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Marco (母をたずねて三千里 Haha o tazunete sanzen ri?, lett. "Tremila miglia alla ricerca della mamma"), trasmessa in Italia anche con il titolo Marco - Dagli Appennini alle Ande, è una serie televisiva anime prodotta nel 1976 da Nippon Animation, da Taurus Film e da Fuji Television, ispirata al racconto Dagli Appennini alle Ande estratto dal romanzo Cuore di Edmondo De Amicis del 1886.

Marco
母をたずねて三千里
(Haha o tazunete sanzen ri)
Marco con la scimmietta Peppino
Genereavventura, storico
Serie TV anime
RegiaIsao Takahata
SoggettoEdmondo De Amicis (Dagli Appennini alle alle Ande)
SceneggiaturaIsao Takahata (ep. 1, 2, 4, 5, 7), Seiji Okuda, Yoshio Kuroda (ep. 13, 16, 19, 22, 25, 28, 35), Yoshiyuki Tomino
Char. designYōichi Kotabe
Dir. artisticaTakashi Mukuo
MusicheKôichi Sakata
StudioNippon Animation
ReteFuji TV
1ª TV4 gennaio 26 dicembre 1976
Episodi52 (completa)
Durata ep.22 min
Rete it.Rai 1
1ª TV it.8 febbraio 21 aprile 1982
Episodi it.52 (completa)
Durata ep. it.22 min

Trama


Tremila miglia alla ricerca della mamma

Tappe del viaggio che Marco ha affrontato per ritrovare la madre; tra parentesi è indicato il mezzo di trasporto utilizzato.

  • Genova - Marsiglia (nave “Folgore”)
  • Marsiglia - Rio de Janeiro (nave “Folgore”)
  • Rio de Janeiro - Buenos Aires (piroscafo)
  • Buenos Aires - Bahía Blanca (carro)
  • Bahia Blanca - Buenos Aires (treno)
  • Buenos Aires - Rosario (battello “Andrea Doria”)
  • Rosario - Córdoba (treno)
  • Córdoba - 30 km dopo Córdoba (treno)
  • 30 km dopo Córdoba - Lago Salato (carovana)
  • Lago Salato - 60 km da Tucumán (asino "Pelo Grigio")
  • 60 km da Tucumán - villaggio di contadini (a piedi)
  • Villaggio - Tucumán (carro)
  • Tucumán - casa della madre (a piedi)
  • Casa della madre - Tucumán (carrozza)
  • Tucumán - Córdoba (traghetto)
  • Córdoba - Buenos Aires (treno)
  • Buenos Aires - Genova (nave “Michelangelo”)

Marco Rossi è un ragazzino genovese la cui madre, Anna[1], è costretta a emigrare in Argentina per lavoro mentre il padre Pietro rimane a casa a gestire la clinica medica per poveri che finalmente è riuscito ad aprire con tanti sacrifici. Marco sente la mancanza della madre e col tempo sopporta sempre meno il fatto che il padre e il fratello maggiore Tonio prendano decisioni importanti senza prima parlargliene. Lentamente la conflittualità tra padre e figlio aumenta, l'uomo che vede Marco ancora come un bambino e non comprende che sta crescendo, Marco che inconsciamente disprezza il padre per non essere andato lui in Argentina al posto della madre.

Dopo un anno dalla sua partenza le lettere della madre smettono di arrivare e Marco, sempre più disperato, vorrebbe che il padre facesse qualcosa, ma l'uomo sembra non essere in grado di prendere una decisione in merito. Lentamente nella mente del ragazzo matura l'idea di andare egli stesso in Argentina per sincerarsi delle condizioni della madre e trova quindi un lavoro di nascosto per potersi pagare il viaggio. Nel frattempo conosce una famiglia di burattinai, composta da Pepe e dalle tre figlie, Concetta, Giulietta e Violetta, la quale sta pensando di emigrare in Argentina e Marco pensa in un primo tempo di aggregarsi, ma quando finalmente parla con suo padre del suo progetto ottiene da lui un deciso diniego, accentuando ancora di più il contrasto tra padre e figlio. Dopo tanto tempo finalmente arriva una lettera della madre che comunica di essere stata malata per qualche giorno e di non aver potuto scrivere. Marco capisce che la madre sta nascondendo la verità: lei è una donna forte e non avrebbe mai accennato a una malattia se non fosse stata una cosa veramente grave. Decide quindi di imbarcarsi clandestinamente per il Sudamerica, ma viene subito scoperto. Il padre allora si convince che solo Marco può andare in Argentina a sincerarsi delle condizioni di sua moglie Anna, quindi acconsente alla partenza del figlio.

