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Vent'anni dopo, scritto da Alexandre Dumas, è il romanzo centrale del Ciclo dei moschettieri, trilogia che inizia con I tre moschettieri e termina con Il visconte di Bragelonne.

Vent'anni dopo
Titolo originaleVingt ans après
La Grand Mademoiselle
AutoreAlexandre Dumas
1ª ed. originale1845
1ª ed. italiana1847
Genereromanzo
Sottogenerestorico
Lingua originalefrancese
ProtagonistiI tre moschettieri
AntagonistiGiulio Mazzarino
SerieI tre moschettieri
Preceduto daI tre moschettieri
Seguito daIl visconte di Bragelonne

Il romanzo comparve inizialmente sulla rivista Le Siècle, nelle uscite comprese tra il 21 gennaio 1845 e il 2 agosto dello stesso anno. La prima vera edizione fu in otto volumi, sempre nel 1845, a Parigi.


Trama


Il romanzo ricomincia vent'anni dopo le vicende raccontate ne I tre moschettieri. Il cardinale Richelieu è morto nel 1642 ed è stato sostituito dal cardinale italiano Giulio Mazzarino, “odiato” da gran parte del popolo; era morto anche il re Luigi XIII, lasciando Luigi XIV, il Re Sole, ancora bambino, che regnava sotto la reggenza della madre Anna d'Austria. A Parigi, inoltre, dopo un aumento delle tasse da parte di Mazzarino scoppia la Fronda, che porta scompiglio nella città e preoccupa il cardinale. D'Artagnan ha ormai quarant'anni, è tenente nei moschettieri del re e non vede i suoi amici da molto tempo.

Dopo un'insurrezione del popolo, Mazzarino si traveste da moschettiere e si fa accompagnare da D'Artagnan a ispezionare i picchetti intorno alla città. D'Artagnan conduce Rochefort dalla Bastiglia al cardinale per un suo ordine; nel tragitto tra la Bastiglia e il palazzo di Mazzarino si promettono che se fossero tornati, avrebbero parlato in favore l'uno dell'altro. Rochefort, nel colloquio con Mazzarino racconta le imprese di D'Artagnan e Mazzarino desidera che D'Artagnan riunisca il quartetto di un tempo per controllare la Fronda, con la promessa di fare D'Artagnan capitano dei moschettieri.

Così D'Artagnan si mette sulle tracce degli amici. Per primo, ritrova Aramis, o meglio cavaliere d'Herblay, fattosi abate, che non nasconde di appoggiare la Fronda. Poi D'Artagnan va da Porthos, che ha acquistato molte proprietà ed è divenuto il signor du Vallon de Bracieux de Pierrefonds, con lui c'è anche Mousqueton; pur essendo ricco non è felice perché quelli che vivono nelle terre circostanti sono nobili e non lo trattano alla pari, quindi desidera il titolo di barone. D'Artagnan gli comunica che se servirà anche lui il Mazzarino, potrà ottenere il titolo di barone; Porthos, speranzoso, decide di seguirlo assieme a Mousqueton. Infine D'Artagnan va da Athos, il conte di La Fère, che abita nella tenuta di Bragelonne. Athos è il tutore di un ragazzo che gli somiglia e di cui si sospetta sia il padre: il giovane, di nome Raoul e dal titolo di Visconte di Bragelonne, sta per intraprendere la carriera d'armi, come Athos, che rispetta e venera. Athos è frondista e quindi non segue d'Artagnan.

C'è una specie di romanzo nel romanzo: si narrano le vicende di Francesco di Vendôme, duca di Beaufort, figlio di Cesare di Vendôme un figlio illegittimo (poi legittimato nel 1595), del re Enrico IV il Grande e di Gabrielle d'Estrées. Il duca di Beaufort era stato rinchiuso nella prigione di Vincennes; faceva disegni che prendevano in giro Mazzarino, la corte aveva paura di lui. Fugge grazie a Grimaud, servo di Athos, d'accordo con la Fronda. Frattanto, Athos accompagna Raoul a Parigi perché conosca una sua cara vecchia amica: la Duchessa di Chevreuse. Athos, in segreto, le rivela di essere il padre di Raoul. Durante un suo viaggio aveva avuto un rapporto con la stessa Duchessa di Chevreuse, travestita sotto il suo pseudonimo di Maria Michon; lei pensava di aver rovinato un prete, però invece era Athos. Raoul, poi, va verso Béthune, presso l'esercito di Luigi, principe di Condé.

