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Alack Sinner è un personaggio immaginario protagonista di una omonima serie a fumetti di genere noir/poliziesco ideata nel 1974 da Carlos Sampayo e José Muñoz pubblicata in Italia negli anni settanta.[1][2][3][4]

Alack Sinner
Lingua orig.Italiano
Autori
  • Carlos Sampayo
  • José Muñoz
EditoreMilano Libri
1ª app.gennaio 1975
1ª app. inalterlinus n. 1
SessoMaschio
Professioneinvestigatore privato

Biografia del personaggio


Alack Sinner è un ex poliziotto che vive e lavora come investigatore privato a New York negli anni settanta.[5] Il personaggio è inizialmente vagamente ispirato alla figura dell'attore Steve McQueen ma poi il suo aspetto verrà modificato caratterizzandolo maggiormente come personaggio malinconico[4] assumendo un aspetto informe e sofferente[2]. Successivamente smette di fare l'investigatore privato e partirà per vari viaggi.[4]


Storia editoriale


«Sinner è [...] una strumentalizzazione positiva del linguaggio del fumetto, in quanto cerchiamo di mostrare i problemi della gente, i nostri, i vostri.»

(José Muñoz e Carlos Sampayo, da un'intervista apparsa nella rivista alterlinus nel marzo 1975[6].)

Premessa


José Muñoz e Carlos Sampayo, 1984 circa.
José Muñoz e Carlos Sampayo, 1984 circa.

Il personaggio di Alack Sinner nacque dall'incontro fra due argentini, esuli in Europa in parte per motivi di lavoro, in parte a causa della delicata situazione politica del loro paese: il disegnatore José Muñoz e lo scrittore Carlos Sampayo.

Muñoz aveva studiato durante gli anni argentini alla Escuela Panamericana de Arte di Buenos Aires, fondata nel 1951 da Enrique Lipszyc con l'obiettivo di istruire una nuova generazione di fumettisti; alla Escuela insegnavano all'epoca, fra gli altri, Hugo Pratt e Alberto Breccia[7]. Contemporaneamente, il giovane frequentava anche l'atelier dello scultore Humberto Cerantonio. Dopo essere stato per diverso tempo l'assistente del fumettista Francisco Solano López (l'illustratore de L'Eternauta – di cui Muñoz realizzò fondali e chine dell'ultima cinquantina di tavole –, scritto da H. G. Oesterheld), e dopo aver visualizzato alcune sceneggiature dello stesso Oesterheld (alcuni della serie Ernie Pike, per esempio), ottenne il primo, vero successo lavorando in coppia con lo scrittore Ray Collins alias Eugenio Zappietro, realizzando le matite della serie Distretto 56 (Precinto 56) per le pagine di Misterix, rivista della Editorial Abril allora diretta da Pratt[7].

Distretto 56 fu lanciata nel 1963 e si interruppe nel 1965, a seguito del fallimento di Misterix[8] (Collins l'avrebbe "resuscitata" nel 1974, con il disegnatore Ángel "Lito" Fernández[9]). Dopo aver continuato per diversi anni successivi facendo illustrazioni e fumetti commerciali per vari editori, come la Fleetway inglese, nel 1972 Muñoz mollò per qualche tempo il mestiere e si trasferì in Europa, dove iniziò a spostarsi per varie città, facendo diversi mestieri[10]. Il re-incontro con Pratt, a Parigi nel 1973, fu fatale: il fumettista gli ricordò di quant'era promettente il giovane autore di Distretto 56, e Muñoz decise di tornare a investire in quel campo[11].

Sampayo invece non aveva mai esercitato il mestiere di fumettista. Quasi coetaneo di Muñoz (era più giovane di un anno, essendo del 1943), si trasferì in Europa, per un caso, nello stesso periodo del futuro collega, e si fermò stabilmente in Spagna; qui iniziò a lavorare per alcune agenzie pubblicitarie assieme all'amico illustratore (e in futuro anch'egli fumettista) Oscar Zárate. Il mestiere, tuttavia, non poteva soddisfare le sue vere ambizioni, letterarie[10].


