Kirikù e gli animali selvaggi (Kirikou et les bêtes sauvages) è un lungometraggio animato di produzione franco-vietnamita del 2005 diretto da Michel Ocelot e Bénédicte Galup, in cui vengono narrate vicende avvenute nel mezzo del film originale Kirikù e la strega Karabà, distribuito nel 1998.
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Kirikù e gli animali selvaggi | |
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Titolo originale | Kirikou et les bêtes sauvages |
Lingua originale | francese |
Paese di produzione | Francia, Vietnam |
Anno | 2005 |
Durata | 72 min |
Rapporto | 1.85:1 |
Genere | animazione, avventura, fantastico |
Regia | Michel Ocelot e Bénédicte Galup |
Soggetto | Michel Ocelot, Philippe Andrieu, Marine Locatelli e Bénédicte Galup |
Sceneggiatura | Michel Ocelot |
Produttore | Didier Brunner, Marc Bonny, Isabelle Peyrefitte e Michel Ocelot |
Casa di produzione | Les Armateurs, Gebeka Films, France 3 Cinéma, Studio O e Canal+ |
Distribuzione in italiano | Mikado Film |
Montaggio | Dominique Lefever |
Musiche | musiche di Manu Dibango canzoni di Youssou N'Dour e Rokia Traoré |
Storyboard | Olivier Reynal e Michel Ocelot |
Animatori | Ho Kien Su, Ho Van Tien, Huynh Cong Van, Le Hoai Phong, Nguyen Quang Hoa, Nguyen Than Hung, Nguyen Thi Thao Ca, Pham Van Muoi, Phan Vinh, Phung Van Bien, Tran Hue Duc, Tran Minh Hoa, Tran Van Kiem e Vy Kinh Luan |
Sfondi | Sylvie Moureaux-Néry e Agnés Jon de Coupigny |
Doppiatori originali | |
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Doppiatori italiani | |
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Il film, presentato fuori concorso al 58ª edizione del Festival di Cannes, è dedicato ad Alexandra Tholance, addetta stampa dell'associazione europea d'animazione CARTOON, morta il 7 novembre 2004 dopo una lunga battaglia contro il cancro al seno[1].
«La storia di Kirikù e la strega Karabà era troppo breve. Non c'è stato il tempo di raccontare tutto quello che il piccolo Kirikù ha compiuto, e ne ha compiute davvero tate di belle e buone azioni che non andrebbero dimenticate. Allora, ve le racconto...» |
Il Saggio della Montagna, nonno di Kirikù, si rivolge al pubblico affermando che la vicenda raccontata in Kirikù e la strega Karabà era troppo densa per menzionare tutte le altre avventure capitate a Kirikù prima che esso riuscisse a liberare la strega Karabà dalla spina che le affliggeva lo spirito. Per questa ragione, egli racconta altri quattro episodi avvenuti nel periodo in cui la strega Karabà era ancora contrapposta al villaggio di Kirikù.
Tre di tali racconti riguardano gli incontri tra Kirikù ed alcuni animali selvatici: una iena, un bufalo e una giraffa. Il quarto episodio vede invece coinvolto un fiore velenoso (usato da Karabà per avvelenare le donne del villaggio, nascondendolo in un barile di birra appena preparata che le donne avrebbero assaggiato) e la pianta che gli cresce accanto e che produce un antidoto al veleno del primo (che Kirikù riesce a recuperare per guarire gli effetti dell'avvelenamento, travestendosi come uno dei feticci della strega per non farsi scoprire).
«Ecco: i bambini, tutti insieme, hanno saputo salvare le loro madri, e io ho raccontato le mie storie. Spero che vi siano piaciute, e che vi facciano bene a lungo.» |
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