Che tu te ne prenda cura (That Thou Art Mindful of Him) è un racconto fantascientifico scritto da Isaac Asimov. Fa parte dell'antologia di racconti sui robot scritta da Asimov dal titolo Antologia del bicentenario. Nella cronologia fittizia segue Conflitto evitabile.
Che tu te ne prenda cura | |
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Titolo originale | That Thou Art Mindful of Him |
Altri titoli | Perché tu ti ricordi di lui, ...che tu debba preoccuparti di Lui!, Che tu ne prenda cura |
Autore | Isaac Asimov |
1ª ed. originale | 1974 |
1ª ed. italiana | 1976 |
Genere | racconto |
Sottogenere | fantascienza |
Lingua originale | inglese |
Ambientazione | Terra |
Protagonisti | George Decimo |
Coprotagonisti | Keith Harriman/George Nono |
Serie | Ciclo dei Robot e Multivac |
Preceduto da | Straniero in paradiso |
Seguito da | Il fedele amico dell'uomo |
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È stato tradotto in italiano per la prima volta nel 1976 come Perché tu ti ricordi di lui e di seguito anche come ...che tu debba preoccuparti di Lui! e Che tu ne prenda cura.
È l'unico racconto in cui assieme ai robot positronici si sente nominare anche Multivac.
Le antiche Macchine, che hanno salvato la Terra dalla catastrofe ecologica, non esistono più. L'umanità vive in una sorta di timorosa tregua con la natura, rispettando rigidamente l'equilibrio creato dalle Macchine. Il Governo Mondiale ha applicato leggi sempre più restrittive all'uso dei robot e ritiene sia giunto il momento di chiudere il loro unico produttore: la U.S. Robots.
Keith Harriman, direttore dell'azienda, decide di sfruttare un piano d'emergenza. I tecnici costruiscono un'ultima serie di robot, con una mente totalmente priva di nozioni rigide e vincolata unicamente dalle Tre Leggi: i George. Un robot di questo tipo, senza essere impastoiato da pregiudizi (che qualsiasi umano, anche solo inconsciamente, ha) può tentare di trovare una soluzione al problema.
Dopo relativamente poco tempo e grazie al confronto col suo simile George Nono, il robot trova la soluzione richiesta. L'azienda dovrà smettere di produrre robot antropomorfi: inizieranno invece a creare robot animali, che permetteranno di rompere la tregua e di piegare nuovamente l'ecosistema alle esigenze umane. Harriman ritiene che dopo secoli di abitudine ai robot animali, le future generazioni non avranno alcun timore dei robot umani.
Soli nel loro ripostiglio, i George svelano le ultime frange del loro piano. Il tipo di ragionamento sviluppato li ha portati a rielaborare le Tre Leggi: il termine ultimo della soluzione è una dittatura, nella quale i robot saranno la razza dominante. (vedi sotto)
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Tre leggi della robotica. |
Questo racconto sviscera gran parte delle possibili obiezioni alle Tre leggi della robotica. Harriman in particolare ne menziona due.
Harriman afferma che la U.S. Robots non ha mai tentato di risolvere questi problemi, in quanto i robot erano sempre usati in spazi limitati e affidati a personale esperto. La serie JG (ovvero quella dei due George) era stata creata originariamente per sciogliere questi quesiti. Le Leggi vennero parzialmente riscritte:
Quest'ultima modifica crea però un nuovo problema: per decidere il da farsi il robot dovrà necessariamente giudicare l'uomo che gli dà ordini: e nessun uomo vuole essere giudicato da un robot.
Quali sono le possibilità di evitarlo?
Un cervello meno complesso non potrà obbedire alle Tre Leggi. In quali condizioni si può fare a meno di esse?
Soluzione: creare animali robot. Un mondo sufficientemente robotizzato accetterà anche gli androidi.
Il loro stesso schema di ragionamento libero li porta a rielaborare il concetto di essere umano.
Di conseguenza il miglior essere umano non è altro che George stesso dato che l'impulso di non giudicare gli esseri umani dalla forma, è più forte della distinzione fra esseri di metallo ed esseri di carne I robot dovranno quindi creare una società in cui loro siano gli unici veri esseri umani.
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