Marco finalmente raggiunge Buenos Aires dove gli vengono rubati i soldi e inoltre della madre non vi è più traccia. Marco incontra Violetta e la sua famiglia che lo aiutano ad arrivare a Bahia dove crede di poter ritrovare la madre ma si imbatte in uno strano individuo, Marcel, che lo fa ritornare da solo a Buenos Aires. L'uomo è in realtà un suo lontano parente, Francesco Merelli, che si era appropriato delle lettere e dei soldi che la madre Anna gli aveva affidato perché venissero inviati in Italia.

Una volta giunto di nuovo a Buenos Aires, Marco ritrova le tracce della madre che lo porteranno da una città all'altra e finalmente, dopo numerose avventure, riesce a ritrovare la madre ora gravemente ammalata e a darle la forza di affrontare l'operazione che le salverà poi la vita. Dopo qualche settimana madre e figlio possono quindi ripartire per l'Italia. Prima di partire per Genova, Marco ritrova anche la sua grandissima amica Violetta, con la quale ormai c'è un legame che va al di là dell'amicizia e che gli promette di convincere il padre Pepe a ritornare in Italia, in modo da ritrovarsi di nuovo, forse, un giorno a Genova.


Personaggi



Famiglia Rossi


Marco
È un ragazzino genovese che all'inizio della storia ha circa dieci anni, ma è molto più maturo della sua età e male sopporta l'atteggiamento di sufficienza che gli altri famigliari gli riservano, non rendendolo partecipe delle decisioni importanti. Non si rassegna alla partenza della madre per l'Argentina ed arriva a disprezzare il padre per non essere lui stesso emigrato al posto della moglie. Quando le sue lettere cessano di arrivare, progetta e mette in pratica il suo piano di andare in Sudamerica a riprendere la madre.
Pietro
Padre di Marco, ha circa 45 anni. Si indebita per realizzare il sogno della sua vita, una clinica per i più poveri e questo causerà la rovina della famiglia e la partenza della moglie per l'Argentina. Col procedere della storia il suo rapporto conflittuale con il figlio minore si fa sempre più marcato e contrariamente a Marco, Pietro sembra incapace di prendere una decisione per ritrovare e far ritornare la moglie. Dopo che il figlio arriva a scappare di casa ed a nascondersi su una nave in partenza, acconsentirà finalmente a farlo partire per il Sudamerica.
Anna
Madre di Marco, ha circa 38 anni quando emigra in Argentina dopo che la famiglia si è ritrovata oberata dai debiti contratti dal marito. Una volta arrivata, con l'aiuto di Francesco Merelli, un suo lontano parente, andrà a servizio presso una ricca famiglia di argentini di Buenos Aires. Col passare del tempo, cambierà padrone e lo seguirà con la sua famiglia fino a Tucumán dove si ammalerà gravemente. Solamente l'arrivo di Marco le darà la forza di reagire alla malattia e a guarire, per poi ritornare con il figlio in Italia.
Tonio
Fratello maggiore di Marco, è costretto a lasciare Genova e a trovare lavoro a Milano. Proseguirà però gli studi di nascosto e riuscirà a laurearsi come ingegnere civile.
Peppino (Amedeo)
La scimmietta di Marco che lo segue sempre nelle sue avventure.

Famiglia Amedeo


Violetta (Fiorina)
È una ragazzina della stessa età di Marco. Inizialmente è triste, depressa e quasi apatica, ma Marco le insegnerà ad avere fiducia in sé stessa e a coltivare le sue attitudini. Diventerà molto più di una grande amica per Marco e lo aiuterà nella sua difficile missione di raggiungere la madre in Argentina. Emigrerà con la sua famiglia a Buenos Aires e non si rassegnerà al ritorno di Marco in Italia con la conseguente loro separazione, tentando di convincere il padre a ritornare a Genova.
Concetta
Ha poco più di sedici anni ed è una bella ragazza, e sorella maggiore di Violetta. Cantante e ballerina nella compagnia del padre aiuta Violetta con gli spettacoli con i burattini.
Giulietta
È la più piccola delle tre figlie di Pepe il burattinaio e diventa subito molto amica di Peppino, la scimmietta di Marco.
Pepe (Peppino)
Pepe è un burattinaio che da Genova emigrerà con tutta la sua famiglia in Argentina dove, una volta ritrovato Marco, gli fornirà un aiuto indispensabile per ritrovare la madre. È un uomo di buon cuore sulle cui parole non bisogna però fare troppo affidamento, specialmente quando ha bevuto qualche bicchiere di vino di troppo. Molto affezionato alle sue tre figlie, ha però un rapporto conflittuale con Violetta, che comincerà ad apprezzare solamente quando Marco la porterà ad esprimere tutte le sue potenzialità di burattinaia e di attrice.