La creazione


I due si incontrarono nell'estate del 1974 grazie all'intercessione di Zárate – non solo collaboratore di Sampayo, ma anche amico di Muñoz –, e decisero di fare un fumetto assieme[10].

La passione per la narrativa noir – romanzi e film –, che li accomunava (soprattutto Sampayo era un grande conoscitore dell'opera di Raymond Chandler e Mickey Spillane[12]), fu la base su cui costruire il futuro personaggio. Il nome fu la prima cosa che i due decisero di stabilire. Alack Sinner è un nome parlante: il cognome vuol dire "peccatore", in inglese, mentre "alack" è un'esclamazione shakespeariana; l'insieme suona in italiano come "ahimè peccatore"[13].

Per l'aspetto di Sinner, Muñoz decise di ripescare i lineamenti di quel Zero Galván già protagonista della sua serie argentina Distretto 56 (vedi paragrafo precedente) – rivisti alla luce della sua tecnica attuale.

Nel corso di quelle settimane, i due autori realizzarono in totale autonomia la prima storia della serie, Il caso Webster, senza avere ancora la certezza che sarebbe stata effettivamente pubblicata[14].


L'approdo in Milano Libri


Oreste del Buono succedette nel 1972 a Giovanni Gandini alla direzione di linus.
Oreste del Buono succedette nel 1972 a Giovanni Gandini alla direzione di linus.

Una volta terminata la lavorazione della storia, Muñoz e Sampayo si trasferirono assieme in Italia, a Brescia, e decisero di provare a venderla a qualche editore.

Già allora il Salone dei Comics di Lucca, in novembre, era un'importante vetrina: alla convention le tavole di Muñoz attirarono l'attenzione di Florenzo Ivaldi, il fondatore e direttore della rivista Sgt. Kirk (per la quale Pratt aveva creato, qualche anno prima, il personaggio di Corto Maltese, con la storia Una ballata del mare salato). Su Kirk erano già apparsi alla fine degli anni sessanta diversi episodi proprio di Distretto 56, la serie argentina di Muñoz e Collins[15]: nonostante queste buone premesse, però, le condizioni che il genovese offrì agli autori non li soddisfecero.

Qualche settimana dopo Muñoz si mise in contatto con l'agenzia di fumettisti milanese Quipos, fondata nel 1971 da Marcello Ravoni e Coleta Goria, strettamente in contatto con l'editore Milano Libri. Fu la scelta giusta, perché il materiale che Quipos passò a Milano Libri piacque molto a Oreste del Buono.

L'intellettuale era succeduto un paio di anni prima a Giovanni Gandini alla guida della rivista linus. Sotto Del Buono, linus stava venendo rinnovata, puntando maggiormente sugli articoli di cultura e società, e sulle strisce syndicated americane.

Il direttore però era un grande appassionato di fumetto avventuroso, nelle più diverse salse (giallo, fantascienza, e via dicendo); e, con l'intenzione di affiancare a linus una testata gemella che potesse proporre ciò che sulla rivista madre non sarebbe più stato in linea colla direzione presa, aveva lanciato, all'inizio dello stesso 1974, alterlinus. Del Buono pensò che potesse essere un buon contenitore per le storie di Alack Sinner: Il caso Webster fu pubblicata nel numero del gennaio 1975.


Gli anni di alter


E così, Muñoz e Sampayo iniziarono a collaborare con Milano Libri.

