American Pop è un film d'animazione statunitense del 1981 diretto da Ralph Bakshi. Quarto lungometraggio d'animazione presentato in Dolby, il film è un'epopea che attraversa più di cinquant'anni di musica americana attraverso la storia immaginaria di quattro generazioni di una famiglia emigrante di ebrei sovietici degli inizi del XX secolo. Il film fu distribuito negli Stati Uniti dalla Columbia Pictures il 13 febbraio 1981.
American Pop | |
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Lingua originale | inglese, ebraico, russo, yiddish |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1981 |
Durata | 96 min |
Rapporto | 1,85:1 |
Genere | animazione, drammatico, musicale |
Regia | Ralph Bakshi |
Sceneggiatura | Ronni Kern |
Produttore | Ralph Bakshi, Martin Ransohoff |
Produttore esecutivo | Richard R. St. Johns, Maggie Abbott |
Casa di produzione | Bakshi Productions, Aspen Productions |
Distribuzione in italiano | Columbia C.E.I.A.D. |
Montaggio | David Ramírez |
Musiche | Lee Holdridge |
Costumi | Maureen O'Heron, Wayne Keller |
Trucco | Jeff Angell |
Animatori | Lillian Evans, Carl Bell, Craig Armstrong, Deborah Hayes, Steven E. Gordon, Brenda Banks, Jesus Cortes, James A. Davis, Rob LaDuca, Chrystal Klabunde, George Scribner, Paul Smith, Tom Tataranowicz, Bob Carr, Xenia |
Sfondi | Louise Zingarelli, John Vita, Marcia Adams, Barry E. Jackson |
Doppiatori originali | |
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Doppiatori italiani | |
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Il primo personaggio è Zalmie, figlio di un sacerdote che rimane ucciso dai cosacchi e che emigra negli USA assieme alla madre. Di famiglia ovviamente poverissima, già da piccolo bazzica nei locali notturni per elemosinare e rimasto orfano riesce ad entrare in una compagnia di cabaret. Qui coltiva la passione per il canto, ma purtroppo crescendo la sua voce si guasta. Intanto si innamora e sposa Bella, una spogliarellista dotata di talento per la musica che lui, con le sue conoscenze e la passione che ha sempre avuto, incoraggia a diventare una cantante. A causa della frequentazione dei night (siamo nell'epoca del proibizionismo), Zalmie entra nel giro della mafia arrivando presto a far carriera. In una faida tra bande di gangster però Bella muore, lasciando Zalmie ed il piccolo Benny. Il bambino è dotato di un precoce talento e crescendo diventa un pianista molto promettente, suona nei locali ed è richiesto dai discografici ma non considera questa carriera seriamente. In seguito al matrimonio, combinato dal padre con la figlia di un boss della mafia, si arruola nell'esercito perdendo la vita nella seconda guerra mondiale. Prima di partire per il fronte concepisce il suo unico figlio, Tony.
Siamo ormai negli anni sessanta e Tony, ormai adolescente, è un ragazzo irrequieto: non accetta il secondo matrimonio della madre che non ha mai dimenticato il suo primo marito, né, tantomeno, il suo fratellastro e la sua sorellastra sempre intenti a vedere la tv ed ai quali non importa nulla di suo padre, eroe militare. Rifiuta, ovviamente, di far parte della malavita organizzata e fugge via, prendendo i suoi risparmi e rubando l'auto di sua madre. Vagabonda per gli Stati Uniti raccogliendo ballerine, ubriaconi ed altri personaggi durante il suo viaggio finché l'auto non resta a secco. Da lì ognuno per la sua strada. A notte fonda arriva in un diner in Kansas, dove trova lavoro come lavapiatti per una sola serata, alla fine della quale ha una relazione di una notte con la cameriera che, intenerita, gli aveva offerto il lavoro. Continua a viaggiare per gli States finché non arriva a San Francisco, capitale della nuova musica rock che si stava sviluppando in quel periodo. Finisce per incontrare i Jefferson Airplane di cui diviene paroliere e ad avere una relazione con Frankie. L'abuso di alcol e droga lo porterà a rischiare la vita durante il concerto di Woodstock in cui avrà una crisi. Di lì a poco Frankie morirà di overdose. In un concerto tenuto dalla band in Kansas fa la sua apparizione un ragazzino che ha in comune con lui gli occhi azzurri. Quel ragazzino è suo figlio Pete jr, venuto al mondo dalla relazione avuta con la cameriera anni prima.
Distrutta dalla tossicodipendenza, la carriera di Tony finisce in miseria, pieno di debiti con gli spacciatori si impegna addirittura la chitarra che il piccolo Pete suona agli angoli di strada e che voleva tenere con sé. Anche lui, infatti, è appassionato dalla musica. Il bambino si fida del padre tanto da aspettarlo per giorni su di una panchina, purtroppo Tony gli fa recapitare un grosso quantitativo di droga da vendere, ma non ritornerà mai più. Così come il suo bis-nonno Zalmie, anche Pete inizia a vivere per strada e diventa spacciatore di cocaina, ma non la usa e diventa un personaggio molto rispettato, continuando a dedicarsi privatamente alla musica. Ormai siamo negli ottanta e Pete arriva ad essere anche lo spacciatore di una band musicale di gran successo. Un giorno si presenta da loro negli studi di registrazione con una valigetta contenente, oltre alla droga, testi e spartiti scritti da lui. Minaccia di non procurar loro più nessun tipo di sostanza se non avessero ascoltato un suo pezzo. All'inizio contrari, ma poi convinti che senza di lui non avrebbero saputo come procurarsi la droga, accettano e lui inizia a suonare il pianoforte. Nella sala di regia c'è anche il dirigente della major discografica, che subito fiuta il talento del ragazzo e immediatamente inizia la registrazione del suo album. Pete è l'unico della stirpe che riesce a raggiungere il successo nel mondo della musica diventando un famoso cantante.
Dopo le lotte produttive de Il Signore degli Anelli, Bakshi decise che era il momento di lavorare a qualcosa di più personale.[1] Propose American Pop al presidente della Columbia Pictures Dan Melnick come un film con un'estesa colonna sonora di canzoni che avrebbero avuto un contesto completamente nuovo in giustapposizione alle immagini.[1] Benché il film non rifletta le esperienze personali di Bakshi, i suoi temi furono fortemente influenzati da individui che aveva incontrato a Brownsville.[1] Anche in questo caso la maggior parte dell'animazione fu realizzata attraverso il rotoscope, un processo in cui riprese dal vivo con attori vengono ricalcate dagli animatori.[2] Tuttavia, il film utilizza anche una varietà di altri mezzi misti, compresi acquerelli, computer grafica, riprese dal vivo e filmati d'archivio.[3] Nel film appare anche il gruppo rock Fear; il cantante Lee Ving è accreditato con il nome Lee James Jude.
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