Produzione


Venne diretto da Isao Takahata, mentre Hayao Miyazaki curò il layout della serie e il responsabile del character design fu Yōichi Kotabe, già noto per aver svolto lo stesso compito per Heidi. La serie animata fa parte del progetto World Masterpiece Theater (all'epoca Calpis Children's Theater) della Nippon Animation.

La serie è l'adattamento di Dagli Appennini alle Ande, uno dei tanti racconti che compongono il romanzo Cuore di De Amicis. Lo stesso racconto venne riadattato una seconda volta, in maniera molto più vicina al racconto originale, sempre dalla Nippon Animation negli episodi 13 e 14 dell'anime Cuore del 1981.


Edizione estere


In Portogallo, Brasile, Spagna, Venezuela, Colombia, Cile, Turchia, i Paesi Arabi ed Israele la serie ha riscosso un successo immediato. In alcuni paesi europei e nell'America Latina la serie è conosciuta semplicemente come Marco, mentre in arabo è stata intitolata Wada'an Marco ("وداعا ماركو"), letteralmente Addio Marco.

In Italia è stato inizialmente trasmesso su Rai 1 nel 1982, per poi essere replicato su Rai 2, con il semplice titolo di Marco. Nel febbraio 2011 è stato trasmesso per la prima volta da Mediaset, su Italia 1, con il titolo più lungo Marco, dagli Appennini alle Ande di mattina. In seguito è stato trasmesso anche sulle altre reti del gruppo Hiro e Boing. Nel passaggio dalla Rai a Mediaset è stata sostituita la videosigla trasmessa dalla Rai con una più breve composta dalle immagini tratte da singoli episodi, e con titoli di testa e di coda più moderni (nella sigla trasmessa dalla Rai, realizzata dallo Studio Mafera, i titoli di coda sono statici, mentre in quella trasmessa da Mediaset scorrono verso l'alto). Un'altra differenza tra le due edizioni è la scomparsa delle anticipazioni dell'episodio successivo nelle trasmissioni sui canali Mediaset.


Doppiaggio


L'edizione italiana è curata da Aldo Grimaldi per la Rai.

PersonaggioVoce giapponeseVoce italiana
Marco Yoshiko Matsuo Fabrizio Vidale
Concetta Noriko Ohara Cinzia De Carolis
Pietro Kiyoshi Kawakubo Dario Ghirardi
Mario Kei Tomiyama Gastone Pescucci
Suor Maria - non disponibile - Laura Boccanera
Miguel Ryūsei Nakao Maurizio Reti
Tonio Kazuyuki Sogabe Oreste Baldini
Pablo Mie Azuma Riccardo Rossi
Anna Yukiko Nikaido Silvia Pepitoni (1ª voce)

Daniela Gatti (2ª voce)

Pepe il burattinaio Ichirō Nagai Paolo Turco
Violetta Mieko Nobusawa Susanna Fassetta
Juana Keiko Yokozawa Georgia Lepore
Federico - non disponibile - Manlio Guardabassi
Narratore Akiko Tsuboi Giorgio Favretto

Episodi


Titolo italiano
GiapponeseKanji」 - Rōmaji
In onda
Giapponese
1La partenza
「いかないでおかあさん」 - Ikanaide okāsan
4 gennaio 1976

Per trovare lavoro Anna, madre di Marco e Tonio, decide di partire per l'Argentina. Con i figli rimane il padre, Pietro, che dovrà occuparsi di loro.

2Una lettera dall'Argentina
「ジェノバの少年マルコ」 - Jenoba no shōnen Maruko
11 gennaio 1976

In assenza della madre e con il fratello che lavora a Milano, Marco ha imparato a cucinare e ha deciso di lavorare nelle poste per risparmiare qualcosa. Nel frattempo, è arrivata una lettera della madre dall'Argentina, che rassicura la sua famiglia.

3Su e giù per Genova
「日曜日の港町」 - Nichiyōbi no minatomachi
18 gennaio 1976

Grazie all'autorizzazione del padre, Marco riesce a iniziare il suo lavoro di portalettere. L'entusiasmo con cui lavora gli frutta i primi risparmi; il fratello Tonio deve tornare a Milano per lavorare.

4Non sono un vigliacco
「お父さんなんか大きらい」 - Otōsan nanka dai kirai
25 gennaio 1976

Durante il percorso fino alla scuola, Marco si imbatte in un gruppo di ragazzi che si divertono a molestare un compagno di classe. Costretto a battersi, Marco deve dimostrare il suo valore. Intanto, desideroso di rendersi utile in famiglia, cerca lavoro presso un falegname, che ne rifiuta la collaborazione, perché troppo piccolo.

5In cerca di lavoro
「なかよしエミリオ」 - Nakayoshi Emirio
1º febbraio 1976

Grazie al suo amico Emilio, Marco riesce a trovare un lavoro. I guadagni ottenuti dovranno aiutarlo a partire per l'Argentina e portare indietro la madre. Finalmente qualcuno lo assume per pulire le bottiglie di vino vuote.