Eccettuate le prime due storie di Alack Sinner, Il caso Webster e Il caso Fillmore, presentate in un'unica soluzione rispettivamente sui numeri di gennaio e febbraio 1975, tutte le storie successive sarebbero state pubblicate, come da tradizione di alterlinus, a puntate, generalmente divise in due o tre parti. Nel giro di due anni e mezzo, dall'inizio del 1975 alla metà del 1977, i due autori lavorarono con grande alacrità, realizzando ben 10 storie del personaggio, più di metà della serie. Furono pubblicate quasi senza soluzione di continuità: in pressoché ogni numero della rivista di quegli anni compariva un racconto di Alack Sinner, con al più un mese di pausa fra le varie apparizioni, utile agli autori evidentemente per mantenere il ritmo.

Nonostante i due fumettisti vivessero in Italia e lavorassero per un editore italiano, Sampayo scriveva comunque le sue sceneggiature in spagnolo, poi tradotte dalla redazione di Milano Libri[16].

Contemporaneamente, Milano Libri iniziò anche a curare riedizioni da libreria delle storie apparse su rivista: le prime due inchieste di Alack furono raccolte in un volumetto in formato tascabile, nell'ambito della collana I gialli del fumetto (il volume di Muñoz e Sampayo fu il quarto, apparso nell'aprile del 1976); le dimensioni non particolarmente generose dell'albo costrinsero la redazione a rimontare le tavole per renderle leggibili.

Per questa pubblicazione, Del Buono chiese agli autori di realizzare una storia inedita che raccontasse le "origini" di Alack, il modo in cui decise di abbandonare la polizia e diventare investigatore privato: Conversando con Joe è l'unica storia di questi anni a non essere stata pubblicata, com'era tradizione di Milano Libri, in anteprima assoluta su una delle riviste dell'editore, ma direttamente in volume; sarà comunque proposta anche ai lettori di alterlinus (che nel frattempo aveva cambiato testata, diventando alteralter) un paio di anni dopo, nell'agosto 1978. A differenza de Il caso Webster e Il caso Fillmore – in origine pubblicate su alterlinus, rivista che aveva un formato decisamente ampio –, Conversando con Joe, in quanto pensata per il tascabile dei Gialli, fu realizzata dagli autori tenendo bene in mente le dimensioni ridotte, e dunque comprende un basso numero di vignette per pagina e presenta un disegno più semplice e meno rifinito: è per questa ragione che, quando viene proposta in riedizioni da libreria più ampie, ha un aspetto piuttosto "trasandato", se comparata ad altri racconti del personaggio[6].

Pochi mesi dopo, il volume dei Gialli fu seguito da una nuova antologia, Perché lo fai, Alack Sinner?: il formato "standard", 20x27 cm, consentì all'editore di proporre le storie nella loro veste originale, senza rimontarle. Il volume conteneva le indagini successive a quelle incluse nella precedente raccolta, quelle che vanno da Vietblues a Scintille.


Il successo in Francia


L'interessamento del fumettista Georges Wolinski (qui in una foto del 2011) aprì a Muñoz e a Sampayo le porte dell'editoria francese.
L'interessamento del fumettista Georges Wolinski (qui in una foto del 2011) aprì a Muñoz e a Sampayo le porte dell'editoria francese.

«Ritengo che Muñoz e Sampayo facciano uno dei più bei fumetti del mondo! [...] Penso anche che la generosità e il coraggio dei padri di Alack Sinner colpiscano molto quelli che sono ancora giovani, e quelli che lo sono rimasti.»

(Georges Wolinski, dalla prefazione al volume Alack Sinner, 1977, Éditions du Square[17].)

Le storie della coppia di argentini suscitarono anche l'interesse di editori internazionali.

