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Akira (アキラ?) è un film d'animazione del 1988 diretto da Katsuhiro Ōtomo.

Akira
Copertina del DVD italiano
Titolo originaleアキラ
Akira
Lingua originalegiapponese
Paese di produzioneGiappone
Anno1988
Durata124 min
Rapporto1,85:1
Genereanimazione, drammatico, fantascienza, thriller, azione
RegiaKatsuhiro Ōtomo
SoggettoKatsuhiro Ōtomo (manga)
SceneggiaturaKatsuhiro Ōtomo, Izō Hashimoto
ProduttoreRyohei Suzuki, Shunzo Kato
Produttore esecutivoSawako Noma
Casa di produzioneAkira Committee Company
Distribuzione in italianoEagle Pictures
FotografiaKatsuji Misawa
MontaggioTakeshi Seyama
Effetti specialiTakashi Maekawa, Noriko Takaya
MusicheShoji Yamashiro
Art directorToshiharu Mizutani
Character designKatsuhiro Ōtomo
AnimatoriTakashi Nakamura
SfondiKuzuo Ebisawa, Yuji Ikehata, Koji Ono
Doppiatori originali
  • Mitsuo Iwata: Kaneda
  • Nozomu Sasaki: Tetsuo
  • Takeshi Kusao: Kai
  • Masaaki Ôkura: Yamagata
  • Tarō Ishida: colonnello Shikishima
  • Mami Koyama: Key
  • Tesshō Genda: Ryū
  • Mizuho Suzuki: Dottor Ōnishi
  • Yuriko Fuchizaki: Kaori
  • Tatsuhiko Nakamura: Takashi
  • Fukue Itō: Kiyoko
Doppiatori italiani
Doppiaggio originale (1992)
  • Angelo Maggi: Kaneda
  • Alessandro Quarta: Tetsuo
  • Fabio Boccanera: Kai
  • Francesco Prando: Yamagata
  • Paolo Buglioni: colonnello Shikishima
  • Antonella Baldini: Key
  • Fabrizio Pucci: Ryū
  • Massimo Milazzo: Masaru
  • Valerio Ruggeri: Dottor Ōnishi
  • Monica Ward: Kaori
  • Massimo Corizza: Takashi
  • Graziella Polesinanti: Kiyoko
  • Mario Milita: Primo Ministro
  • Andrea Ward: Teppista
  • Toni Orlandi: Nezu

Ridoppiaggio (2018)[1]

  • Manuel Meli: Kaneda
  • Alessio Puccio: Tetsuo
  • Alessio De Filippis: Kai
  • Alessandro Campaiola: Yamagata
  • Pierluigi Astore: colonnello Shikishima
  • Emanuela Damasio: Kei
  • Alberto Bognanni: Ryū
  • Giulio Bartolomei: Masaru
  • Gaetano Lizzio: Dottor Ōnishi
  • Jessica Bologna: Kaori
  • Alex Santerini: Takashi
  • Giorgia Venditti: Kiyoko
  • Pieraldo Ferrante: Nezu

Pellicola di produzione giapponese basata sull'omonimo manga del medesimo autore, pur avendo un diverso sviluppo e un diverso finale.

Considerato il capolavoro assoluto di Ōtomo, Akira fa parte del novero di anime che, con il loro successo, hanno reso l'animazione giapponese popolare in Occidente.[2] La colonna sonora del film venne composta da Shoji Yamashiro ed eseguita dai Geinoh Yamashirogumi.


Trama


Dopo la terza guerra mondiale, che ha distrutto Tokyo, nel 2019 l'intera città di Neo Tokyo è preda del caos: in questa città numerose bande di giovani motociclisti si sfidano tra gli aggrovigliati palazzi metropolitani in corse e sfide spesso all'ultimo sangue. In mezzo ad una piazza un uomo cerca di proteggere dalle forze di polizia uno strano essere che presenta il corpo di un bambino e il viso di una persona anziana. Alla fine dello scontro l'uomo viene ucciso sanguinosamente dall'imponente schieramento di poliziotti. Alla vista del sangue il "bambino" urla spaventato causando svariati danni ai palazzi circostanti con le sue grida, dopodiché svanisce sotto gli occhi degli increduli presenti.