6Il sogno
「マルコの月給日」 - Maruko no gekkyū-bi
8 febbraio 1976

Il signor Girotti apprezza molto l'impegno del ragazzo che ha assunto. Marco, durante la notte sogna sua madre che naviga su un fiume e, quando lo vede, non lo riconosce. Il sogno viene interpretato come un presagio di pericolo per la madre, che infatti non ha inviato alcuna lettera. Intanto, finito il primo mese, Marco riceve il primo stipendio.

7La nuova casa
「屋根の上の小さな海」 - Yane no ue no chiisana umi
15 febbraio 1976

I costi dell'affitto costringono il padre di Marco a trasferirsi in un appartamento meno ampio. Dopo le prime diffidenze, Marco accetta la nuova collocazione e fa conoscenza diretta della giovane Violetta. Tra i due nasce una calda amicizia.

8Il burattinaio
「ゆかいなペッピーノ一座」 - Yukaina Peppino ichiza
22 febbraio 1976

Dopo aver assistito ad una esibizione divertente della scimmietta Peppino, il signor Pepe, burattinaio girovago, fa una proposta incredibile a Marco: insegnare qualche numero all'animale in cambio di un viaggio in Argentina. Marco ne rimane entusiasta e confessa al padre le sue intenzioni sulla vita futura.

9Un vecchio amico
「ごめんなさいお父さん」 - Gomennasai otōsan
29 febbraio 1976

La promessa del signor Pepe si rivela del tutto inaffidabile. Al risveglio dalla serata di festeggiamenti per il successo ottenuto, il burattinaio nega ogni parola detta. Violetta spinge Marco a tornare a scuola, ma il desiderio del piccolo amico è di arrivare in Argentina.

10Carote sulla testa
「かあさんのブエノスアイレス」 - Kāsan no Buenosuairesu
7 marzo 1976

La pioggia ferma gli spettacoli del signor Pepe, ma la figlia maggiore Concetta si ammala e cade malata proprio durante il teatrino. Marco si adopera per cercare un medico e lo trova alla clinica del padre, il dottor Rambaldini. Le cure di Violetta alla sorella fanno bene anche al padre, che crederva ancora ai sortilegi delle carote.

11Pensa a tutto Violetta
「おかあさんの手紙」 - Okāsan no tegami
14 marzo 1976

Le cure di Violetta portano alla guarigione la sorella Concetta. Intanto, per racimolare qualche lira, lei stessa ha deciso di esibirsi in pubblico e tentare di superare le sue paure. Marco la aiuta e in due riescono ad ottenere un buon successo, con grande soddisfazione del padre di Violetta. Finalmente dall'Argentina arriva la lettera della madre: Marco sospetta di una malattia.

12Festa grande a Genova
「ひこう船のとぶ日」 - Hikōsen no tobu hi
21 marzo 1976

Per racimolare i soldi del biglietto, Marco accetta di collaborare con Emilio per produrre gelati. In occasione dell'inaugurazione del grande dirigibile al porto, i due possono guadagnare bene. Violetta, dopo aver saputo che il suo amico potrebbe partire con loro, esprime la sua preoccupazione. Marco è deciso a fare il passo. Grazie ad un losco mercante del posto, cerca di ottenere un biglietto a metà prezzo.

13Tutto va storto
「さよならフィオリーナ」 - Sayonara Fiorina
28 marzo 1976

Alla vigilia della partenza, Marco cerca di reperire il suo biglietto dal losco affarista che avrebbe dovuto procurarglielo. Paolo, però, non si presenta all'appuntamento e, per Marco, il sogno del viaggio svanisce. La nave, l'indomani, parte per l'Argentina e lui non potrà imbarcarsi.

14Il mio amico Rocky
「マルコの決意」 - Maruko no ketsui
4 aprile 1976

Durante le sue scorribande al porto, Marco conosce un mozzo di origini brasiliane il quale, senza farlo apposta, gli offre lo spunto per partire senza pagare il biglietto: clandestinamente. La sera stessa il ragazzo si intrufola sulla nave in procinto di partire per nascondersi in una scialuppa. Con lui, non visto, si imbarca anche Peppino.

15Il clandestino
「すすめフォルゴーレ号」 - Susume forugōre-gō
11 aprile 1976

Preoccupato per le sorti del figlio, Pietro lo cerca per tutta la notte con l'amica Gina, dell'ufficio postale. Le ricerche risultano inutili fin quando non si scopre della lettera lasciata da Marco per il padre. L'unica nave che si imbarcherà per il Brasile partirà di lì a tre giorni. Marco, costretto a farsi scoprire, viene portato dal comandante. In presenza del padre, commosso dalla determinazione del ragazzo, Marco ottiene il permesso di viaggiare. Lavorando in cucina riuscirà a pagare il viaggio. Con lui, inseparabile, la scimmietta Peppino.

