Il film ha vinto il Leone d'oro al miglior film alla 74ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia[1] e si è aggiudicato quattro Premi Oscar, su tredici candidature ricevute, vincendo il premio per il miglior film, il miglior regista, la migliore scenografia e la migliore colonna sonora.[2]
Trama
Baltimora, 1962, piena Guerra fredda. Elisa Esposito è una donna affetta da mutismo che lavora come addetta alle pulizie in un laboratorio governativo dove avvengono sperimentazioni a scopi militari. I suoi due unici amici sono la collega afroamericana Zelda e l'inquilino gay Giles, coi quali condivide una vita di solitudine ed emarginazione. Un giorno al laboratorio viene portata una creatura anfibia dall'aspetto umanoide: è stata catturata in un villaggio amazzonico, dove era oggetto di venerazione dagli indigeni locali. Elisa rimane affascinata dalla creatura e la incontra di nascosto, portandole del cibo e insegnandole a comunicare tramite la lingua dei segni americana.
Il violento colonnello Strickland, responsabile della struttura, conduce crudeli esperimenti sull'uomo anfibio e riceve l'ordine di vivisezionarlo, con la finalità di studiarne l'apparato respiratorio. All'ordine si oppone lo scienziato Hoffstetler, una spia del KGB in incognito, il quale riceve anche lui dai suoi mandanti l'ordine di uccidere la creatura; l'uomo, però, ne è rimasto affascinato e chiede a entrambe le parti di lasciarla in vita per proseguire gli studi, ricevendo netti rifiuti. Elisa scopre casualmente il terribile destino della creatura e decide di salvarla con l'aiuto di Giles, Zelda e Hoffstetler, riuscendo a portare l'essere fuori dal laboratorio.
Grazie ai consigli dello scienziato, Elisa riesce a tenerlo in vita, ospitandolo a casa sua nella vasca da bagno; al contempo tra i due nasce un vero e proprio rapporto amoroso e intimo e l'essere dà dimostrazione di possedere degli straordinari poteri curativi. Elisa pianifica di liberarlo alcuni giorni dopo al porto cittadino, attendendo un periodo di piogge torrenziali e l'apertura del canale che sfocia sul mare. Nel frattempo Strickland, ormai fuori controllo e messo sotto pressione dai suoi superiori, sospetta di Hoffstetler e inizia a pedinarlo.
Hoffstetler riceve l'ordine di rientro in Unione Sovietica ma, durante un incontro con i suoi capi, viene colpito a morte dagli stessi, probabilmente perché testimone della vicenda. Un attimo prima di essere giustiziato, appare Strickland, il quale spara ai due assassini e tortura Hoffstetler per conoscere la verità sul rapimento del mostro. Lo scienziato confessa l'implicazione di Elisa e Zelda: Strickland si reca, quindi, a casa di quest'ultima, dove il marito rivela al colonnello che la creatura si trova a casa di Elisa.
Elisa e Giles, avvisati da Zelda, si recano al canale per liberare l'uomo anfibio, al quale la ragazza dà un sofferto addio, ma Strickland li raggiunge e spara a Elisa e alla creatura. L'uomo anfibio si guarisce con i suoi poteri e uccide Strickland, per poi salvare Elisa e renderla anfibia, in modo da permetterle di vivere per sempre insieme a lui.