Kaneda è un ragazzo saggio e altruista, a scuola non è molto bravo, ma fuori è il leader di una delle bande di motociclisti composta da Kaisuke, Yamagata e Tetsuo. Quest'ultimo, il più giovane tra i ragazzi di Kaneda, prova un grande rispetto per lui, ma anche invidia nei suoi confronti, risentendo del fatto di non avere le stesse capacità del suo idolo e di essere costretto ad avere sempre un ruolo di secondo piano, cosa che lo porta anche a subire alcune prese in giro; Kaneda tenta di consolare Tetsuo dicendogli che è il più giovane, ed è solo questione di tempo prima che anche lui riesca a farsi rispettare da tutti.

Una notte, dopo un duro scontro in cui hanno dovuto fronteggiare una potente banda rivale, i ragazzi di Kaneda sono in fuga dalla zona di scontro tranne Tetsuo che nell'intento di inseguire da solo un gruppo di motociclisti si imbatte nel misterioso bambino inseguito dalla polizia. Tetsuo non riesce a evitarlo e la sua moto sembra scontrarsi violentemente contro una sorta di barriera qualche metro prima del bambino che rimane illeso, mentre Tetsuo in seguito all'esplosione della moto si ritrova dolente a terra; arriva immediatamente il suo gruppo, mentre assistono Tetsuo a terra vengono quasi subito interrotti dall'arrivo dell'esercito, capeggiato dal Colonnello Shikishima, che recupera il bambino e preleva Tetsuo moribondo. Kaneda e i suoi amici vengono arrestati dall'esercito e portati nel commissariato di polizia. Nel frattempo il ragazzo è stato portato in un ospedale militare e sottoposto a strani trattamenti medici che riescono a curare le sue ferite. Il dottore che lo ha in cura si stupisce delle capacità mentali del ragazzo, e dopo averne parlato con il generale si reca in un misterioso sotterraneo in cui è presente una gigantesca macchina dotata di un oblò illuminato recante la targhetta Akira sopra di esso.

Kaneda e la sua banda vengono rilasciati dalla stazione di polizia, portando con loro una ragazza di nome Kay, una ribelle, da cui Kaneda è evidentemente attratto, ed a quel punto cercano di rintracciare il loro amico disperso Tetsuo per scoprire se sta bene. Kay riesce a divincolarsi dal gruppo e scomparire. Kaneda tuttavia non si dà per vinto e la ritrova durante un attentato ad un centro commerciale ad opera di alcuni ribelli della resistenza. Salvata Kay dall'inseguimento, Kaneda si unisce al gruppo della resistenza capeggiato da lei stessa e un uomo di nome Ryū, il quale vuole tentare un assalto ad uno dei grattacieli del governo per rapire il misterioso Akira. Kaneda coglie l'occasione per tentare di strappare Tetsuo dalle grinfie del colonnello.

Laboratorio in cui è conservato Akira
Laboratorio in cui è conservato Akira

Dalla fine della terza guerra mondiale il Paese non ha più avuto nessun governo stabile e duraturo ma solo una lunga serie di governi brevi e fragili, crollati alle prime difficoltà. Il governo in carica, di cui è membro il misterioso Nezu (in realtà un membro della resistenza e maggiore informatore di Ryū e Kay), deve far fronte alla gravissima crisi dovuta alla tremenda situazione economica, politica e sociale del paese. Il Colonnello Shikishima, capo dell'esercito, riferisce che la situazione sta per scoppiare e c'è il rischio imminente di una rivolta violenta. Inoltre diversi gruppi di fanatici religiosi aizzano le folle predicando al mondo la ricomparsa di "Akira il salvatore", un misterioso individuo che dovrebbe ripulire la Terra dagli individui indegni di abitarlo e che, secondo i fanatici, è l'autore della grande esplosione a Tokyo che trent'anni prima diede inizio alla terza guerra mondiale. Nonostante questa grave situazione e la mancanza di fondi per le attività necessarie, il governo decide di continuare a stanziare maggiori finanziamenti per la costruzione di alcune strutture destinate ad ospitare una imminente edizione dei giochi olimpici e inoltre solleva il colonnello dall'incarico di supervisore del progetto Akira.