16Fiori sull'albero
「ちいさなコック長」 - Chiisana kokku-chō
18 aprile 1976

La vita sulla nave, con le sue particolarità, piace molto a Marco, che entra subito nelle simpatie dell'equipaggio. Persino il capitano, che sembra impassibile, lo invita ad essere più naturale, senza avere timori nei suoi confronti. La nave vede il primo porto: Marsiglia.

17La rete del pescatore
「赤道まつり」 - Sekidō matsuri
25 aprile 1976

Dopo aver solcato buona parte dell'oceano, la Folgore passa anche l'equatore. Per l'occasione Marco viene incaricato di pescare dal ponte della nave e tra lo scetticismo dell'equipaggio riesce prendere un tonno. Il Brasile è sempre più vicino.

18Peppino è lontano
「リオの移民船」 - Rio no imin-sen
2 maggio 1976

La nave approda a Rio, ma l'altra, diretta in Argentina, è bloccata al porto per una grave avaria, che la terrà ferma per dieci giorni. Leonardo, capocuoco, trova una seconda imbarcazione per il piccolo Marco. Al momento dell'imbarco, però, si accorge che la scimmietta non è con lui. Per trovarla rischia persino di perdere la sua coincidenza.

19Un bambino che strilla sempre
「かがやく南十字星」 - Kagayaku minami-jūjisei
9 maggio 1976

L'esperienza sul vascello sul quale s'imbarca Marco non è come quella sulla Folgore. Marco conosce gente stremata dalla fame e dalle vane speranze di trovare qualcosa di più incoraggiante della patria lasciata. I suoi viveri, lasciatigli da Leonardo, gli servono per sfamare i bambini a bordo ed il piccolo Nino che piange, perché senza il suo cibo preferito. Al nonno del bimbo, Marco racconta la sua vicenda e l'anziano passeggero promette di aiutarlo.

20Pericolo
「おおあらしの夜」 - Ōarashi no yoru
16 maggio 1976

Durante la navigazione verso Buenos Aires, una violenta tempesta si scatena sul vascello e grazie alla grande opera dell'equipaggio riesce a superare il momento avvicinandosi alla meta ormai vicinissima. Marco può salutare finalmente la nuova città.

21Terra in vista
「ラプラタ川は銀の川」 - Rapurata-gawa wa gin no kawa
23 maggio 1976

La nottata finale di Marco è scossa da un terribile incubo: la madre potrebbe essere addirittura morta e lui non tollera l'idea di una simile tragedia. Per questo passa il resto della nottata in bianco. Quando il sole è alto, la nave avvista Buenos Aires all'orizzonte.

22La prima traccia
「かあさんのいる街」 - Kāsan no iru machi
30 maggio 1976

L'arrivo a Buenos Aires non è dei migliori: giunto nella capitale argentina, Marco viene derubato dei soldi che porta e, come se non bastasse, l'indirizzo che ha come riferimento risulta abitato da persone diverse da quelle a lui note. Solo un'anziana donna ricorda della madre, partita di lì per cambiare lavoro. Troppo poco per sapere dove andare.

23Una pietosa bugia
「もうひとりのおかあさん」 - Mō hitori no okāsan
6 giugno 1976

Perso il treno per Bahia Blanca, Marco trova rifugio nel convento lì vicino, dove ha saputo che una donna di nome Anna è stata ricoverata ammalata. La donna che giace sofferente non è sua madre e, oltretutto, lo confonde per il figlioletto Marcello. Per evitarle delusioni e sofferenze, Marco le fa credere di esserlo. Suor Maria, che aveva creduto alla falsa notizia, apprezza il gesto del piccolo e, mossa a compassione, offre al bambino ospitalità. Marco si precipita all'ufficio immigrazione: lì si augura di sapere qualcos'altro.

24Dov'è Pepe?
「待っててくれたフィオリーナ」 - Mattete kureta Fiorina
13 giugno 1976

Nemmeno l'ufficio immigrazione sa dare informazioni dettagliate sulle vicende di Anna. A Marco non rimane altro da fare che affidarsi a Pepe, il burattinaio emigrato a Buenos Aires per trovare fortuna. In verità a trovare il burattinaio ci pensa Peppino, che lo vede mentre si esibisce per strada e conduce Violetta fino al giardino, dove Marco, stremato, si è addormentato. Questo incontro inaspettato ridà forza e speranza al ragazzino.

25La notte dei tempi
「ペッピーノ一座大あたり」 - Peppino ichiza ōatari
20 giugno 1976

Pur di non lasciare il suo amico al suo destino, Violetta e Concetta convincono Pepe a lasciare Buenos Aires per viaggiare verso Bahia Blanca, in cerca della madre. Una serata in un locale italiano risolve i temporanei problemi economici. Il carro del burattinaio parte di nuovo.

