Il De libertate arbitrii (Sulla libertà dell'arbitrio) è un saggio di teologia in forma di dialogo che il teologo e filosofo cattolico Anselmo d'Aosta scrisse nel 1080-1085. Fa parte, insieme al De veritate (Sulla verità) e al De casu diaboli (La caduta del diavolo), di una trilogia dedicata ai problemi della verità, della rettitudine, del male, dell'onnipotenza divina e del libero arbitrio.
|
Questa voce sugli argomenti saggistica e teologia è solo un abbozzo.
Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
|
De libertate arbitrii | |
---|---|
Titolo originale | De libertate arbitrii |
Altri titoli | Sulla libertà dell'arbitrio |
Anselmo d'Aosta | |
Autore | Anselmo d'Aosta |
1ª ed. originale | 1080-1085 |
Genere | saggio |
Sottogenere | teologia |
Lingua originale | latino |
Serie | Trilogia della libertà |
Preceduto da | De veritate |
Seguito da | De casu diaboli |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Il De libertate arbitrii (secondo in ordine logico, anche se non è chiaro in che ordine cronologico furono composte le tre opere) è il testo della trilogia dedicato specificamente alla libertà della volontà dell'uomo in relazione alla sua facoltà di compiere il bene o di peccare e, in generale, al problema della grazia e del male.[1]
Altri progetti
Portale Cristianesimo | Portale Filosofia | Portale Medioevo |