L'ora decisiva (61 Hours) è un romanzo di Lee Child del 2010 e costituisce il quattordicesimo capitolo della serie di Jack Reacher; in Italia è uscito nel marzo 2012 per Longanesi.
L'ora decisiva | |
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Titolo originale | 61 Hours |
Autore | Lee Child |
1ª ed. originale | 2010 |
1ª ed. italiana | 2012 |
Genere | romanzo |
Sottogenere | thriller d'azione, giallo |
Lingua originale | inglese |
Ambientazione | Dakota del Sud (USA) |
Protagonisti | Jack Reacher |
Altri personaggi |
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Serie | Jack Reacher |
Preceduto da | I dodici segni |
Seguito da | Una ragione per morire |
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(EN)
«[Janet Salter: ] 'For the first time in my life I'm afraid. Fear is a very elemental thing, isn't it?' |
(IT)
«[Janet Salter: ] 'Per la prima volta in vita mia ho paura. È una cosa molto elementare, no?' |
(Lee Child, L'ora decisiva, cap. 31) |
Il libro racconta le imprese di Jack Reacher per riportare la giustizia in una cittadina del Dakota del Sud sede di un importante traffico di droga. La narrazione è scandita da un lungo conto alla rovescia di 61 ore che porta, a quanto sembra, all'irreparabile.
Come altri della serie, L'ora decisiva unisce l'azione tipica di un romanzo d'avventura e l'indagine tipica del giallo, può dunque essere definito un thriller d'azione.
Il libro ha raggiunto il primo posto nella classifica dei best seller del New York Times Book Review[1].
«Le tre meno cinque del pomeriggio. Esattamente sessantun ore prima che accadesse».
Un avvocato è a colloquio con il suo cliente: non dice nulla, non scrive, ascolta e memorizza 14 istruzioni. Poi esce e in macchina torna verso casa. È pieno inverno in Dakota del Sud e le strade sono ghiacciate. Mentre è alla guida fa una telefonata per comunicare le istruzioni ma le ruote perdono aderenza e l'auto sbanda. Riesce a recuperare il controllo del veicolo appena in tempo per evitare lo scontro con un pullman.
Un pullman esce di strada per evitare un'auto che sbanda. A bordo c'è Jack Reacher. I soccorsi si fanno attendere parecchio ma alla fine arriva una pattuglia della polizia di Bolton e un pulmino. Il vice-comandante Peterson trasferisce i passeggeri ma prima vuole conoscere i motivi del viaggio. Reacher desta qualche sospetto.
Alla stazione di polizia, Reacher nota gli agenti sotto pressione e capisce che ci sono dei problemi: attriti interni, un comandante non all'altezza, un caso di omicidio.
Reacher palesa a Peterson le sue congetture sull'omicidio mostrando il solito acume. In periferia, i due poi si imbattono nel comandante Holland attaccato da pericolosi individui che Reacher mette al tappeto con notevole destrezza.
Impressionati da Reacher i poliziotti decidono di coinvolgerlo nelle indagini sull'omicidio e lo mettono al corrente anche del resto: un grosso traffico di metanfetamine, un sicario, una testimone da proteggere e una prigione federale problematica. La vittima dell'omicidio è un biker. La droga si ritiene sia prodotta dai biker all'interno di una struttura abbandonata dell'esercito. Un altro biker, probabilmente il capo, è stato arrestato per traffico di droga e ora è in prigione in attesa del processo. La testimone chiave, Janet Salter, è tenuta sotto protezione da sei agenti. La prigione federale assume misure di sicurezza straordinarie che prevedono il coinvolgimento di tutti gli agenti, senza eccezione, in caso di evasione o di rivolta interna. La diretta conseguenza di ciò è che in caso di allarme la Salter resterebbe priva di protezione e dunque facile preda di un killer.