Kaneda e i ribelli capeggiati da Kay trovano una via per accedere all'edificio in cui viene tenuto Tetsuo e arrivano ai piani alti attraverso un hovercraft rubato alle guardie; il prezzo tuttavia è la morte degli altri ribelli. Tetsuo si risveglia in una stanza e comincia ad essere vittima di tremende allucinazioni causate da tre bambini misteriosi. Da queste allucinazioni apprende l'esistenza di Akira e si convince che questo fantomatico individuo è in grado di dargli le risposte che cerca. Per questo decide di evadere dalla stanza in cui è tenuto prigioniero e di andare ad incontrare Akira. Durante il suo tragitto Tetsuo si imbatte in guardie militari, e qui scopre di essere un esper capace di uccidere solo guardando le sue vittime. Arrivato in una delle stanze più remote dell'enorme grattacielo in cui è imprigionato, Tetsuo fa la conoscenza dei tre esper che l'avevano tormentato fino a quel punto nei suoi sogni: Takashi, Masaru e Kiyoko, anch'essi risultati di esperimenti analoghi a quelli a cui è stato sottoposto il ragazzo.

Tetsuo riconosce in Takashi lo strano bambino con cui ebbe l'incidente in moto. Bramoso di maggiori risposte Tetsuo ingaggia uno scontro telecinetico coi tre esper, uscendone vincitore. Nel frattempo Shikishima con le truppe lo raggiunge e nello scontro muoiono parecchi soldati. Anche Kaneda e Kay riescono a trovare Tetsuo, ma questi si rivela totalmente instabile e in un delirio di onnipotenza dimostra a se stesso di essere superiore a Kaneda attaccandolo per poi teletrasportarsi nel vuoto al di fuori dell'edificio. Ormai libero, Tetsuo comincia a percorrere le strade della città, manifestando sempre più i suoi poteri e contemporaneamente perdendone sempre più il controllo, arrivando ad uccidere un membro della gang di cui faceva parte, Yamagata. All'interno dell'edificio i tre esper rivelano i piani di Tetsuo e il colonnello fa arrestare Kaneda e Kay.

Nella cella Kay rivela a Kaneda lo scopo del gruppo di rivoluzionari che indaga sull'esistenza del "progetto Akira", il progetto top secret per cui il governo ha stanziato fondi praticamente infiniti per tutto il dopoguerra. Kaneda apprende che il progetto Akira è un pozzo senza fondo di soldi statali a cui è destinato quasi tutto il bilancio annuale dello stato, rallentando vistosamente la ricostruzione post-bellica del paese. Questo ha aggravato e continua ad aggravare di anno in anno la crisi economica e sociale che ora devasta l'intera nazione. Misteriosamente la porta della cella si apre e i due possono fuggire.

Intanto, nel suo itinerario in cerca di Akira, Tetsuo compie stragi di ogni genere, al punto da essere acclamato egli stesso come "il nuovo Akira", ritrovandosi in breve circondato da un esercito di fedeli tra i fanatici religiosi. Nel caos generato dalla presenza di Tetsuo, il Colonnello Shikishima (il più accanito sostenitore del progetto Akira) approfitta dell'ulteriore instabilità del governo già fragile e con un colpo di Stato prende il potere, instaurando un regime militare e opponendo le sue truppe all'avanzata di Tetsuo verso il villaggio olimpico. Nel frattempo i membri del governo vengono arrestati e nella fuga Nezu si sbarazza di Ryū, che era sopravvissuto all'assalto del grattacielo, rivelandosi così come un uomo interessato solo al suo tornaconto e non alla resistenza. Lo stesso Nezu sopraffatto dalla sua salute cagionevole, successivamente perirà per le strade di Neo Tokyo nel suo disperato tentativo di non cadere nelle mani dell'esercito.