L'idea per il film si è formata tra Guillermo del Toro e Daniel Kraus nel 2011, con il quale, in seguito, ha collaborato alla scrittura del romanzo Trollhunters. La pellicola ha affinità con il cortometraggio The Space Between Us del 2015 e con il romanzo di Rachel Ingalls Mrs. Caliban. Del Toro rimase affascinato durante l'infanzia da Il mostro della laguna nera di Jack Arnold e il regista ha spiegato che questo progetto è il finale che ha immaginato per Gill-Man e Kay.[3]
Quando del Toro era in trattative con la Universal per girare un remake de Il mostro della laguna nera, chiese di poter girare la pellicola dal punto di vista della creatura, in cui essa finiva con la protagonista femminile, ma la casa di produzione rigettò l'idea.[3] Lo scenografo Paul D. Austerberry ha inoltre rivelato che l'idea originale del regista era di realizzare la pellicola in bianco e nero, ma poi gli fu offerto un budget più alto per realizzarlo a colori.[4]
Il 17 marzo 2016 l'Hollywood Reporter annuncia il progetto: un thriller scritto, diretto e prodotto da Guillermo del Toro, con Octavia Spencer tra i protagonisti e ambientato nel periodo della guerra fredda.[5] Il regista ha dichiarato che ci sono voluti nove mesi per definire l'aspetto della Creatura.[6] Il budget del film è stato di 19,5 milioni di dollari[7] e le riprese sono iniziate a metà agosto 2016[8] a Toronto,[9] terminando poi il 6 novembre dello stesso anno.[10]
Colonna sonora
Nel dicembre 2016 viene annunciato che la colonna sonora sarebbe stata composta da Alexandre Desplat.[11]
Promozione
Il primo trailer del film viene diffuso il 19 luglio 2017.[12][13]
Distribuzione
Il film è stato selezionato in concorso alla 74ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia,[14] dove è stato proiettato il 31 agosto 2017.[15]
La pellicola è stata distribuita nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dall'8 dicembre 2017,[12] mentre in Italia dal 14 febbraio 2018.[16]
Edizione Italiana
La direzione del doppiaggio e i dialoghi italiani sono stati a cura di Flavio De Flaviis per conto della CDC Sefit Group.[17]
Accoglienza
Incassi
Negli Stati Uniti il film ha avuto inizialmente una distribuzione limitata, con un incasso di 4,6 milioni di dollari; successivamente, a partire dal 22 dicembre, è stato distribuito in tutto il territorio statunitense, incassando 3,1 milioni di dollari nei primi tre giorni.[18]
La pellicola si posiziona al quarto posto del botteghino italiano nel suo primo weekend di programmazione, con un incasso di 1,8 milioni di euro.[19] Nel quarto fine settimana nelle sale italiane, dall'8 all'11 marzo, in seguito alle vittorie agli Oscar 2018, si posiziona al primo posto con un incasso di 1,4 milioni di euro, segnando una crescita del 79% rispetto alla settimana precedente.[20]
Nel periodo trascorso sugli schermi il film ha incassato 63859435$ in Nord America e 130883366$ nel resto del mondo, per un incasso totale di 194742801$.[21]
Critica
Sul sito Rotten Tomatoes, il film ottiene il 92% delle recensioni professionali positive, basate su 337 critiche, con un voto medio di 8,4 su 10,[22] mentre su Metacritic ottiene un punteggio di 87 su 100.[23] Il film è stato incluso nella classifica dei 25 migliori film dell'anno dalla rivista Sight & Sound, posizionandosi al sedicesimo posto.[24] Peter Debruge di Variety posiziona il film al settimo posto dei più belli del 2017.[25] Il sito Rotten Tomatoes posiziona la pellicola al ventesimo posto dei migliori film dell'anno.[26]
Candidatura per il miglior film della grande distribuzione
Casi mediatici
Ad inizio 2018, il film viene accusato di plagio dal drammaturgo Paul Zindel, che cita in giudizio del Toro e la Fox Searchlight; secondo Zindel la pellicola è un plagio della sua opera Let Me Hear You Whisper (1969), in cui Helen, la custode di un laboratorio governativo entra in contatto con un delfino intelligente e decide di liberarlo.[70][71] Nel luglio 2018 il giudice respinge le accuse con la motivazione che "le somiglianze tra le opere riflettono molti aspetti di altri film incentrati sul rapporto tra umani e creature animali".[71] Nel giugno 2020 l'accusa è stata riformulata e nell'aprile 2021 del Toro viene completamente assolto.[72]
Il film era stato accusato di plagio anche dal regista Jean-Pierre Jeunet, secondo il quale del Toro, per la scena di ballo tra Sally Hawkins e Richard Jenkins, avrebbe copiato il film Delicatessen;[72] nel 2018 la pellicola è stata accusata di aver copiato anche il cortometraggio olandese del 2015 The Space Between Us, ma l'Accademia del Cinema Olandese negò l'accusa.[72]
(EN) 2017 San Diego Film Critics Society Award Winners, in San Diego Film Critics Society, 11 dicembre 2017. URL consultato il 12 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2017).
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