Viaggio sentimentale (A Sentimental Journey through France and Italy) è un'opera di Laurence Sterne, scritta e pubblicata nel 1768, poco prima della morte dell'autore.
Viaggio sentimentale | |
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Titolo originale | A Sentimental Journey through France and Italy. By Mr. Yorick |
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Autore | Laurence Sterne |
1ª ed. originale | 1768 |
1ª ed. italiana | 1813 |
Genere | romanzo |
Sottogenere | satirico, viaggio |
Lingua originale | inglese |
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Nel 1765 Sterne aveva viaggiato in Francia e in Italia fino a Napoli; dopo il ritorno decise di descrivere i suoi viaggi da un punto di vista sentimentale. Il romanzo può essere visto come un epilogo di Vita e opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo oltre che una risposta a Travels Through France and Italy (1766) di Tobias Smollett. Sterne aveva incontrato Smollett durante i suoi viaggi in Europa e su di lui modellò il personaggio di Smelfungus.
Dell'opera esistono due manoscritti:
Il secondo manoscritto dovette essere copiato dal primo prima che Sterne ne rivedesse il testo per la pubblicazione.[1]
La prima traduzione italiana risale al 1792 e reca il titolo Viaggio sentimentale del Sig. Sterne sotto il nome di Yorick (Presso Antonio Zatta e Figli) e fu realizzata a partire dalla traduzione francese di Joseph-Pierre Frénais (1769). Fu Ugo Foscolo a rendere in italiano il testo prestando la dovuta attenzione filologica e dimostrando una più completa comprensione dello stile sterniano. La prima bozza della traduzione viene composta tra il 1805 e il 1807 (in un periodo in cui il poeta risiede in Francia, come capitano, al seguito del generale Domenico Pino[2]), ma il testo viene pubblicato soltanto nel 1813, sotto lo pseudonimo di Didimo Chierico e nei termini d'una "fedeltà religiosa" al testo, e una terza volta tra l'agosto e il settembre del 1812. Non soddisfatto della propria traduzione, Foscolo, nell'inverno tra il 1812 e il 1813, rivide il lavoro svolto a settembre. È sulla base di questa versione che nel 1813 uscì un'edizione a stampa.[3] Gran parte delle edizioni italiane successive usano la sua traduzione, ma G. Ipsevich Bocca ha tradotto nuovamente l'opera per l'Utet di Torino nel 1932 e in edizioni successive. Nel 1991 un'edizione critica, a cura di Giancarlo Mazzacurati, è stata pubblicata in due tomi dalla casa editrice Cronopio di Napoli. Un'altra traduzione, di Gian Luca Guerneri, è uscita nel 1996 per la Guaraldi di Rimini e una successiva, a cura di Viola Papetti, nel 2002 per la Marsilio di Venezia.
È la storia di Yorick, pseudonimo di Sterne, del suo peregrinare tra paesaggi maestosi e sublimi. Ma Yorick ama viaggiare soprattutto all'interno di se stesso, dei propri sentimenti, delle proprie emozioni, e di questi vuole dare conto al lettore, che invano cercherebbe nel suo "diario di viaggio" minute descrizioni di paesaggi, città e monumenti famosi.
Il Grand Tour era considerato il coronamento dell'educazione dei gentiluomini britannici, quindi la travel literature ("letteratura di viaggio") era, dopo i romanzi, il genere letterario di maggiore successo tra il pubblico.
L'idea di narrare un Grand Tour era venuta a Sterne a proposito del protagonista del Tristram Shandy, libro che aveva poi preso un indirizzo diverso, salvo poi rispolverarla per il vol. VII, con il racconto di un viaggio in Francia.
Il tentativo satirico del Viaggio sentimentale è duplice: esso è indirizzato sia nei confronti della moda del viaggio, sia nei confronti del genere letterario.
La continuità con il Tristram Shandy si realizza tanto sul tema del viaggio, quanto, in modo più nebuloso, con la presenza di uno Yorick che, almeno nominalmente, appare essere lo stesso personaggio del precedente libro.
La trasgressione e trasformazione delle norme della travel literature è uno dei punti fondamentali del Viaggio sentimentale. Tali norme erano essenzialmente due: i libri di viaggio dovevano dare conto di leggi, usi, costumi, economia e monumenti artistici dei paesi visitati. Questo programma era stato formalizzato da Daniel Defoe nel suo A tour thro' the Whole Island of Great Britain (1724-1726) e ripetuto da Tobias Smollett in Travels through France and Italy (1766). Anziché di tutto ciò, il libro è volontariamente costellato di trivialities. Le conseguenze di questo atteggiamento dissacrante non furono solo in direzione di un abbattimento della moda (tale operazione era già stata consumata nel Tristram Shandy), ma anche di una maggiore attenzione verso il piccolo e il fugace: gli scrittori che dopo Sterne si dedicheranno alla travel literature non mancheranno di lasciarsi influenzare da questa scelta fondamentale. La seconda norma di questo genere letterario prescriveva all'autore di parlare di sé il meno possibile, cioè quel tanto da assicurare al lettore che il viaggio era stato effettuato davvero e da garantire una seppure esile trama. Nel Viaggio sentimentale, è proprio l'io del viaggiatore ad essere assoluto protagonista della scena. Il libro finisce per essere un diario e, insieme, un autoritratto. Diversi passaggi del Viaggio sentimentale indicano uno scarto fra le esperienze del viaggio e il loro riversarsi in scrittura, ma questo soggettivismo così acuto rende indecidibile il grado di realtà del viaggio di Yorick, facendolo sforare nel regno della fiction.
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