Kaneda e Kay trovano un membro della gang, Kaisuke, che rivela tutte le nefandezze compiute da Tetsuo e la morte di Yamagata. A quel punto Kay, sotto il controllo mentale dell'esper Kiyoko, viene portata via da Takashi per fermare Tetsuo. Quest'ultimo perde sempre più il senso della realtà: nel suo delirio di onnipotenza continua a dirigersi verso la città olimpica spazzando via ogni armata che il colonnello gli mette davanti. Arrivato nei sotterranei della città olimpica ingaggia un colossale combattimento telecinetico con Kay, tanto da portare in superficie il globo criogenico in cui è racchiuso Akira, mostrando che l'intera Olimpiade è una messa in scena per coprire gli altissimi costi del progetto Akira, e che la città olimpica non è nient'altro che una gigantesca copertura costata cifre folli: infatti sotto gli impianti sportivi sono sistemate tutte le strutture militari destinate al progetto, tra cui la "casa" del leggendario Akira e interi centri scientifici dedicati al suo studio. Sconfitta Kay, Tetsuo scoperchia l'involucro circondante Akira per scoprire solo dei tubi criogenici contenenti informazioni, lastre e parti anatomiche di un bambino. Akira in realtà è morto fin dal principio distruggendo Tokyo, e il progetto Akira aveva l'unico scopo di preservare gli innumerevoli risultati degli esperimenti compiuti sul corpo del bambino affinché gli scienziati futuri potessero carpire il segreto del suo immenso potere.

Nel frattempo Kaneda riesce a raggiungere Tetsuo tentando di convincerlo a redimersi, ad un suo rifiuto Kaneda attacca Tetsuo e i due ingaggiano uno scontro che si conclude col tempestivo arrivo di un raggio laser proveniente da un cannone satellitare comandato dal colonnello. Il raggio colpisce Tetsuo, distruggendogli un braccio. In tutta risposta Tetsuo vola fino a raggiungere il cannone nello spazio sub-orbitale e grazie ai suoi poteri lo fa disintegrare nell'atmosfera, causando distruzione per tutta la città. Tornato a terra, Tetsuo assembla per se stesso un braccio meccanico in sostituzione a quello distrutto, per poi trovare rifugio nello stadio olimpico in costruzione. Raggiunto da Kaneda, il Colonnello e gli esper, il corpo di Tetsuo, non riuscendo più a contenere l'immenso potere, si trasforma in una gigantesca e mostruosa ameba che inizia ad inglobare tutto quello che ha vicino cercando di schiacciare Kaneda e il colonnello mentre Kaori muore schiacciata. Gli esper riescono a richiamare il defunto Akira attraverso i suoi resti conservati e grazie a lui riescono a creare una sfera d'energia che inizia a "divorare" Tetsuo e tutto lo stadio. Kaneda, Kay e il colonnello vengono messi in salvo dagli esper che decidono di sacrificarsi per salvare Tetsuo e raggiungere Akira in un luogo sconosciuto, sostenendo comunque che un giorno sarebbero tornati.

Il ritorno di Akira causa una seconda esplosione che distrugge il centro di Neo Tokyo. Kaneda, Kay, Kaisuke e il colonnello riescono a sopravvivere mentre Akira scompare per sempre, così come Tetsuo. Quest'ultimo, raggiunti poteri divini, in un'altra dimensione dà inizio ad un nuovo Big Bang, pronunciando le parole: "Io sono Tetsuo".