Durante il viaggio dà soccorso a un uomo morente che fa chiamare un monaco per confessarsi. Il monaco uccide l'uomo, che si rivela essere stato il boia di Béthune, che uccise la perfida Milady, la madre del falso monaco, di nome Mordaunt, inglese venuto in Francia per vendicarsi dello zio lord di Winter e dei quattro moschettieri che decisero l'uccisione della madre. Athos e Aramis, fedeli a Enrichetta Maria, sorella di Luigi XIII e moglie del re d'Inghilterra, Scozia e Irlanda Carlo I, odiato dal suo popolo, vanno in Inghilterra in soccorso di Carlo I. Salpando, scorgono Mordaunt, di cui Winter rivela l'identità, su uno scoglio. Aramis prova ad ucciderlo, ma Athos per paura che sia mandato dal diavolo glielo impedisce. Nel frattempo a Parigi scoppia una rivolta e d'Artagnan su ordine di Mazzarino aiuta la Corte a fuggire e poi si reca in Inghilterra con Porthos per portare una lettera a Oliver Cromwell. Athos, Aramis e Winter, al confine con la Scozia, dove il re sta combattendo, vengono nominati dal sovrano cavalieri, e giurano di sacrificarsi per salvarlo da Cromwell che vuole portarlo a Londra e giustiziarlo. Inoltre, gli scozzesi si schierano con il generale Cromwell e gli vendono il re. Lord Winter scambia i vestiti con il re, perché così avrebbe avuto qualche possibilità di fuggire, ma Mordaunt lo riconosce.

Arrivano D'Artagnan e Porthos, che fanno finta di far prigionieri Athos e Aramis per salvarli dal generale; inoltre, Mordaunt uccide lord di Winter per vendicare la madre. Il re viene condotto a Londra e i nostri amici lo inseguono tradendo Mordaunt che capisce chi sono. I quattro amici, dopo la fuga da Mordaunt arrivano a Tirsk e D'Artagnan escogita un piano per fare fuggire Carlo I: convince la guardia a fare una partita al lanzichenecco durante il suo turno notturno e quando stanno per scappare entra una guardia con l'ordine di consegnargli il re per poterlo condurre a Londra. Con la guardia c'è anche Mordaunt, che riconosce i quattro amici: devono fuggire.

D'Artagnan, Athos, Porthos, Aramis e i loro servitori si recano a Londra, da un oste amico di Athos, che gli dà le sue migliori stanze. Il re viene condotto a Londra e processato dal parlamento: è condannato a morte. I “moschettieri” corrompono il boia per riuscire ad avere più tempo per salvare il re e infatti la fuga è fissata per il giorno dopo alle quattro, inoltre l'aiutante del boia si rompe una gamba e manda una lettera a un suo amico per farsi mandare quattro uomini ad aiutarlo; i quattro amici intercettano la lettera e si presentano loro a costruire il patibolo: lo costruiscono in modo che il re possa fuggire. Il boia sarebbe dovuto arrivare il giorno dopo, ma una persona sconosciuta si era offerta di fare il carnefice: l'esecuzione quindi è fissata per le dieci di mattina. Lo sa solo Aramis che è nella cella del re quando una guardia porta la notizia. Porthos e D'Artagnan assistono all'esecuzione del re nella piazza, mentre Athos si trova al di sotto del patibolo e riceve le ultime parole di Carlo I: egli ha nascosto un milione di lire nel castello di Newcastle, affida questo segreto ad Athos in modo che possa farne uso al momento opportuno a favore dei suoi figli. L'ultima parola pronunciata dal re prima dell'esecuzione, Remember, è rivolta proprio ad Athos. i quattro amici, quindi, non riescono a salvare il re che viene condannato e giustiziato pubblicamente. Il boia si rivela essere Mordaunt.

