • Erik Petersen: Erik
  • Else Petersen: Solveig
  • Lisbeth Movin: la vedova
  • Preben Lerdorff Rye: il capitano
  • Ghita Nørby: voce narrante
Doppiatori italiani
  • Paila Pavese: Babette Hersant
  • Alba Cardilli: Martina anziana
  • Alina Moradei: Philippa anziana
  • Michele Kalamera: Lorens Lowenhielm
  • Dario Penne: Lorens Lowenhielm (giovane)
  • Dante Biagioni: il Pastore
  • Anna Miserocchi: voce narrante

Trama


Alla fine dell'Ottocento in un piccolo villaggio della Danimarca vivono due anziane sorelle, Martina e Philippa, così chiamate in onore di Martin Lutero e Filippo Melantone. Figlie di un pastore protestante, guida spirituale del posto, dopo la sua morte hanno ereditato la direzione della locale comunità religiosa, respingendo le proposte di matrimonio e continuando a vivere una vita semplice e frugale per aiutare i compaesani in difficoltà. Un giorno si presenta alla loro porta, stremata, la parigina Babette Hersant, cattolica sfuggita alla repressione della Comune di Parigi, durante la quale il generale Galliffet ha fatto uccidere suo figlio e suo marito. Babette viene accolta dalle anziane signorine grazie alla lettera di Achille Papin, un vecchio corteggiatore di una delle due, e si guadagna l'ospitalità facendo da governante e contribuendo all'attività di beneficenza.

Dopo quattordici anni da Parigi arriva a Babette la vincita di diecimila franchi d'oro alla lotteria. Le due sorelle pensano che Babette userà la grossa somma per tornare in Francia, ma lei chiede di poter dedicare un pranzo alla memoria del pastore loro padre, nel centenario della sua nascita. Martina e Philippa, anche se lusingate, vedono il banchetto come una minaccia alla loro vita tranquilla, e ottengono dagli abitanti del villaggio la promessa di non proferire parola sul cibo. I dodici invitati arrivano e con loro il generale svedese Lorens Lowenhielm, in gioventù spasimante di una delle sorelle, che capisce subito che quello sarà un pranzo speciale.

Aiutati dalla bontà del cibo, dall'atmosfera e dall'amore con cui i piatti sono stati cucinati da Babette, tutti diventano gioviali e felici. Mentre i ricordi passati riaffiorano, arrivano le splendide quaglie en sarcophage. Il generale racconta del Café Anglais di Parigi, dove cucinava una chef che avrebbe fatto poi perdere le proprie tracce, una persona che riusciva con la sua cucina sublime a trasformare un banchetto «in una avventura amorosa». I commensali, seguaci di una vita priva di piaceri, saranno letteralmente sedotti ed inebriati dal pranzo che Babette ha voluto organizzare per poter nuovamente esprimere il suo talento di artista. Pur evitando ogni commento sulle vivande ed eludendo i commenti entusiasti del generale, trovano la forza per superare le discordie che li dividevano, al punto di arrivare a danzare tutti insieme tenendosi per mano sotto il cielo stellato, prima di riguadagnare le proprie abitazioni.

Il generale durante il brindisi dice che a quel pranzo «rettitudine e felicità si sono baciate»[2], riprendendo le parole che il decano aveva pronunciato in presenza di Babette molti anni prima. Babette, che altri non è che la famosa cuoca del Café Anglais, per procurarsi gli ingredienti, le bevande, i cristalli e le stoviglie ha speso tutto il suo denaro e, nuovamente povera, rimane in Danimarca (del resto lei in Francia non ha più nessuno), ma, come lei sottolinea alle due sorelle quando tutti gli invitati sono andati via ignari della sua identità, «un artista non è mai povero».


Il pranzo



Menù



Vini



Curiosità



Riconoscimenti



Note


  1. (EN) Official Selection 1987, su festival-cannes.fr. URL consultato il 25 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2013).
  2. Salmo 85, 11
  3. A pranzo con Babette. Le ricette di Karen Blixen. Allegra Alacevich. Il Leone Verde. 2003. Zuppa di tartaruga Luisiana. pag 40.
  4. (FR) Alexandre Dumas. Grand Dictionnaire de Cuisine. Hackette. 1873. Soupe à la tortue à l’anglaise et à l’américaine. pag 1196 e 1437.
  5. (FR) Maurice Cousin de Courchamps. Dictionnaire général de la Cuisine française ancienne et moderne. Librairie agricole de Dusacq. Paris, 1853. Potage de tortue a la francaise. pag 392
  6. Tango e battesimo, fidanzata e vangelo l'alfabeto misto di Papa Francesco, in Corriere della Sera, 14 marzo 2013. URL consultato il 14 marzo 2013.
  7. Perché papa Francesco ci invita a vedere il film “Il pranzo di Babette”?, in Aleteia.org - Italiano, 21 novembre 2016. URL consultato il 25 dicembre 2017.
  8. Amoris laetitia: Esortazione Apostolica sull'amore nella famiglia (19 marzo 2016) | Francesco, su w2.vatican.va. URL consultato il 25 dicembre 2017.

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Controllo di autoritàVIAF (EN) 316751646 · LCCN (EN) n2013014299 · GND (DE) 7696791-8 · BNF (FR) cb16717642p (data)
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На других языках


[de] Babettes Fest

Babettes Fest ist ein dänischer Film aus dem Jahr 1987, der auf Karen Blixens Novelle Babettes Gastmahl (Originaltitel: Babettes gæstebud) basiert. Regie führte Gabriel Axel, der auch das Drehbuch schrieb. Die Hauptrollen spielten Stéphane Audran, Birgitte Federspiel und Bodil Kjer. Der Film wurde mehrfach ausgezeichnet, unter anderem mit dem Oscar als bester fremdsprachiger Film.

[en] Babette's Feast

Babette's Feast (Danish: Babettes Gæstebud) is a 1987 Danish drama film directed by Gabriel Axel. The screenplay, written by Axel, was based on the 1958 story of the same name by Isak Dinesen (Karen Blixen). It was produced by Just Betzer, Bo Christensen and Benni Korzen, with funding from the Danish Film Institute.

[es] El festín de Babette

El festín de Babette o La fiesta de Babette (en danés Babettes gæstebud) es una película danesa de 1987 escrita y dirigida por Gabriel Axel. Está basada en un relato de Isak Dinesen (Karen Blixen), escritora de Memorias de África. Fue producida por Just Betzer, Bo Christensen y Benni Korzen con fondos del Instituto del cine de Dinamarca. Babettes gæstebud fue la primera película danesa basada en una historia de Blixen y la primera de esa nacionalidad en ganar el Óscar a la mejor película de habla no inglesa.[1]
- [it] Il pranzo di Babette (film)

[ru] Пир Бабетты

«Пир Бабетты» (дат. Babettes gæstebud) — художественный фильм, снятый датским режиссёром Габриэлем Акселем по одноимённой повести Карен Бликсен в 1987 году.



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