Produzione


Copertina del volume 5 dell'edizione italiana
Copertina del volume 5 dell'edizione italiana

Autentico anime cult, per la sua realizzazione è stato necessario creare una apposita società denominata Akira Committee, partecipata da dieci delle maggiori compagnie di produzione cinematografica giapponese (tra cui Kōdansha, Mainichi Hosho, Bandai, Toho, Laser Disc Corporation, Tokyo Movie Shinsha). Questa procedura si è resa necessaria per riuscire ad accumulare il budget di un miliardo di yen[3] e sostenere l'enorme spesa necessaria per produrre il film, inarrivabile per una singola casa di produzione (negli anni ottanta il budget per i film giapponesi era di circa 100-200 milioni di yen).[3]

Anche dal punto di vista tecnico il film segna un punto di svolta nella storia dell'animazione giapponese. Si tratta del primo caso di collaborazione tra più studi di animazione di queste proporzioni. Nell'ambito della Akira Commitee, infatti, hanno trovato posto 1.300 animatori provenienti da 50 studi diversi; ben cinque di questi studi si dedicarono esclusivamente alla creazione dei fondali, e uno esclusivamente alla parte di grafica computerizzata. I produttori raggiunsero uno speciale accordo sindacale che consentiva agli animatori di lavorare alternandosi in turni diurni e notturni, permettendo quindi che la realizzazione del film procedesse ventiquattro ore su ventiquattro.[4]


Innovazioni digitali


Akira rappresenta uno dei primi casi di notevole uso di CGI in un film di animazione.[3] In Akira l'uso della grafica computerizzata è limitato ad una piccola parte del film, quella degli effetti caleidoscopici procurati dai poteri ESP.[3]

Un'altra tecnica digitale innovativa introdotta con Akira è il pre-recording, ovvero registrare il doppiaggio dei personaggi quando questi sono ancora a livello di bozza grafica, consentendo così di adattare il labiale e le movenze del personaggio alla battuta del doppiatore. Questa tecnica era già utilizzata dalla Disney.[3]


Colonna sonora


La colonna sonora è stata scritta e diretta da Shoji Yamashiro ed eseguita dal collettivo musicale Geinoh Yamashirogumi, da lui stesso fondato. È stata commercializzata in due diverse versioni.


AKIRA Symphonic Suite


Intitolata originariamente Akira Original Soundtrack, è stata poi riedita con questo nome per distinguerla dall'altra colonna sonora. Le tracce di questa edizione sono state registrate appositamente dal Geinoh Yamashirogumi, per cui sono leggermente diverse dalle musiche che si sentono nel film.

  1. Kaneda – 3:10
  2. Battle Against Clown – 3:35
  3. Winds Over Neo-Tokyo – 2:50
  4. Tetsuo – 10:20
  5. Doll's Polyphony – 2:55
  6. Shohmyoh – 10:10
  7. Mutation – 4:50
  8. Exodus From the Underground Fortress – 3:20
  9. Illusion – 14:00
  10. Requiem – 14:25

Durata totale: 69:35


Akira Original Soundtrack


Le musiche di questa edizione non sono state registrate ex novo, ma sono esattamente quelle presenti nel film. Insieme alle musiche sono presenti gli effetti sonori e parti di dialoghi. Può darsi che queste tracce siano semplici riversamenti dell'audio del film.

  1. Kaneda – 10:00
  2. Tetsuo 1 – 12:35
  3. Tetsuo 2 – 12:35
  4. Akira – 8:00

Durata totale: 43:10


Distribuzione


La première in Giappone avvenne il 16 luglio 1988. Negli USA e in Europa venne distribuito solo a partire da un paio di anni dopo.

