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Una notte sul treno della Via Lattea (銀河鉄道の夜 Ginga tetsudō no yoru?) è un racconto scritto da Kenji Miyazawa attorno al 1927 e pubblicato postumo nel 1934[1] dalla casa editrice Bunpodō (文圃堂?) nel volume "Miyazawa Kenji zenshū" daisankan (『宮沢賢治全集』第三巻? lett. "Le opere complete di Kenji Miyazawa" Vol. 3)[2]. È uno dei classici della letteratura giapponese del XX secolo, e ne esistono quattro versioni[3].

Una notte sul treno della Via Lattea
Titolo originale銀河鉄道の夜
AutoreKenji Miyazawa
1ª ed. originale1934
1ª ed. italiana1994
Genereracconto
Sottogenerefantasy
Lingua originalegiapponese
ProtagonistiGiovanni
CoprotagonistiCampanella
Altri personaggiZanelli, Tadashi, Kaoru

Trama


La Via Lattea, attraverso la quale viaggiano Giovanni e Campanella.
La Via Lattea, attraverso la quale viaggiano Giovanni e Campanella.

Giovanni è un bambino appartenente ad una famiglia povera, e per prendersi cura della madre malata è costretto a lavorare e non ha tempo libero: per questo motivo, viene deriso da un suo compagno di scuola, Zanelli. Ha un unico amico, Campanella.

Una sera, Giovanni è impossibilitato ad andare alla festa del Centauro perché deve tornare a casa a occuparsi della madre. Stanco dopo una giornata di lavoro, si sdraia sulla cima di una collina per riposare, e in quel momento arriva un treno, su cui il bambino riesce a salire, trovandovi anche Campanella. Il treno inizia a viaggiare per la Via Lattea, fermandosi in prossimità delle costellazioni della Croce del Nord e dell'Aquila. In corrispondenza di questa fermata, salgono a bordo due bambini, Kaoru e Tadashi, che prima di prendere il treno si trovavano su una nave che si è scontrata con un iceberg: si tratta del Titanic, e questo suggerisce che la destinazione ultima del loro viaggio sia l'aldilà, anche se Giovanni e Campanella non se ne rendono conto.

In prossimità della Croce del Sud, i passeggeri scendono, tranne Giovanni e Campanella. Il primo promette all'amico che andranno avanti insieme per sempre lungo il tragitto, ma al Sacco di Carbone, Campanella scompare e Giovanni si risveglia in cima alla collina. Tornato in città, scopre che Campanella è affogato nel fiume dopo aver salvato Zanelli.


Analisi


Kenji iniziò a lavorare al racconto nel 1924, basandosi sulla gita in treno fatta due anni prima a Sachalin dopo la morte dell'amata sorella Toshi[4]. Si ispirò anche a un fatto avvenuto nell'estate del 1904, quando l'autore aveva otto anni: due bambini erano stati trascinati via dalla corrente di un fiume e solo uno di loro si era salvato.

Kenji revisionò il lavoro fino alla morte, nel 1933. La parte centrale del racconto non fu mai ultimata, ma venne ugualmente pubblicata così com'era[5].

La domanda che la storia pone è "che cos'è davvero la felicità?"[6]. Uno dei temi principali è il sacrificio di se stessi in favore delle altre persone, che ricorre anche in molte opere giovanili di Kenji come Yodaka no Hoshi e Guskō Budori no Denki[7]. Suzuki (2004) vede in questi passaggi un "pensiero globale sugli ecosistemi"[8].

Quello di Giovanni è un viaggio alla scoperta della morte, in cui alla sofferenza della separazione si affianca la serenità trasmessa dall'insegnamento buddista, secondo il quale l'esistenza è un ciclo di nascite, morti e rinascite. Nella prima stesura era inoltre presente un lungo brano didascalico in cui Giovanni incontra un uomo che gli spiega il significato degli avvenimenti a cui ha assistito, rivelandogli come ogni cosa sia soggettiva e invitandolo a cercare la vera felicità[5].


Adattamenti


La storia fu trasposta in un film d'animazione nel 1985 dal regista Gisaburō Sugii su sceneggiatura di Minoru Betsuyaku, con Mayumi Tanaka a doppiare Giovanni e Chika Sakamoto come voce di Campanella. L'alterazione principale di questa versione è che i protagonisti sono dei gatti, mentre altri personaggi, come Tadashi e Kaoru, sono bambini umani.