Intanto in Messico lo spietato Signore del crimine organizzato, Plato, con addentellati in tutto il globo, ordina di uccidere la testimone di Bolton e l'avvocato informatore. Poi vende il sito dei biker a un russo e si fa preparare un aereo con sei uomini.
Peterson chiede l'aiuto di Reacher su due punti: proteggere la testimone in caso di allarme alla prigione e scoprire cosa sia esattamente la struttura abbandonata dell'esercito.
Reacher chiama un ufficiale comandante dell'esercito di nome Susan Turner per avere informazioni sul sito abbandonato; risulta però difficile reperire informazioni.
Un avvocato viene ucciso, ma non è quello del biker detenuto. Dalle foto della scena del delitto Reacher capisce che la vittima conosceva bene l'assassino e si fidava di lui. Deduce inoltre che l'avvocato era un informatore dei biker e che stanno spezzando la catena servendosi di un sicario di Bolton; la prossima vittima sarà la Salter.
Scatta l'allarme alla prigione a causa di una rivolta interna e Reacher rimane solo con la testimone. Contro le regole federali d'emergenza, il comandante Holland entra in casa della Salter perché crede sia sola. Quando scopre che c'è Reacher a proteggerla, se ne va. Il sicario non si fa vivo, le ora passano e lo stato di allerta alla prigione rientra.
Il giorno seguente Reacher va a visitare il sito abbandonato. I biker stanno ripulendo la strada dalla neve che dalle dimensioni sembra una pista per aerei. La struttura dell'esercito è un bunker e l'ingresso è chiuso.
L'informatore di Reacher dichiara che il sito appartiene all'aviazione e contiene materiale prodotto dalla Crown Laboratories durante la seconda guerra mondiale. Reacher ricorda che il panetto di droga sequestrato al biker porta il marchio di una corona (crown in inglese).
I biker lasciano Bolton. Reacher, Hollande e Peterson ispezionano le baracche in cerca della chiave per entrare nel bunker ma non la trovano. Tornato a casa della Salter, Reacher capisce dove potrebbe essere nascosta la chiave. Si reca sul posto con Peterson e vi trova anche il comandante Holland che ha avuto la stessa idea. Recuperano la chiave, ispezionano il bunker e il cerchio si chiude: nessun laboratorio bensì 40 tonnellate di metanfetamina già impacchettata, residuo degli approvvigionamenti dell'esercito durante la guerra; in più molti gioielli e un grosso serbatoio pieno di carburante per aerei. Plato sta arrivando.
Tornato in servizio, Peterson viene ucciso con le stesse modalità dell'avvocato: la vittima conosceva l'assassino e si fidava. Reacher e Holland convengono che il sicario è un poliziotto. Holland quindi convoca tutto il Dipartimento e chiede a Reacher di portare la notizia della morte di Peterson alla famiglia. Mentre Reacher è a casa della vittima, scatta l'allarme alla prigione. Reacher si precipita dalla Salter ma la strada è lunga e c'è ghiaccio. Quando arriva la donna è già morta. Reacher non se lo perdona e sotto una forte spinta emotiva telefona a Susan Turner. Questa lo invita a venire da lei in Virginia. Reacher le dice che domani verrà.
Nel frattempo Plato è in volo sopra il Nebraska. Due dei suoi uomini ricevono un messaggio sul cellulare con la conferma che è ora di eliminare il capo. Il russo paga meglio.
Reacher capisce che il sicario andrà al bunker per aspettare Plato e vi si reca con Holland. Giunti sul posto, Reacher afferma che anche il sicario è arrivato: è Holland. Reacher lo uccide, poi aspetta Plato spacciandosi per il suo uomo.
Reacher e Plato scendono nel bunker mentre in superficie i due traditori uccidono gli altri quattro e iniziano a far colare cherosene nel rifugio. Reacher abbatte Plato e risale in superficie ma prima che riesca ad emergere, il bunker prende fuoco, le fiamme arrivano a 30 metri d'altezza. Sono passate 61 ore, la partita è chiusa, di Reacher non c'è traccia.
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