In Italia il film fu inizialmente distribuito nei cinema nella primavera del 1992 con un doppiaggio basato sulla versione anglofona. Fu distribuito in VHS dalla Multivision, per poi uscire nuovamente nei cinema distribuito da Nexo Digital, per un solo giorno, il 29 maggio 2013, in occasione del 25º anniversario.[5] L'11 dicembre 2013 è stata resa disponibile da Dynit per l'home video l'edizione restaurata con Blu-ray, DVD, CD e libro con contenuti extra e interviste.[6] Durante il Lucca Comics & Games 2017, Dynit ha annunciato la ridistribuzione del film al cinema in occasione del 30º anniversario, con un nuovo doppiaggio più fedele all'originale.[7] La nuova edizione del film (con dialoghi di Lina Zargani e diretta da Stefano Santerini presso CD Cine Dubbing) è stato proiettata al cinema il 18 aprile 2018.[8][9]


Accoglienza



Incassi


Come già citato il film è costato una cifra compresa tra 1.000.000.000 e 1.100.000.000 di yen; in patria la prima distribuzione nelle sale fruttò poco più di 700 milioni di yen, ed ai produttori ci vollero anni per rientrare completamente dell'investimento e realizzare profitti, soprattutto grazie alla vendita di VHS, laser disc, e più tardi DVD.[10] Complessivamente, considerate le successive repliche, al botteghino in Giappone il film ha incassato ad oggi oltre 6 miliardi di yen, mentre negli altri paesi il successo cinematografico è stato abbastanza marginale (439.162 USD negli Stati Uniti sono un incasso deludente) rispetto alle cospicue vendite per il mercato home video.


Critica


Nel 2008, Akira è stato collocato al 440º posto nella classifica dei 500 più grandi film di tutti i tempi[11], mentre nel 2010 risulta al 51º posto nella lista dei migliori film della cinematografia mondiale, pubblicati entrambi dalla rivista Empire[12].

Il film è sempre presente nelle classifiche dei migliori film d'animazione mai prodotti: ad esempio, sul sito IGN è stato collocato al 14º posto[13], mentre su Rotten Tomatoes all'85º posto (con l'87% di recensioni positive)[14].


Il manga


Lo stesso argomento in dettaglio: Akira (manga).

Il soggetto e la sceneggiatura del film traggono origine dal manga omonimo ideato e disegnato dallo stesso autore dell'opera cinematografica. Akira venne pubblicato per la prima volta nel 1982 sulle pagine della rivista giapponese Young Magazine,[3] in seguito ne venne pubblicata la raccolta in 6 volumi dalla casa editrice Kōdansha.[3] Dopo aver venduto circa 3 500 000 copie in patria vennero raggiunti gli accordi per l'esportazione e venne pubblicato negli Stati Uniti distribuito dalla Marvel Comics, che fece colorare il manga dal pioniere del fumetto digitale Steve Oliff,[15] riscuotendo un successo senza precedenti per un fumetto giapponese.[3]


Adattamenti e opere derivate



Videogioco


Dal film d'animazione è stato tratto un videogioco d'avventura, Akira, sviluppato da Taito e distribuito nel 1988 per Family Computer. A seguito del successo del film in occidente, dopo una lunga gestazione uscì nel 1994 Akira per Commodore Amiga e CD32, un gioco di azione e avventura prodotto da ICE software che viene ricordato tra i peggiori sviluppati per la piattaforma.[senza fonte]


Film live action


All'inizio degli anni novanta, la Sony negoziò con la Kodansha per produrre un live action basato su Akira che però non venne mai realizzato.

Il 22 febbraio 2008 la Warner Bros. e la Appian Way, dell'attore Leonardo DiCaprio, annunciarono un progetto per la produzione di due film basati sul manga originale. Il primo, per il quale si erano fatti i nomi di Ruairi Robinson come regista e di Andrew Lazar, Leonardo DiCaprio e Jennifer Davisson come produttori, sarebbe dovuto uscire nell'estate nel 2009,[16] tuttavia, dopo un primo rinvio al 2011, nel giugno 2009 si era pensato che il progetto cinematografico fosse stato cancellato o messo da parte,[17][18][19] ma il produttore Andrew Lazar ha dichiarato in seguito che il live action è un ”progetto prioritario per Warner Brothers”[19]. Nel settembre 2009, la stesura dello script del film venne affidata agli sceneggiatori Mark Fergus e Hawk Ostby (I figli degli uomini e Iron Man),[20] ed è stato successivamente revisionato e corretto da Steve Kloves, sceneggiatore della saga di Harry Potter,[21] mentre Albert Hughes era stato scelto per dirigere la pellicola,[22][23] con l'obbiettivo di iniziare le riprese ad agosto 2011 e rendere il film in modo da ottenere il divieto PG-13 (vietato ai minori di tredici anni non accompagnati)[24][25].