Nel 1986, il drammaturgo Sō Kitamura trasse dalla storia uno spettacolo intitolato Sōkō: Ginga Tetsudō no Yoru (想稿・銀河鉄道の夜 Sōkō: Ginga Tetsudō no Yoru?), interpretato dalla propria compagnia Project Navi[9].
Nella rappresentazione del 2002 Kenji-tō Tankenki (賢治島探検記 Kenji-tō Tankenki?), scritta da Yutaka Narui per la compagnia Caramelbox, sono riportati alcuni brevi passaggi del racconto sotto il titolo di Kōsoku Ginga Tetsudō no Yoru (光速銀河鉄道の夜 Kōsoku Ginga Tetsudō no Yoru?): in questi compare anche il professor Burukaniro, presente solo nelle prime tre versioni di Una notte sul treno della Via Lattea.
Dall'aprile 2004 al marzo 2007, la compagnia teatrale Warabiza, della Prefettura di Akita, portò in tour un musical tratto dall'opera.

Nel 2011 venne lanciato un e-book illustrato per iPad, basato sulla quarta e ultima versione della storia, della lunghezza di 272 pagine.


Riferimenti in altre opere



Edizioni



Note


  1. (JA) Takashi Ooyama, 「宮沢賢治受容史年表」からの報告, 30 dicembre 1997, ISSN 0913-5197 (WC · ACNP) (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2002).
  2. (JA) Book card No. 456, su aozora.gr.jp, Aozora Bunko. URL consultato il 7 ottobre 2006.
  3. (JA) Saitō J., Takanashi M., e Matsumoto R., 「銀河鉄道の夜」の本文を読む (Leggendo il testo di "Una notte sul treno della Via Lattea"), in 賢治の見た夢〜銀河鉄道の夜〜 (Il sogno visto da Kenji: Una notte sul treno della Via Lattea). URL consultato il 7 ottobre 2006.
  4. (JA) Saitō J., Takanashi M. e Matsumoto R., 「銀河鉄道の夜」とは (Cos'è "Una notte sul treno della Via Lattea"?), su contest2002.thinkquest.jp, 賢治の見た夢〜銀河鉄道の夜〜 (Il sogno visto da Kenji: Una notte sul treno della Via Lattea). URL consultato il 7 ottobre 2006.
  5. (IT) Kenji Miyazawa, Una notte sul treno della Via Lattea, in Una notte sul treno della Via Lattea e altri racconti, Marsilio Editori, 1994, ISBN 9788831760331.
  6. (EN) Eri Izawa, Ginga Tetsudou No Yoru, su ex.org (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2007).
  7. (JA) Masahiko Hasebe, 自己犠牲のテーマ (Il tema dell'abnegazione), su asahi-net.or.jp, 11 settembre 2000. URL consultato il 25 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2007).
  8. Sadami Suzuki, Japanese Studies Today, and two proposals to synthesize natural and human sciences, in The 9th International Symposium on Internationalization of Basic Researches in Japan, Sokendai, 14 gennaio 2004.
  9. (JA) Manekineko, Project Navi Presents 70 "Sōkō: Night on the Galactic Railroad ver. 3.2", su homepage1.nifty.com, Engeki: Teiten Kamera, 2 novembre 2002. URL consultato l'8 ottobre 2006 (archiviato dall'url originale il 5 gennaio 2007).
  10. (JA) One Hundred Japanese Books for Children (1946-1979), su iiclo.or.jp, International Institute for Children's Literature, Osaka.
  11. Kozue Amano (testi e disegni); Navigation 30: Una notte sul treno della Via Lattea, in ARIA, Star Comics, marzo 2007.
  12. kashiwa daisuke - program music i, su noble-label.net, noble.
  13. (JA) JR東:復元中のC58の列車名「SL銀河」に…来春運行 (JR East cambierà il nome alla linea C58 in "SL Ginga" - il servizio inizia la prossima primavera), su mainichi.jp, 6 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2013).

Collegamenti esterni


Link relativi al romanzo

Poiché il copyright della storia è scaduto sia in Giappone che nella maggior parte del mondo, Aozora Bunko ne distribuisce il testo completo gratuitamente.

Link relativi all'anime
Controllo di autoritàVIAF (EN) 252453332 · NDL (EN, JA) 01000942
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