I quattro fuggono dall'Inghilterra su una barca su cui c'è anche Mordaunt che tende loro una trappola: imbottisce l'imbarcazione di polvere da sparo per farli esplodere, mentre lui e i suoi complici sarebbero fuggiti con una scialuppa. Ma i “moschettieri” scoprono il trucco grazie a Grimaud che per prendere del vino per l'amico Mosqueton trova la polvere da sparo nelle botti. Grimaud avverte i moschettieri e questi scappano subito sulla scialuppa. Mordaunt intanto accende la miccia, ma si accorge, troppo tardi, che manca la scialuppa, allora si getta in mare mentre la nave esplode. Sopravvissuto, chiede aiuto ai suoi nemici; solo Athos vuole salvarlo, perché ha dei rimorsi per l'uccisione di Milady e gli porge la mano. Ma Mordaunt, nel suo desiderio di vendetta, lo butta in mare e lo trascina giù con sé. Però Athos lo pugnala e riesce a tornare in superficie.

Tornati in Francia, D'Artagnan e Porthos sono arrestati dal cardinale Mazarino, per essere venuti meno al loro incarico di ambasciatori di Cromwell. Aramis e Athos cercano di ottenere la loro liberazione dalla regina, che fa rinchiudere Athos. D'Artagnan e Porthos riescono a fuggire con Athos e rapiscono il Mazzarino, che, ricattato, accetta i patti della Fronda assieme alla regina. Inoltre, D'Artagnan ottiene il grado di capitano, Porthos il titolo di Barone e Athos un altro cavalierato. Aramis fa sì che il re divenga padrino del figlio della sua amante, madame de Longueville.

La Corte ritorna a Parigi, con il popolo che fa sommossa per le strade: D'Artagnan, che scorta la carrozza ove vi sono Mazzarino, il re e la regina, per difenderli uccide un uomo che poi riconosce come il conte di Rochefort; Porthos, invece, uccide un mendicante frondista, il signor Bonacieux. Alla fine, Athos, Porthos, Aramis e D'Artagnan si ridividono: i primi tre tornano rispettivamente a Bragelonne, a Pierrefonds, a Herblay, mentre D'Artagnan resta a Parigi come tenente dei moschettieri. Nel successivo libro della trilogia sarà infatti spiegato che il titolo di capitano dei moschettieri fu poi bloccato dal cardinale.


Ambientazione storica


Come le altre opere della trilogia, Vent'anni dopo è un modello di romanzo storico per come il racconto si intrecci nelle vicende storica dell'Europa del Seicento, in particolare tra Francia e Inghilterra. Tra i principali episodi narrati nel romanzo, realmente accaduti, spiccano la Fronda parlamentare (con l'arresto e la liberazione del consigliere Broussel), la liberazione del duca di Beaufort, la battaglia di Lens e la decapitazione di re Carlo I.

Mentre i protagonisti del romanzo, ad eccezione di D'Artagnan, sono tratti dalla fantasia dell'autore, altri personaggi sono realmente esistiti. Tra questi ricordiamo: il cardinale Mazzarino, Anna d'Austria, re Carlo I, Oliver Cromwell, il principe di Condè, il duca di Beaufort, la duchessa di Chevreuse ed il coadiutore.


Filmografia


Dal romanzo di Dumas è stato tratto il film Il ritorno dei tre moschettieri (The Return of the Musketeers) (1989).


Edizioni in italiano



Romanzi apocrifi



Voci correlate



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Collegamenti esterni


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На других языках


[es] Veinte años después

Veinte años después (en francés Vingt ans après) es una novela de Alexandre Dumas (padre) publicada como serie entre enero y agosto de 1845. Pertenece a la trilogía Las novelas de d’Artagnan, siendo la secuela de Los tres mosqueteros (1844) y precediendo a la novela El vizconde de Bragelonne publicada entre 1847 y 1850, que incluye la trama secundaria de El hombre de la máscara de hierro.
- [it] Vent'anni dopo (romanzo)

[ru] Двадцать лет спустя

«Двадцать лет спустя» (фр. Vingt ans après) — историко-приключенческий роман французского писателя Александра Дюма. Продолжение романа «Три мушкетёра», вторая книга трилогии Александра Дюма-отца о королевских мушкетёрах. Написан в 1845 году.



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