A marzo 2011 la casa di produzione ha emanato una lista di attori che dovrebbero essere i possibili candidati per il ruolo dei due protagonisti: rispettivamente Robert Pattinson, Andrew Garfield e James McAvoy per il ruolo di Kaneda e Garrett Hedlund, Michael Fassbender, Chris Pine, Justin Timberlake e Joaquin Phoenix per Tetsuo.[26] Ciò ha scatenato molte polemiche da parte dei fan, per via dell'ingaggio di attori occidentali per interpretare dei personaggi con nomi giapponesi e anche per l'anzianità di questi ultimi rispetto ai protagonisti adolescenti dell'opera originale, tanto che il sito Racebending.com ha avviato una petizione su Facebook per esprimere il proprio dissenso, a cui ha aderito anche l'attore George Takei[26] che in una intervista sul magazine The Advocate ha dichiarato: "L'idea di acquistare i diritti [per il live di Akira] e di fatto cambiare l'opera sembra piuttosto insensato".[26][27] Successivamente, Robert Pattinson ha rivelato di non essere assolutamente a conoscenza della lista di attori di cui farebbe parte.[28] A maggio 2011, dopo il rifiuto di Keanu Reeves di interpretare il ruolo di Kaneda, la Warner ha bloccato la pre-produzione del film,[29] e poco tempo dopo il regista Albert Hughes abbandona il progetto a causa di "divergenze creative" con la casa di produzione.[30]

A luglio 2011, la Warner è entrata in trattative con il regista Jaume Collet-Serra per dirigere la pellicola, stanziando un budget di 90 milioni di dollari per la produzione.[31]. A fine ottobre la casa di produzione aveva dato ufficialmente il via libera alla produzione, prevedendo di iniziare le riprese tra febbraio e marzo 2012,[32][33] tuttavia a gennaio 2012 la Warner ha nuovamente sospeso la produzione a causa di problemi di casting e di budget.[34]


