Hironori Aihara, Rick Dempsey, Koji Hoshino, Takeyoshi Matsushita, Hayao Miyazaki, Hideyuki Takai, Seiichiro Ujiie
Casa di produzione
Studio Ghibli, Toho Company
Distribuzione in italiano
Lucky Red
Montaggio
Megumi Uchida
Effetti speciali
Toru Negishi
Musiche
Yuji Nomi
Scenografia
Naoya Tanaka
Art director
Naoya Tanaka
Character design
Satoko Morikawa
Animatori
Ei Inoue, Kazutaka Ozaki
Doppiatori originali
Chizuru Ikewaki: Haru
Yoshihiko Hakamada: Baron
Aki Maeda: Yuki
Takayuki Yamada: Lune
Hitomi Satô: Hiromi
Kenta Satoi: Natori
Mari Hamada: Natoru
Tetsu Watanabe: Muta
Yôsuke Saitô: Toto
Kumiko Okae: madre di Haru
Tetsurō Tamba: re dei gatti
Doppiatori italiani
Margherita De Risi: Haru
Andrea Lavagnino: Baron
Eva Padoan: Yuki
Luca Ferrante: Lune
Ludovica Bebi: Hiromi
Sergio Lucchetti: Natori
Ilaria Stagni: Natoru
Massimo Bitossi: Muta
Enrico Pallini: Toto
Eleonora De Angelis: madre di Haru
Bruno Alessandro: re dei gatti
Antonio Palumbo: professore
Emanuela Ionica: Chika
Logo ufficiale del film
Prodotto dallo Studio Ghibli, si può considerare uno spin-off del film I sospiri del mio cuore, in cui comparivano in ruoli minori Baron e Muta, due protagonisti della storia.
Trama
I guai per Haru, una ragazzina che frequenta le scuole superiori, iniziano quando per strada salva un gatto che sta per essere investito da un camion. Non è la prima volta che Haru salva la vita ad un gatto: ad esempio quando era piccola aveva diviso la sua colazione con una micina randagia che stava per morire di fame. Questa volta però la cosa è diversa, perché il gatto che la ragazza salva è nientemeno che il principe dei gatti e suo padre il re, immensamente grato del bel gesto, si mette in testa di ricompensarla facendole sposare il suo giovane figlio. Ovviamente la ragazza non ne vuole sapere di sposare un gatto, ma non c'è nulla da fare: viene rapita e portata nel "Paese dei gatti" per le nozze (dove, peraltro, viene in seguito trasformata in una gattina antropomorfa).
Fortunatamente il gatto Baron e il gattone Muta riescono a salvare Haru dal matrimonio e a riportarla a casa, anche perché il giovane principe dei gatti si era già fidanzato all'insaputa del genitore proprio con la bella gattina che Haru aveva sfamato tanto tempo prima.
Distribuzione
In Italia il film è stato proiettato durante il Future Film Festival del gennaio 2005 in lingua originale sottotitolato, e poi è stato ridistribuito al cinema da Lucky Red il 9 e il 10 febbraio 2016, doppiato in italiano[1].
Accoglienza
Incassi
La ricompensa del gatto ha incassato 6,48 miliardi di yen ed è stato il film giapponese di maggior successo al botteghino in Giappone del 2002,[2] nonché il settimo film in assoluto per maggiori incassi di quell'anno.[3]
Critica
Su Rotten Tomatoes il film possiede un indice di gradimento del 90%, con 20 recensioni da parte della critica e un giudizio medio di 6,9/10.[4] Michael Booth di The Denver Post ha sottolineato che «[il regista] Morita possiede una percezione del mondo e della sua solitudine leggermente più cruda e realistica rispetto a Miyazaki, e si può vedere come La ricompensa del gatto si muova su binari diversi nonostante renda comunque omaggio all'attuale maestro dell'animazione giapponese».[5]
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