Il Monte Analogo. Romanzo d'avventure alpine non euclidee e simbolicamente autentiche è un romanzo dello scrittore e poeta francese René Daumal, rimasto incompiuto per la sua morte improvvisa avvenuta nel 1944 e pubblicato postumo nel 1952, con prefazione di Rolland de Renéville e postfazione di Véra Daumal, presso la Gallimard. L'edizione italiana, a cura di Claudio Rugafiori, è stata pubblicata da Adelphi nel 1968, in prima edizione economica nel 1991 e ripubblicata nel 2020, sempre da Adelphi, in una nuova edizione arricchita da una raccolta di testi dello stesso Daumal, i quali, oltre a documentare lo sviluppo del libro negli anni della sua stesura, forniscono preziose indicazioni su come il racconto avrebbe dovuto proseguire.
Il Monte Analogo | |
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Titolo originale | Le Mont Analogue |
Autore | René Daumal |
1ª ed. originale | 1952 |
1ª ed. italiana | 1968 |
Genere | romanzo |
Lingua originale | francese |
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Dal libro è stato tratto un poema sinfonico del compositore argentino Javier Giménez Noble. Ha fatto da ispirazione al film La montagna sacra di Alejandro Jodorowsky ed è stato illustrato da diversi pittori del XX secolo.
Un gruppo di alpinisti piuttosto esperti vuole scoprire quale sia la vetta più alta del mondo e parte da Parigi per scoprirla e scalarla. Dopo aver navigato su una strana rotta, a bordo di una barca chiamata "l'Impossibile", gli esploratori approdano nell'isola del Monte Analogo che fa continente a sé, ricordando in qualche modo Atlantide. Qui trovano una popolazione con usi e costumi strani, proveniente da tutto il mondo e da tutti i tempi del mondo che, come loro, spera di scalare la vetta. Dopo un soggiorno nel villaggio di Porto-delle-Scimmie, e alcune considerazioni metafisiche sull'alpinismo, il gruppo affronta l'ascensione, arrivando quasi al campo base. Qui il racconto si interrompe, sospendendo la spedizione tra terra e cielo, in una specie di regno franco dell'analogia, dove non c'è niente che possa dirsi vero, e niente che sia falso del tutto e dove conta, più del resto, affacciarsi nella propria interiorità.
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