Figli e amanti (Sons and Lovers) è il terzo romanzo di D. H. Lawrence, pubblicato nel 1913. Considerato uno dei capolavori di David Herbert Lawrence e tra i più celebri romanzi del XX secolo
Figli e amanti | |
---|---|
Titolo originale | Sons and Lovers |
Autore | D. H. Lawrence |
1ª ed. originale | 1913 |
1ª ed. italiana | 1933 |
Genere | romanzo |
Sottogenere | romanzo psicologico |
Lingua originale | inglese |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
L'opera fu nella sua prima edizione pesantemente rimaneggiata da Edward Garnett (a cui peraltro è dedicata) che ne cancellò un'ottantina di brani, circa un decimo della lunghezza.[1] Fu solo nel 1922 che ne venne pubblicata una versione in cui fu recuperato il testo integrale originale.
Il libro è stato tradotto in 30 lingue.[2] In Italia, la prima traduzione è stata pubblicata nel 1933 a cura di Alessandra Scalero; a questa ne seguirono numerose altre.
In questo libro viene messo in risalto l'attaccamento quasi morboso che una madre prova verso il proprio figlio prediletto, non essendo amata dal marito: è il complesso di Edipo da poco messo chiaramente in luce dalla psicoanalisi di Sigmund Freud. Il rapporto affettivo che lo tiene legato diventerà sempre più per il giovane una catena fisica e psicologica, condizionandolo fino a rovinargli completamente l'esistenza.
Gertrude Coppard è una giovane donna raffinata proveniente da una buona famiglia di stampo borghese; al ballo di Natale incontra un rozzo minatore di nome Walter Morel, con cui entra presto in una storia d'amore con lui caratterizzata più che altro da semplice passione fisica. Ma poco dopo il matrimonio inizia a rendersi conto delle difficoltà di vivere col suo solo misero stipendio in una casa in affitto nel Derbyshire.
L'uomo, d'indole violenta ed assente e che non prova quasi nessun attaccamento per la moglie, ogni giorno dopo il lavoro va al pub, cosicché gli capita spesso di tornare tardi a casa ubriaco fradicio. Gertrude, allora, comincia a riversare tutto il suo affetto sui due suoi figli, William e Paul.
Inizialmente il complesso edipico di Mrs. Morel si rivolge solo sul figlio maggiore, William, ma alla morte di questi per una polmonite contratta a Londra (dov'era andato per cercar un posto di lavoro) è Paul che subisce il legame morboso, esclusivo ed egoistico della donna.
Paul, pur temendo di lasciare da sola la madre, vuol nel contempo andar a vivere per conto proprio, alla ricerca della normale autonomia ed indipendenza finanziaria e sentimentale: ma l'attaccamento reciproco risulta esser talmente forte da rovinare in parte la vita del giovane Paul che non riesce a staccarsi dall'ala materna, la quale condiziona ogni sua azione e rapporto col mondo femminile.
Quando incontra Miriam, una ragazza di campagna, stringe con lei una profonda amicizia che presto si trasforma in un sentimento più profondo; i due fanno lunghe passeggiate assieme conversando sui libri letti e su altri argomenti intellettuali (il giovane uomo si dedica a vari hobby, tra cui l'ippica e la pittura). Le pressioni della madre di Paul però lo costringono ad arrivare ad odiare e in seguito ad abbandonare la ragazza, pur avendo avuto per un breve lasso di tempo intenzione di sposarla.
La successiva relazione amorosa è con Clara Dawes, una giovane ragazza sposata ma che vive separata dal marito Baxter, di simpatie femministe ed attivista per i diritti delle donne, anche se non coinvolta direttamente nelle manifestazioni di protesta - per il suo modo di fare sprezzante e superiore è soprannominata Regina di Saba. Riescono a passare insieme un fine settimana e ad avere un rapporto sessuale; ma anche questa relazione è fatalmente destinata al fallimento e il loro rapporto viene oscurato dalla presenza incombente del marito di lei, col quale gli capita anche di avere un forte litigio.
Paul deve però tornare al capezzale della madre malata di tumore e il medico ritiene che non sarebbe vissuta a lungo, pur rifiutandosi di morire; egli sembra inconsciamente desiderarne la morte per sfuggir finalmente alla sua influenza ma, tuttavia, non sembra esser capace d'immaginarsi in un mondo senza di lei.
Alla morte della madre, per una dose eccessiva di morfina che Paul le ha somministrato egli, nonostante il comportamento patologico della donna che gli ha causato la rovina delle sue storie affettive e della propria giovinezza, rimane profondamente scosso, tanto che ogni cosa per lui sembra perdere di significato e autentica realtà.
Clara è oramai tornata definitivamente col marito e Paul sviluppa a poco a poco idee di suicidio; dopo un ultimo incontro con Miriam l'uomo sembra decidersi ad un nuovo inizio senza la presenza incombente della figura materna.
(parziale)
Il romanzo ha avuto alcuni adattamenti per lo schermo:
Altri progetti
Controllo di autorità | BNF (FR) cb123192079 (data) |
---|
![]() |