Juliette, ovvero le prosperità del vizio è un romanzo erotico di Donatien Alphonse François de Sade, seguito di Justine o le disavventure della virtù e de La nuova Justine. Il romanzo contiene tutta una serie di scene prese dall'immaginario del sadomasochismo più estremo.
Juliette | |
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Titolo originale | Histoire de Juliette, ou les Prospérités du vice |
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Autore | Marchese de Sade |
1ª ed. originale | 1801 |
Genere | romanzo |
Sottogenere | erotico |
Lingua originale | francese |
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All'interno della narrazione vi sono molte riflessioni filosofiche, le quali attaccano in maniera furibonda l'ipotesi dell'esistenza d'un qualche Dio, lanciando strali contro pre-concetti quali morale, amore puro, coscienza, rimorsi, ecc. La conclusione generale è che unico scopo degno di perseguire nell'esistenza è quello d'abbandonarsi a tutti i piaceri e godimenti possibili ed immaginabili che l'esistenza terrena può offrire.
Juliette e Justine sono due sorelle, rispettivamente di 14 e 12 anni, rimaste orfane e prive d'alcun sostegno, appena uscite dal convento in cui hanno studiato da convittrici fino ad allora, decidono di prendere strade differenti. La maggiore, già una gran bella ragazza, sceglie d'iniziare a lavorare in un bordello.
Mentre si trovava nel convento era già stata iniziata alle più varie e strane pratiche sessuali dalle suore ninfomani e lesbiche. All'età di 13 anni viene sedotta da una donna che le spiega che moralità, religione ed altri concetti simili non hanno alcun significato né tanto meno valore: la ragazza prende questi insegnamenti alla lettera, al punto di progettare la morte di alcuni familiari ed amici per raggiungere i suoi obiettivi.
Il romanzo segue la storia della sempre più crudele e depravata Juliette, bisessuale e prostituta, dall'età di 13 anni fino ai 30 circa, narrando di tutte le sue depravazioni e dei contatti con altri "libertini", come la feroce Clairwil (la cui passione principale è uccidere giovani uomini) e il ministro Saint Fond (un cinquantenne milionario che commette incesto con la figlia) che le assicura ricchezza e inattaccabilità, finché Juliette non perde questi privilegi a causa di un comportamento virtuoso ed è costretta a riparare in Italia per sfuggire alla morte.
Qui intraprende relazioni dissolute con uomini nobili e appartenenti al clero, tra i quali lo stesso papa Pio VI, compiendo varie azioni efferate, come l'uccisione di suo padre e le torture a cui sottoponeva altre giovani ragazze fino ad ucciderle, godendo inoltre nel sapere che la carestia stava decimando la popolazione francese.
Juliette è la sorella di Justine, tristemente famosa per la sua virtù. Essa è il suo contraltare diabolico che decide di darsi alla prostituzione per sopravvivere: ed è così che Juliette diviene una ricchissima cortigiana, richiesta dalle maggiori corti europee e specialista del piacere e del crimine.
Ci sono numerose tematiche filosofiche affrontate in questo libro: principalmente vengono attaccate l'idea di Dio, la morale, la religione e la fede in generale, oltre che la concezione dell'amore, raggiungendo la conclusione che l'unico scopo nella vita è "godere egoisticamente a scapito di chiunque".
Non si risparmiano i riferimenti, veri o presunti, alle efferatezze operate dai potenti del tempo: Borboni, Caterina di Russia, i Borghese di Roma.
Nel 1975 Jesús Franco ha girato un film pornografico ispirato al romanzo del Marchese de Sade, intitolato De Sade's Juliette e distribuito solo in Francia.
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