L'Uomo Tigre (タイガー・マスク Taigā Masuku?, Tiger Mask) è un manga scritto da Ikki Kajiwara e illustrato da Naoki Tsuji. Venne pubblicato in Giappone dal 1968 al 1971 dalla casa editrice Kōdansha.[1]
L'Uomo Tigre | |
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タイガー・マスク (Taigā Masuku) | |
![]() Copertina del primo volume dell'edizione italiana Panini Comics
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Genere | sportivo |
Manga | |
Testi | Ikki Kajiwara |
Disegni | Naoki Tsuji |
Editore | Kōdansha |
Rivista | Bokura Magazine (1968-1969), Weekly Shōnen Magazine (1970-1971) |
Target | shōnen |
1ª edizione | 1968 – 1971 |
Tankōbon | 14 (completa) |
Editore it. | SaldaPress |
1ª edizione it. | 2001 – 2007 |
Volumi it. | 15 (completa) |
Serie TV anime | |
L'Uomo Tigre, il campione | |
Regia | Takeshi Tamiya supervisione generale |
Sceneggiatura | Masaki Tsuji |
Char. design | Keiichirō Kimura |
Musiche | Shunsuke Kikuchi Silvia |
Studio | Toei Animation |
Rete | Yomiuri TV |
1ª TV | 2 ottobre 1969 – 30 settembre 1971 |
Episodi | 105 (completa) |
Durata ep. | 22 min |
Editore it. | Hobby & Work (VHS), Yamato Video (DVD) |
Rete it. | Rete 4 |
1ª TV it. | 1982 |
Episodi it. | 105 (completa) |
Durata ep. it. | 22 min |
Studio dopp. it. | Bivision |
Dir. dopp. it. | Marco Bonetti |
Seguito da | Tiger Mask W |
Dal manga sono state poi tratte tre serie televisive anime[1], prodotte da Toei Animation e destinate a un pubblico adulto: la prima del 1969, la seconda del 1981 e la terza del 2016.
Entrambe le versioni dell'opera, manga e anime, hanno riscosso un grande successo.[2] Nel 2013 è uscito Tiger Mask, un film live action basato sulla serie.[3] La popolarità del personaggio in Giappone fu tale da spingere diverse federazioni di wrestling a creare delle gimmick di Tiger Mask ispirate al personaggio del fumetto. Nel corso degli anni si sono verificate in Giappone donazioni e regali anonimi destinati a orfanotrofi, firmati con il nome di Naoto Date.[4][5][6]
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Personaggi de L'Uomo Tigre. |
Naoto Date è un orfano cresciuto dopo la fine della seconda guerra mondiale. Un giorno, facendo visita a uno zoo insieme ai compagni di orfanotrofio, alla vista della gabbia con i grandi felini capisce di voler diventare forte come una tigre per combattere le ingiustizie nei confronti degli orfani come lui.
Allora scappa, lasciando i compagni attoniti, e incontra l'emissario della Tana delle Tigri, un'associazione a scopo di lucro che addestra lottatori di wrestling, provenienti da ogni parte del mondo. Si reca così sulle Alpi, dove ha sede la Tana delle Tigri, e lì trascorre i successivi dieci anni, sottoponendosi ad allenamenti durissimi.
Divenuto adulto, comincia a combattere ferocemente, come gli è stato insegnato. Dopo essersi fatto una fama di lottatore feroce negli Stati Uniti, dove viene soprannominato "Yellow Devil", torna in Giappone. Esiste tuttavia una legge della Tana delle Tigri per cui ogni lottatore ha l'obbligo, per tutta la sua vita professionale, di dare la metà dei suoi compensi all'associazione: chi disobbedisce è considerato traditore e subisce punizioni terribili.
Naoto Date/Tiger Mask, tornato a visitare quello che era stato il suo orfanotrofio, decide di non rispettare l'obbligo nei confronti della Tana delle Tigri e aiutare invece tutti gli orfani con il denaro vinto dopo gli incontri: dopo aver saldato il debito contratto dall'orfanotrofio con uno strozzino prende a combattere onestamente, anche per non influenzare negativamente i suoi giovani ammiratori.
Comincia in questo modo un'interminabile serie di sfide mortali all'ultimo sangue contro i sicari mandati dalla Tana delle Tigri, i quali cercheranno in tutti i modi di punire il suo tradimento, avendo difatti ricevuto l'ordine tassativo di ucciderlo sul quadrato. Tiger Mask lotterà con tutte le sue forze per liberarsi dalle spire di quest'organizzazione criminale.
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Capitoli de L'Uomo Tigre. |
Il fumetto è stato pubblicato in Italia dal 2001 al 2007 per opera della SaldaPress. Il 15º e ultimo volume è uscito a giugno 2007. Nonostante il nome originale del protagonista sia "Tiger Mask", nell'edizione italiana è "Uomo Tigre" in quanto questo appellativo è più famoso presso il pubblico italiano. Nell'edizione 2012 del Lucca Comics & Games l'editore Panini Comics ne annunciò una ripubblicazione per il gennaio 2013.[7]
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Episodi de L'Uomo Tigre. |
Dal manga sono state tratte tre serie televisive anime[1], prodotte da Toei Animation: la prima di 105 episodi, trasmessi in Giappone tra il 2 ottobre 1969 e il 30 settembre 1971, giunti anche in Italia dove la serie è stata doppiata e mandata in onda da varie emittenti locali a partire dal 1982, mentre la seconda, Uomo Tigre II, realizzato nel 1981, di 33 episodi, creato dagli autori della prima serie coadiuvati da Junichi Miyata. In questa seconda serie viene confermata la morte di Naoto Date così come raccontato nel manga, mentre il primo anime finiva con la sua fuga. Il nuovo anime Tiger Mask W, realizzato nel 2016, di 38 episodi, è il sequel ufficiale del primo anime e lascia il dubbio che sia ancora vivo chissà dove all'estero.
Negli anni ottanta la serie animata arrivò in Italia grazie alla C.R.C con il nome di L'Uomo Tigre, il campione.
In un primo tempo venne distribuita dalla ITB (Italian TV Broadcasting), ma in seguito il distributore esclusivo per l'Italia divenne la Doro TV Merchandising. Fu trasmessa inizialmente sulla neo-nata Rete 4 e in seguito solo su reti locali fino al 2005, mentre dal 2010 è andata in onda sulla rete satellitare Man-ga. La seconda serie venne presentata in Italia con il nome Uomo Tigre II. Il successo fu immediato e duraturo, tant'è che le serie vennero trasmesse più o meno regolarmente per i successivi vent'anni.
Nel gennaio 2008 è iniziata la pubblicazione della prima serie dell'Uomo Tigre in DVD da parte di De Agostini in collaborazione con Yamato Video.[8] Era già stata pubblicata anni prima dalla Mondo Home Entertainment, ma era difficilmente reperibile a causa delle pochissime copie distribuite.
Il 9 novembre 2013 è uscito Tiger Mask, un film live action basato sulla serie, diretto da Ken Ochiai e con Eiji Wentz nel ruolo del personaggio.[3][9]
Altri progetti
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