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La cugina Bette (in francese La cousine Bette) è un romanzo dello scrittore francese Honoré de Balzac, pubblicato a puntate nel 1846. Fa parte, assieme a Il cugino Pons (Le cousin Pons) del ciclo I parenti poveri (Les parents pauvres).

Disambiguazione – Se stai cercando gli omonimi lungometraggi, vedi La cugina Bette (disambigua).
La cugina Bette
Titolo originaleLa cousine Bette
Illustrazione di Georges Cain. (1897)
AutoreHonoré de Balzac
1ª ed. originale1846
1ª ed. italiana1907
Genereromanzo
Lingua originalefrancese

Il romanzo è stato tradotto in non meno di 25 lingue europee e asiatiche.[1] La prima traduzione attestata in Italia è del 1907 a cura di Erminia Bazzochi.


Trama


La bella e dolce Adeline, di origini contadine, sposa l'affascinante Barone Hulot d'Ervy e si trasferisce a Parigi, portando con sé la meno graziosa cugina Lisbeth, che sin dall'infanzia aveva accumulato rancori e invidie nei suoi confronti. Mentre Adeline vive in un sontuoso palazzo, è felice con il marito e ha due figli, Hortense e Victorin, Lisbeth vive in un quartiere povero ed è costretta a lavorare come ricamatrice. Gli anni passano e il barone Hulot si rivela un incorreggibile libertino, accumulando debiti per le amanti a scapito della famiglia. Victorin sposa Celestine, la figlia di Crevel, un ricco commerciante. Pure Crevel, anche se in maniera più discreta, è dedito al libertinaggio e si vede sottrarre la sua mantenuta Josepha proprio dal barone Hulot. Pensa quindi di vendicarsi provando a sedurre Adeline, che è troppo devota per cedere alle pressioni di Crevel. Il commerciante, indignato, manda a monte le nozze di Hortense Hulot con un ottimo partito che egli stesso le aveva procurato. Adeline, a causa della sempre più precaria condizione finanziaria, non riesce a trovare un altro marito per sua figlia, ormai ventiduenne. Lisbeth invece ha preso sotto la propria ala protettrice il conte esulo polacco Wenceslas Steinbock, ora scultore, che vive nell'indigenza. Hortense e Steinbock si incontrano, si innamorano e si sposano. Il rancore di Lisbeth aumenta ancora di più e medita vendetta. Spinge il conte Hulot tra le braccia di Valérie Marneffe, una vicina di casa di Lisbeth, giovane ed affascinante, il cui marito lavora nell'ufficio di Hulot. Le due donne stringono una perversa alleanza, il cui obiettivo è vendicarsi della famiglia Hulot. In breve Valérie diviene l'amante di Hulot, ma anche di Crevel, di Steinbock e di Montès, un conte brasiliano.

Grazie alle trame delle due donne, Hulot è ormai sul lastrico; porta il signor Fischer, lo zio di Adeline e Lisbeth, al suicidio, e suo fratello, il maresciallo Hulot, alla morte. Hulot è costretto alla fuga, mentre sua moglie Adeline, che per salvare la famiglia si era gettata tra le braccia di Crevel, si ammala. Hulot trova rifugio dalla sua ex-amante Josepha, che gli offre come concubina una giovane e graziosa sarta, gli apre un'attività e gli concede una rendita mensile. Nel frattempo Adeline si riprende e comincia a lavorare come dama di carità. Crevel invece sposa la signora Marneffe. Ma Montès, messo al corrente del tradimento della sua amata Valérie, si vendica infettando i due coniugi con un virus che ben presto li porta entrambi alla morte, tra atroci sofferenze. Adeline riesce dopo molto tempo a ritrovare il conte e a riportarlo in seno alla famiglia, che nel frattempo, grazie a Victorin, si è risollevata economicamente. Steinbock infine si riconcilia con Hortense. Lisbeth, che ha visto fallire i suoi propositi di vendetta, addolorata per la morte dell'amica, la signora Marneffe, si ammala anche lei e muore. Dopo un periodo di tranquillità, il conte Hulot manifesta nuovamente il carattere del libertino, promettendo all'aiuto cuoca Agathe di sposarla una volta morta sua moglie. A quest'ultimo colpo Adeline non resiste e muore. Hulot, una volta rimasto vedovo, abbandona nuovamente la famiglia per sposare Agathe.