Note


  1. Copia archiviata, su dynit.it. URL consultato il 14 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2018).
  2. (EN) Susan J. Napier, "Anime. From Akira to Howl's Moving Castle", Palgrave, 2005, p.41.
  3. Informazioni tratte dal libretto di accompagnamento del DVD triplo disco The Ultimate Edition della Digital Studio Production S.r.L
  4. Making of, presente nella versione DVD triplo disco The Ultimate Edition della Digital Studio Production S.r.L
  5. Dynit Anime Manga, su dynit.it. URL consultato il 3 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2013).
  6. Akira 25th Anniversary, su dynit.it. URL consultato il 15 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2013).
  7. Associazione NewType Media, Lucca 2017: gli annunci Dynit, in AnimeClick.it. URL consultato il 5 novembre 2017.
  8. Andrea Fiamma, Akira: il nuovo doppiaggio di un capolavoro, in Fumettologica, 18 aprile 2018. URL consultato il 22 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2018).
  9. Diffusa da Dynit la lista dei nuovi doppiatori italiani di Akira, in AnimeClick.it, 11 aprile 2018. URL consultato il 9 novembre 2021.
  10. v. Francesco Prandoni, Anime al cinema. Storia del cinema di animazione giapponese 1917-1995, Yamato Video, 1999, p. 134; Simon Richmond, The Rough Guide to Anime, Rough Guide, 2009, p. 36.
  11. Empire's 500 Greatest Movies Of All Time
  12. (EN) The 100 Best Films Of World Cinema, su empireonline.com. URL consultato il 10 maggio 2015.
  13. Top 25 Animated Movies of All-Time - Movies Feature at IGN Archiviato il 3 giugno 2010 in Internet Archive.
  14. [collegamento interrotto]
  15. Andrea Fiamma, Iron Man, Batman e la rivoluzione (a metà) del fumetto in digitale, in Fumettologica, 13 febbraio 2015. URL consultato il 3 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2016).
  16. Warner, Leonardo DiCaprio to Produce Live-Action Akira (Update 2) - Anime News Network
  17. BD Horror News - 'Akira' Project is Dead as a Doornail, su bloody-disgusting.com. URL consultato il 14 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2009).
  18. Addio ai film di Akira - BadTaste.it - il nuovo gusto del cinema!
  19. Warner Bros.: il progetto sul live action di Akira non è morto, su animeclick.it. URL consultato il 4 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2009).
  20. Scelti gli sceneggiatori per il film live su Akira di Katsuhiro Otomo, su animeclick.it. URL consultato il 13 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2009).
  21. Akira: ecco le shortlist di attori per Kaneda e Tetsuo
  22. Albert Hughes Confirmed to Direct WB's Akira Archiviato l'8 aprile 2010 in Internet Archive.
  23. Albert Hughes (The Book of Eli – Codice: Genesi) dirigerà il live-action di Akira per Warner Bros., su comicsblog.it. URL consultato il 6 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2010).
  24. Book of Eli's Albert Hughes: Warner Wants PG-13 Akira
  25. Parla il regista del film di Akira
  26. Akira live action: nuovi attori coinvolti, sarà la volta buona?, su animeclick.it. URL consultato il 1º giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2011).
  27. Takei to WB: Do the Right Thing
  28. Twilight's Pattinson Downplays Akira Casting Report
  29. Keanu Reeves non sarà in Akira, difficoltà per il film
  30. Albert Hughes lascia la regia di Akira
  31. Akira: Jaume Collet-Serra in trattative
  32. (IT) ANDREA FRANCESCO BERNI, Via libera al film di Akira!, su badtaste.it, 20 ottobre 2011. URL consultato il 20 ottobre 2011.
  33. (EN) Warners greenlights 'Akira'; Hedlund front-runner, su variety.com, 19 ottobre 2011. URL consultato il 20 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2011).
  34. (IT) Andrea Francesco Berni, Akira sospeso di nuovo, su badtaste.it, 5 gennaio 2012. URL consultato il 6 gennaio 2012.

Bibliografia



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Collegamenti esterni


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[en] Akira (1988 film)

Akira (Japanese: アキラ) is a 1988 Japanese animated cyberpunk action film[4] directed by Katsuhiro Otomo, produced by Ryōhei Suzuki and Shunzō Katō, and written by Otomo and Izo Hashimoto, based on Otomo's 1982 manga of the same name. Set in a dystopian 2019, it tells the story of Shōtarō Kaneda, a leader of a biker gang whose childhood friend, Tetsuo Shima, acquires incredible telekinetic abilities after a motorcycle accident, eventually threatening an entire military complex amid chaos and rebellion in the sprawling futuristic metropolis of Neo-Tokyo.

[es] Akira (película de 1988)

Akira (アキラ, AKIRA?)[3] es una película de anime post-apocalíptica dirigida por Katsuhiro Ōtomo estrenada el 16 de julio de 1988 en Japón.[3] Es una adaptación del manga homónimo[4] creado por el mismo Otomo y coescrita con ayuda de Izo Hashimoto.[5] El diseño de personajes y la ambientación de la película fueron adaptados desde el manga original,[6] mientras que la trama es una reestructuración de eventos que difiere de la versión impresa debido a que este todavía estaba en proceso de publicación.
- [it] Akira (film)

[ru] Акира (аниме)

Акира (яп. アキラ) — полнометражный аниме-фильм 1988 года режиссёра Кацухиро Отомо, производства студии TMS Entertainment, создан по мотивам одноимённой манги. Мировые сборы в кинотеатрах и продажи на домашнем видео принесли доход около 80 миллионов долларов[1][2].



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