La gatta, Shōzō e le due donne, o in altre edizioni semplicemente La gatta, è un romanzo breve scritto dal Jun'ichirō Tanizaki nel 1936. Nell'opera l'autore giapponese dà prova, oltre che di una grande abilità di narratore, anche di uno stavagante romanticismo e di una finissima analisi psicologica. Il libro rappresenta inoltre un vero e proprio atto d'amore nei confronti del gatto, un animale che nella cultura giapponese è considerato al contempo misterioso e portafortuna.[1]
La gatta, Shōzō e le due donne | |
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Titolo originale | Neko to Shōzō to futari no onna 猫と庄造と二人の女 |
Altri titoli | La gatta |
Autore | Jun'ichirō Tanizaki |
1ª ed. originale | 1936 |
Genere | romanzo |
Sottogenere | psicologico |
Lingua originale | giapponese |
Ambientazione | Giappone, anni Trenta del Novecento |
Protagonisti | Shōzō |
Coprotagonisti | la gatta Lily |
Altri personaggi | Shinako, Fukuko |
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Il romanzo racconta gli intrighi e le manovre che contrappongono due donne, Fukuko e Shinako. La prima è la moglie di Shōzō, un ozioso e inconcludente commerciante giapponese che abita con lei e la madre, mentre la seconda è l'ex-moglie dello stesso Shōzō. Il romanzo descrive gli sviluppi della richiesta fatta da Shinako, che dopo il divorzio è andata a vivere con la sorella, di avere indietro la gatta Lily, amatissima da Shōzō. Oltre che i rapporti tra gli umani nel corso dello svolgimento vengono accuratamente descritti anche quelli tra i vari personaggi e la gatta.
Dal romanzo è stato tratto il film Neko to Shōzō to futari no onna, diretto nel 1956 da Shirō Toyoda.[2]
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