Incipit


«Verso la metà di luglio dell'anno 1838, una di quelle carrozze messe di recente in circolazione sulle piazze di Parigi e chiamate milord, correva in rue de l'Université con sopra un uomo grosso, di statura media, in uniforme di capitano della guardia nazionale.»

(Honoré de Balzac, La cugina Bette, 1846)

Finale


«"I genitori possono opporsi al matrimonio dei loro figli, ma i figli non possono impedire le pazzie dei loro genitori rimbambiti", rispose Hulot all'avvocato Popinot, secondogenito dell'ex Ministro del commercio che gli parlava di questo matrimonio.»

(Honoré de Balzac, La cugina Bette, 1846)

Personaggi principali


  1. La cugina Lisbeth "Bette" Fischer
  2. Valérie Marneffe, amante del barone Hulot d'Ervy, del conte Steinbock e di Crevel che alla fine la sposerà
  3. Adeline Fischer, moglie del barone Hulot d'Ervy, cugina di Bette Fisher
  4. Josépha Mirah, cantante ebrea, amante prima di Crevel, poi del barone Hulot
  5. Hortense Hulot, figlia del barone Hulot e moglie del conte Steinbock
  6. Il barone Hector Hulot d'Ervy, padre di Hortense e Victorin
  7. Wenceslas Steinbock, aristocratico artista d'origine polacca, marito di Hortense e amante di Valérie Marneffe
  8. Célestin Crevel, suocero e rivale in amore del Barone, attratto anche dalla Baronessa
  9. Marneffe, marito di Valérie, impiegato presso l'ufficio del barone Hector Hulot
  10. Maresciallo Hulot, anziano fratello del Barone, profondamente affezionato alla cognata Adeline
  11. Victorin, figlio del Barone, ha sposato la figlia di Crevel
  12. Célestine Crevel, moglie di Victorin e figlia di Crevel

Collocazione all'interno della Comédie humaine


Il romanzo si trova all'interno della sezione riguardante le "Scene della vita parigina" e fa parte dell'insieme degli scritti di Balzac riguardante i "Parenti poveri".


Adattamenti cinematografici



Edizioni in italiano


Con il titolo La cugina Betta:

con il titolo La cugina Bette:


Note


  1. Honoré de Balzac, La cousine Bette, su worldcat.org. URL consultato l'8 novembre 2018.
  2. La cousine Bette (1928), su imdb.com. URL consultato l'8 novembre 2018.
  3. Cousine Bette (1964), su imdb.com. URL consultato l'8 novembre 2018.
  4. La cugina Bette (1998), su imdb.com. URL consultato l'8 novembre 2018.

Collegamenti esterni


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На других языках


[es] La prima Bette

La prima Bette (en francés: La Cousine Bette), conocida también como Los parientes pobres, es una novela del escritor francés Honoré de Balzac publicada en 1846. Ambientada en el París de mediados del siglo XIX, narra la historia de una mujer soltera de mediana edad que planea la destrucción de su familia. Bette se alía con Valérie Marneffe, una joven infeliz en su matrimonio, para seducir y atormentar a varios hombres. Uno de ellos es el barón Hector Hulot, el esposo de la prima de Bette, Adeline. Hulot sacrifica la fortuna familiar y su reputación para complacer a Valérie, pero ella lo abandona por un rico comerciante llamado Crevel. La historia forma parte de la sección titulada Scènes de la vie parisienne de la gran antología de Balzac La Comédie humaine.
- [it] La cugina Bette

[ru] Кузина Бетта

«Кузи́на Бе́тта» — роман Оноре де Бальзака (1799—1850), написанный им в 1846; входит в цикл его произведений, именуемый «Человеческая комедия». Этот роман и соседствующий с ним в общем цикле роман «Кузен Понс» (1847) объединяют общим названием «Бедные родственники»; оба произведения обличают пороки буржуазного общества 1840-х годов, оба повествуют о том, насколько губительным для личности является зависимое и унизительное положение бедного родственника.



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