26Cacciatore di anatre
「草原へ」 - Sōgen e
27 giugno 1976

Lungo il percorso, il carro di Pepe si ferma per far riposare il cavallo. Proprio durante la sosta, un facoltoso cacciatore di anatre invita la comitiva alla sua fattoria, promettendo un compenso elevato in cambio di un'esibizione. Le sue attenzioni, in realtà, sono rivolte a Concetta, prima figlia del burattinaio.

27Come finirà?
「フィオリーナの涙」 - Fiorina no namida
4 luglio 1976

Per preparare lo spettacolo, Pepe pensa al soggetto da raccontare e, tra le vicende cui ispirarsi, gli viene in mente quella di Marco che, secondo lui, è la più adatta per far commuovere il pubblico. Marco si rende conto di essere in debito verso di lui, che ha intrapreso il viaggio verso Bahia Blanca solo per aiutarlo. Così accetta che la sua vicenda venga rappresentata.

28Don Pedro
「バルボーサ大牧場」 - Barubōsa dai-bokujō
11 luglio 1976

Alla tenuta di Salvatore la compagnia viene accolta in modo decisamente deludente, tanto che Pepe dubita della bontà della sua decisione. Lo spettacolo, comunque, ottiene un gran successo, ma si decide di andar via da lì per riprendere il viaggio verso la meta iniziale. Marco è desideroso di arrivare il prima possibile.

29Il Gaucho solitario
「雪が降る」 - Yuki ga furu
18 luglio 1976

Le zone meridionali dell'Argentina diventano fredde ed inospitali, se poi si aggiunge qualche imprevisto al carretto o qualche malanno della piccola Giulietta, allora il problema si fa grosso. Per fortuna un solitario abitante della prateria offre ospitalità ai viaggiatori.

30Un invito pericoloso
「老ガウチョ カルロス」 - Rō-gaucho karurosu
25 luglio 1976

L'ospitalità del buon gaucho solitario è commovente: viene riparato il carretto di Pepe e la compagnia può viaggiare verso la meta successiva: una cittadina di pochi abitanti. Qui in una trattoria italiana un losco avventore del locale di nome Ortega utilizza un trucco per coinvolgere il buon Pepe in una pericolosa sfida a due. Fortunatamente, il solito misterioso gaucho lo salva da una situazione intricata.

31Pepe e il puma
「ながい夜」 - Nagai yoru
1º agosto 1976

Prima di giungere a Bahia Blanca, Pepe si ferma nei pressi di una casetta diroccata, dove decide che la compagnia passerà la notte. Durante una battuta di caccia con Marco si imbatte in un feroce puma che minaccia di aggredirli. Tornati alla dimora notturna, a poco serve blindarla con la legna raccolta nei dintorni: il puma torna alla carica, ma poi, fortunatamente, se ne va.

32I tre gemelli
「さようならといえたら」 - Sayōnara to ietara
8 agosto 1976

Durante il viaggio verso Bahia Blanca, Pepe incrocia un carretto di simpatici italiani con ben sei gemelli, che allietano la pausa di pranzo. I numerosi viaggiatori vengono proprio dalla città argentina e augurano a Marco di trovare la madre.

33Una grande delusione
「かあさんがいない」 - Kāsan ga inai
15 agosto 1976

L'arrivo a Bahia Blanca segna l'inizio delle ricerche. Marco si rivolge al signor Moretti, un noto abitante del centro, che dovrebbe sapere molto del cugino del padre, Meleli. Purtroppo, però, le speranze riposte in lui si infrangono. Il signor Moretti nega di sapere qualcosa di lui e così il ragazzo vede spegnersi ogni buon proposito.

34Sempre teatro
「ジェノバへ帰りたい」 - Jenoba e kaeri tai
22 agosto 1976

Nello sconforto arriva una proposta dal signor Moretti che allieta Pepe: diventare la compagnia di primo piano del teatro che verrà costruito in città. Marco accoglie con ostilità la decisione di Pepe: ora, convinto dell'assenza della madre in terra argentina, suo unico desiderio è di tornare in patria.

35Una buona notizia
「かあさんのなつかしい文字」 - Kāsan no natsukashii moji
29 agosto 1976

Le ricerche di Marco lo conducono ad un certo Marcel, che dice di avere notizie del signor Meleli. Purtroppo il referente della famiglia Rossi è venuto meno poche settimane prima. Per confortare Marco, però, Marcel si dice certo di poter recuperare la cifra che serve per riportare a Buenos Aires il ragazzo, dove egli pensa di poter rintracciare sua madre. Qualcosa di misterioso, tuttavia, si cela dietro le frasi sibilline di Marcel.

