La morte nel villaggio (The murder at the vicarage) è un romanzo poliziesco della scrittrice britannica Agatha Christie, pubblicato nel 1930. È la prima opera nella quale s'incontra la figura di Miss Marple, destinata a diventare uno dei personaggi per antonomasia della Christie, e del villaggio immaginario dove abita, St Mary Mead. Il personaggio era apparso in precedenza in racconti pubblicati su riviste a partire dal dicembre 1927, poi raccolti nel libro Miss Marple e i tredici problemi, nel 1932.
La morte nel villaggio | |
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Titolo originale | The Murder at the Vicarage |
Autore | Agatha Christie |
1ª ed. originale | 1930 |
1ª ed. italiana | 1934 |
Genere | Romanzo |
Sottogenere | poliziesco |
Lingua originale | inglese |
Ambientazione | St. Mary Mead, luogo di finzione a sud-est di Londra |
Serie | Miss Marple |
Preceduto da | I sette quadranti |
Seguito da | Un messaggio dagli spiriti |
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Una sera, il vicario del tranquillo villaggio inglese di St. Mary Mead, Leonard Clement, trova all'interno della sua biblioteca il corpo esanime del burbero colonnello Protheroe, ucciso da un colpo di rivoltella; inizialmente ad accusarsi del delitto è l'amante della moglie del litigioso ufficiale, un giovane pittore, e dopo anche la moglie stessa si accusa, ma la polizia indaga su altri abitanti e frequentatori del villaggio, tutte figure dai contorni poco definiti: una misteriosa donna arrivata da poco in paese, la figlia sedicenne del colonnello, un falso archeologo che lavora nei dintorni della canonica e la sua giovane assistente, il bracconiere Archer e la sua fidanzata Mary, domestica presso la casa del vicario. A risolvere il mistero è un'intelligente vecchietta di St. Mary Mead, Miss Marple.
Nel finale del romanzo, l'anziana signorina svela che ad aver assassinato il colonnello non sono stati altri che sua moglie Ann e l'amante di quest'ultima, Lawrence Redding. Il pittore aveva nascosto la rivoltella, dotata di silenziatore, nel vaso di una palma, nello studio del vicario, successivamente Ann aveva recuperato la rivoltella e ucciso il marito. Per far credere a tutti che qualcuno avesse tentato di incriminate Ann, Lawrence aveva messo le lancette dell'orologio dello studio su un orario che l'avrebbe fatta sospettare e aveva lasciato un biglietto che recava la stessa ora. Poi, per liberarla dai sospetti, aveva posizionato, nel bosco, un grosso sasso sospeso sopra a dei cristalli di acido picrico e grazie a una miccia bruciata in una ventina di minuti il sasso era caduto sopra ai cristalli, simulando uno sparo, quando entrambi gli assassini erano alla presenza di molte persone. Redding aveva portato il sasso a Miss Marple con la scusa di usarlo per il suo giardino giapponese, ma l'anziana aveva subito notato che la pietra non era adatta allo scopo. Il pittore aveva anche cercato di far incolpare di tutto Haves, in canonico responsabili di alcune mancanze di denaro delle casse della parrocchia, mettendogli in tasca il vero biglietto scritto dal colonnello in cui stava per rivelare il nome del colpevole di quei furti. Lawrence aveva anche cercato di uccidere il poveretto, somministrandogli un cachet fatale.
La prima versione, accurata ma invecchiata, fu quella di Giuseppina Taddei, continuamente ristampata; la successiva traduzione di Diana Fonticoli del 1989, dissimile dalla prima, risulta oggi esaurita.
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