Dietro la porta è un romanzo di Giorgio Bassani del 1964, che costituisce il quarto libro del ciclo Il romanzo di Ferrara.
Dietro la porta | |
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Autore | Giorgio Bassani |
1ª ed. originale | 1964 |
Genere | romanzo |
Lingua originale | italiano |
Ambientazione | Ferrara, 1929-1930; Cesenatico, estate 1930 (epilogo) |
Protagonisti | io narrante (anonimo[1]) |
Serie | Il romanzo di Ferrara |
Preceduto da | Il giardino dei Finzi-Contini |
Seguito da | L'airone |
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Il narratore protagonista, un ragazzo appartenente alla comunità ebraica ferrarese, vive con disagio il passaggio dalla V ginnasio alla I liceo classico, soprattutto perché è stato separato dal suo vecchio compagno di banco Otello Forti, bocciato e perciò trasferitosi in un collegio di Padova. Come nuovo compagno gli viene assegnato Carlo Cattolica, il più bravo della classe, col quale non riesce mai entrare realmente in confidenza.
Dopo le vacanze di Natale si aggrega alla classe un nuovo ragazzo, Luciano Pulga, proveniente da un liceo di Bologna. Il protagonista, anche se trova che il suo aspetto sia repellente, ne è incuriosito ed anche un po' impietosito, così lo aiuta a procurarsi i nuovi libri di scuola e a lo invita a casa sua, un grande appartamento in un palazzo storico del centro di Ferrara. Luciano, che abita temporaneamente con la sua famiglia in un albergo di malaffare, vi ritorna quasi tutti i giorni per fare i compiti, studiare e approfittare delle sontuose merende che la padrona di casa prepara ai due ragazzi.
Un giorno, il protagonista chiede a Luciano come si è sistemato nel suo nuovo alloggio in periferia; questi, dopo aver inveito in modo del tutto inaspettato contro il proprio padre, mette a disagio il suo compagno di studi parlando di particolari piccanti sull'albergo in cui stava in precedenza, di masturbazione e finendo col mostrargli il pene per confrontarlo con uno circonciso.
Il protagonista si ammala poi di tonsillite e deve assentarsi da scuola per parecchi giorni. Al ritorno, nota un certo cambiamento nell'atteggiamento di Luciano verso di lui: gli sembra di essere calato nella considerazione del ragazzo bolognese. Ha invece la sensazione che Cattolica voglia avere un rapporto più amichevole: è proprio quest'ultimo a metterlo in guardia sulla meschinità di Pulga, e lo invita una sera a casa sua, presenti anche i loro compagni Baldini e Grassi, per coglierlo in flagrante.
Si giunge così al momento che dovrebbe svergognare Luciano: appostato dietro a una porta di casa Cattolica, il narratore ascolta Luciano sparlare dei compagni di classe, lui incluso; non ha però cuore a palesarsi e se ne va di nascosto. Il giorno dopo, egli chiede di cambiare posto nell'aula scolastica, prendendo quello di Luciano che va così a sedersi accanto a Cattolica.
Durante le vacanze estive, mentre il narratore è al mare a Cesenatico con la sua famiglia, Luciano va a trovarlo nel suo luogo di villeggiatura. Gli annuncia che l'anno successivo avrebbe traslocato a Bologna per la professione del padre medico e gli chiede il vero motivo per cui il loro rapporto di amicizia si sarebbe incrinato. Il narratore però non riesce a parlare in modo schietto e lascia cadere quest'ultima occasione di mettere le cose in chiaro.
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