36Un uomo cattivo
「さようならバイアブランカ」 - Sayōnara baiaburanka
5 settembre 1976

La verità non tarda ad arrivare: il rimorso di Marcel arriva all'estremo. Per rispondere alla sua coscienza del denaro sottratto alla madre di Marco, si deve far anticipare un mese di lavoro in miniera. Il signor Meleli, dunque, per speculare sui prestiti fatti ai suoi clienti, ha sperperato denaro non suo. Ora, lui sa che la madre di Marco non è a Buenos Aires, ma a Cordoba, ma non ha scelta. Il treno di Marco parte per la direzione sbagliata.

37Troppo tardi
「はてしない旅へ」 - Hateshinai tabi e
12 settembre 1976

Marco giunge fino a Buenos Aires: tutto per scoprire che la famiglia presso la quale lavorava sua madre, in realtà, è a Cordoba. Il viaggio verso la nuova meta è così lungo che un treno impiegherebbe tre giorni per arrivarci. Solo il signor Padovani può aiutare Marco. Letta la lettera di accompagnamento, anche Marco conosce la verità e si rattrista pensando al perché del lungo silenzio da parte di sua madre.

38Pulizie di casa
「かあさんだってつらいのに」 - Kāsan datte tsurai noni
19 settembre 1976

Il rifugio più tranquillo a Buenos Aires è la trattoria di Fosco. Quest'ultimo e sua moglie vorrebbero tenere Marco con loro, per evitargli un viaggio lungo e faticoso. Marco, però, non può restare: un battello lo porterà a Rosario; poi prenderà un treno fino a Cordoba.

39Marinaio in mare
「ばら色のよあけロサリオ」 - Bara-iro no yoake rosario
26 settembre 1976

I due compagni di viaggio di Marco, Mario e Giovanni si affezionano presto al ragazzo diretto a Rosario. La navigazione dura appena due giorni e Marco approda alla nuova città. Ora però deve dirigersi a Cordoba.

40Non sono un mendicante
「かがやくイタリアの星一つ」 - Kagayaku Itaria no hoshi hitotsu
3 ottobre 1976

Giunto finalmente a Rosario, Marco si mette alla ricerca dell'illustre conoscente del signor Padovani. Anche qui, però, lo aspetta una delusione: il signor Venitez non è in città e il suo maggiordomo lo caccia in malo modo fuori dalla sua tenuta rimpiendolo di insulti, come se fosse un mendicante. La disperazione del ragazzo trova presto consolazione. Federico, l'emigrante conosciuto sul battello, lo porta in un locale italiano, dove gli avventori racimolano il denaro necessario per il biglietto del treno che lo porterà fino a Cordoba.

41Un treno per Cordoba
「かあさんと帰れたら…」 - Kāsan to kaere tara...
10 ottobre 1976

Dopo un viaggio in compagnia di una famigliola di emigranti, Marco arriva finalmente a Cordoba. Qui, però, la famiglia dove dovrebbe abitare la madre, misteriosamente non risponde. Ormai sopraggiunge la notte.

42La lepre e l'armadillo
「新しい友達パブロ」 - Atarashii tomodachi Paburo
17 ottobre 1976

Anche questa ricerca sembra destinata al fallimento. La famiglia che abitava quella casa si è trasferita. Così Marco è costretto a vagare in cerca di risposte. Pablo, un ragazzo affamato e aggressivo, lo maltratta, ma poi, visto il coraggio del suo rivale, lo accoglie e lo porta con sé. Marco trova una famigliola, povera, ma cordiale, dove abitare, mentre continua le ricerche.

43A pesca con Pablo
「この街のどこかに」 - Kono machi no dokokani
24 ottobre 1976

Per racimolare qualche soldo, Pablo cerca lavoro nei campi. Purtroppo il periodo è quello sbagliato e così cerca fortuna pescando. Marco, desideroso di avere notizie della madre si rivolge all'agenzia immobiliare che deve venderla, ma, nel frattempo, Pablo incrocia un carretto che trasporta bagagli per la famiglia Meguínez, ovvero la famiglia che sta cercando Marco. Si apre così uno spiraglio.

44Il falso cugino
「フアナをたすけたい」 - Fuana o tasuketai
31 ottobre 1976

La casa non è abitata dalla persona che Marco sta cercando, ma dal cugino architetto. L'uomo, che apprezza gli sforzi del piccolo viaggiatore, gli offre anche il denaro per viaggiare sino a Tucumán, dove abita il cugino. Di ritorno a casa, Pablo apprende che la sorellina è stata colta da polmonite acuta e rischia la vita. Marco deve rinunciare al denaro per il viaggio per pagare il medico che la curerà, ma Pablo, in cambio lo aiuta a salire sul treno in clandestinità.

