Pensa a Fleba (Consider Phlebas), pubblicato anche come La mente di Schar,[1] è un romanzo di fantascienza del 1987 dello scrittore Iain M. Banks. È il libro che inaugura la fortunata serie di romanzi del cosiddetto Ciclo della Cultura.
Pensa a Fleba | |
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Titolo originale | Consider Phlebas |
Altri titoli | La mente di Schar |
Autore | Iain Banks |
1ª ed. originale | 1987 |
1ª ed. italiana | 1989 |
Genere | Romanzo |
Sottogenere | Fantascienza (space opera) |
Lingua originale | inglese |
Serie | Ciclo della Cultura |
Seguito da | L'impero di Azad |
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Il romanzo ha come sfondo il grande conflitto fra la Cultura e l'impero Idirano (conosciuta dai posteri come "Guerra Idir-Cultura"). Durante la guerra, una nave automatica della Cultura viene distrutta durante una sua fuga disperata nell'iperspazio dalla flotta Idirana. Ma la sua Mente (una sofisticatissima intelligenza artificiale), riesce comunque a salvarsi e a nascondersi sul mondo di Schar, uno dei "Pianeti della Morte" appartenenti ai potentissimi Dra'Azon, entità simili a divinità, dalle origini misteriose, che controllano quel volume di spazio.
Quindi gli Idirani sono costretti ad affidarsi a Bora Horza Gobuchul, un Metamorfo (Changer nell'originale, sono umanoidi creati artificialmente, abitanti un pianeta sotto l'influenza dell'impero Idirano, con la capacità di imitare l'aspetto e il comportamento di altri umanoidi) a cui era già stato concesso in passato l'accesso in quella zona. La missione però si complica prima ancora di cominciare, quando la nave Idirana su cui Horza riceve gli ordini, e che lo ha salvato dal fallimento della sua precedente missione, viene attaccata da una più potente nave della Cultura. Data la sua importanza, Horza viene scaraventato nello spazio, per permetterne un recupero in seguito tramite un'altra nave della flotta.
Horza però verrà recuperato da una nave di una Libera Compagnia. Le Libere Compagnie sono associazioni (spesso di mercenari e criminali) che svolgono lavoretti in proprio o per conto di terzi, per riuscire ad arricchirsi. Sulla Vortice d'alta quota, questo è il nome della navetta, Horza sarà costretto a lottare per la propria vita, uccidendo un membro dell'equipaggio in un regolare duello per il diritto di rimanere a bordo. Quindi, una volta superata l'iniziazione, per riuscire a completare la missione affidatagli dagli Idirani, Horza decide che avrebbe tolto di mezzo il capitano, Kraiklyn, per poterne prendere il posto tramite le sue capacità da Metamorfo.
Durante una tappa sull'Orbitale Vavatch il capitano Kraiklyn si allontana per partecipare ad un gioco chiamato Sbaraglio. Dopo la partita Horza approfitta dell'occasione per ucciderlo ed assumerne l'identità grazie ai suoi poteri di Metamorfo, ma a causa dell'intervento di un agente della Cultura, Perosteck Balveda, l'inganno viene scoperto. Tuttavia l'equipaggio del Vortice d'alta quota decide di seguire Horza su Schar. Qui dovranno esplorare le vestigia sotterranee di una civiltà scomparsa da secoli, combattendo con un'unità di Idirani teoricamente impegnata nella stessa missione, alla ricerca della Mente dispersa.
Il titolo originale dell'opera, deriva da una citazione di Thomas Stearns Eliot:
(EN)
«Gentile or Jew |
(IT)
«Gentile o Giudeo |
(T.S. Eliot, La terra desolata, IV) |
Esistono quindi due traduzioni italiane diverse di questo romanzo, cosa che porta a cambiamenti nelle traduzioni di alcuni termini e nomi. Ad esempio, nella prima versione di Cosmo, tradotta da Gianluigi Zuddas, i Changer vengono chiamati Mutex, mentre nella versione Fanucci, di Roldano Romanelli, sono appunto chiamati Metamorfi. Anche la Clear Air Turbulence viene chiamata nella prima versione Fulmine a Ciel Sereno, mentre qui è la Vortice d'alta quota.
L'opera rivisita in modo letterariamente più maturo le grandi saghe fantascientifiche del passato, dal John Carter di Marte di Burroughs ai non-A di Van Vogt. In linea con questa scelta, tutto nel romanzo ha dimensioni ciclopiche: le guerre galattiche che impegnano migliaia di pianeti; la distruzione di Orbitali giganteschi in cui abitano miliardi di persone; astronavi così enormi da contenere tutta una serie di hangar per le riparazioni di altre astronavi e così via. Il romanzo è pervaso tuttavia da un tono di pessimismo e amarezza, che riguarda non solo gli eventi bellici, ma anche i protagonisti (in primo luogo il metamorfo Bora Horza Gobuchul, uno degli ultimi rappresentanti di una razza in estinzione).
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