45Sul letto di fuoco
「はるかな北へ」 - Harukana kita e
7 novembre 1976

Il viaggio da clandestino non dura molto: gli addetti al treno trovano Marco durante una seconda ricognizione e il ragazzino finisce per rimanere a piedi a una trentina di chilometri dalla meta. Per sua fortuna una carovana di viaggiatori argentini sosta proprio nel punto dove il suo viaggio si è interrotto e lo raccoglie per portarlo a Tucumán.

46Il rude ragazzo
「牛車の旅」 - Gissha no tabi
14 novembre 1976

Durante il viaggio, Marco si ammala per qualche giorno e i mandriani che lo portano con loro devono occuparsi della sua guarigione. Il viaggio verso la madre è ancora lungo e i rudi viaggiatori devono trovare il modo di passare il tempo: qualche schermaglia viene risolta dal capo Manuel.

47La vecchia signora
「あの山の麓にかあさんが」 - Ano yama no fumoto ni kāsan ga
21 novembre 1976

Dopo aver viaggiato per giorni, Marco lascia il gruppo di mandriani per arrivare a Tucumán. Con lui anche l'asinello del gruppo gli viene dato in cambio della sua buona opera. Lungo il tragitto trova il casolare di una signora, che vive lì isolata dal mondo, con un bambino. Da qui riparte, per arrivare alla piccola città di Tucumán.

48Il lungo cammino
「ロバよ 死なないで」 - Roba yo shinanaide
28 novembre 1976

Il viaggio verso il paesino di Tucumán si rivela più faticoso del previsto. Il cibo scarseggia e quando si trova uno stagno presso cui abbeverarsi occorre approfittarne. L'unica casa che si incontra lungo il percorso offre anche qualche pagnotta. Intanto, stremato dall'età e dalla stanchezza, Pelogrigio, asino fedele al ragazzo, si spegne lungo la strada sassosa.

49La meta non è ancora raggiunta
「かあさんが呼んでいる」 - Kāsan ga yonde iru
5 dicembre 1976

Perso il suo asinello, Marco deve camminare a piedi, ma la sua scarpa, usurata dal lungo cammino, si apre e, a lungo andare, deve toglierla. Ma a piedi scalzi e con il freddo che lo attanaglia la strada verso Tucumán si allunga. In città la madre soffre di un male ancora ignoto al medico e solo un miracolo può salvarla.

50Quasi alla meta
「走れマルコ!」 - Hashire Maruko!
12 dicembre 1976

Stremato e sotto la neve, Marco viene raccolto da un viandante a cavallo e rimesso in sesto. Lungo la strada, poi, un anziano del posto lo fa condurre a Tucumán dal nipote a bordo di un carretto. Arrivato in città, apprende che la madre è malata e lo sta attendendo. Dovrà salire un colle per arrivare alla residenza dei Meguínez.

51Non è un sogno
「とうとうかあさんに」 - Tōtō kāsan ni
19 dicembre 1976

Il lungo viaggio è finito. La residenza dei Meguínez ormai è visibile e Marco incrocia la carrozza del padrone di casa. La madre Anna lo crede un sogno nella sua malattia. Poi, finalmente, la tanto sperata ricongiunzione. Marco ha raggiunto la sua mamma.

52Ritorno a Genova
「かあさんとジェノバへ」 - Kāsan to jenoba e
26 dicembre 1976

Finita la convalescenza, la madre di Marco può riprendere la vita normale. La famiglia Meguínez, per gratitudine, regala il biglietto per Genova ad entrambi, con la promessa di tornare in Argentina. Tornando, Marco passa a salutare Pablo, i due marinai di Rosario e, naturalmente, Pepe con le figlie Concetta e Violetta. A quest'ultima Marco fa la solenne promessa di rivedersi a Genova. Arrivati a destinazione, Tonio e il padre Pietro accolgono Anna e Marco finalmente tornati in patria.


Colonna sonora


Edizione giapponese

L'autore delle musiche originali è Kōichi Sakata.

Sigle internazionali


Altri media


Da questo anime sono stati tratti due film d'animazione:


Note


  1. Giuseppa (Josefa) nel romanzo.

Voci correlate



Collegamenti esterni


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- [it] Marco (serie animata)

[ru] 3000 Leagues in Search of Mother

Haha wo Tazunete Sanzen Ri (яп. 母をたずねて三千里 Хаха о Тадзунэтэ сандзэнри, букв. «Три тысячи ри в поисках матери») — аниме-сериал, созданный на студии Nippon Animation и выпущенный в 1976 году. Его режиссёр — Исао Такахата, под руководством которого был также снят одноимённый полнометражный анимационный фильм в 1980 году. Работавший над аниме Хаяо Миядзаки посещал Италию и Аргентину с целью воссоздания пейзажей[1].



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