Di notevole importanza per l'apprezzamento dei loro fumetti fu in particolare la pubblicazione delle indagini di Alack Sinner su Charlie Mensuel, rivista francese fondata nel 1969 con il preciso intento di replicare oltralpe la formula – e la fortuna, ma senza successo – di linus, e diretta per tutti gli anni settanta dal fumettista Georges Wolinski (creatore fra le altre cose del personaggio di Paulette, assieme al disegnatore Georges Pichard, che in Italia era proposto dalla stessa Milano Libri sulle proprie testate). Charlie serializzò sulle proprie pagine, già dal 1975 e fino al 1979 (un paio di anni dopo la rivista avrebbe chiuso i battenti), diverse storie di Alack, anche se non pubblicandole in ordine cronologico di apparizione, e saltandone alcune.
Tuttavia, ad avere grande eco fu soprattutto il volume Alack Sinner, curato dallo stesso editore di Charlie, Éditions du Square, che riprendeva la medesima scaletta dell'italiano Perché lo fai, Alack Sinner? del 1976: pubblicato a inizio 1977, avrebbe vinto l'anno successivo il Premio come miglior fumetto realistico straniero al Festival di Angoulême, una delle più prestigiose convention fumettistiche del mondo.

Dopo il fallimento di Charlie nel 1981, i diritti di pubblicazione delle storie di Alack Sinner passarono all'editore Casterman, che iniziò a proporle sulle pagine della propria rivista (À SUIVRE) (fondata nel 1978), a partire dal 1982 con la storia Trovare e ritrovare; va comunque detto che sul magazine erano già apparsi racconti di Muñoz e Sampayo fin dal 1979, in particolare quelli della loro serie Nel bar.
I lavori degli argentini (non solo Alack Sinner, ma anche Nel bar, Sudor Sudaca, e svariate storie brevi) sarebbero rimasti una presenza fissa su (À SUIVRE) fino alla chiusura della testata, nel 1997; e l'editore avrebbe continuato parallelamente anche a ristamparli in volume. A tal proposito, nel 1983 l'antologia di Casterman Alack Sinner, flic ou privé avrebbe di nuovo sbancato ad Angoulême vincendo il Premio Alfred, il più importante della manifestazione.

Fra le altre edizioni internazionali, si ricordano almeno anche le apparizioni di Alack Sinner sulla rivista spagnola Totem, e quelle sulla testata argentina Fierro, diretta dal fumettista Juan Sasturain, amico personale di Muñoz e Sampayo.


Gli spin-off e la crisi di alter


Dopo la pubblicazione di Ricordando, nel 1977, Muñoz e Sampayo abbandonarono per un po' il loro personaggio. Dietro a questo "disinteresse" vi furono questioni legali (Georges Bernier, alias "Professeur Choron" – co-fondatore, assieme a François Cavanna, delle Éditions du Square –, tardò infatti a dare a Muñoz e a Sampayo il permesso per poter pubblicare nuove storie di Alack presso un altro editore) ma anche creative, dal momento che la coppia non voleva restare confinata a un ambito di genere com'era quello della serie Alack Sinner e desiderava tentare nuove strade. Il detective, comunque, non venne abbandonato del tutto.

Infatti, fra la metà del 1977 e la metà del 1981 (quando Alack sarebbe ritornato sulle pagine della rivista), la coppia realizzò due serie: Sophie (le cui due storie furono serializzate su alteralter fra il settembre del 1977 e il luglio del 1978) e Nel bar (sette racconti, proposti fra ottobre 1978 e maggio 1981 – più altri tre usciti successivamente, nel 1983 e nel 1984).
Sophie aveva al centro l'eponimo personaggio, apparso per la prima volta nella storia di Alack Scintille, e raccontava delle sue deliranti – ma sempre e comunque permeate di pessimismo – avventure; mentre sotto il titolo complessivo Nel bar erano racchiuse novelle slegate fra di loro, accomunate dalla medesima ambientazione, il bar di Joe, molto frequentato dallo stesso Alack nelle sue storie (tant'è che il personaggio fa diverse apparizioni in ruoli minori all'interno della serie). Insomma, pur avendo smesso – temporaneamente – di raccontare di Alack Sinner stricto sensu, Muñoz e Sampayo non ne avevano abbandonato l'universo narrativo e in generale la poetica.
A titolo d'informazione, Milano Libri non raccolse mai in volume queste due serie. Ci pensarono altre realtà editoriali: le storie di Sophie sarebbero state ristampate nel 1980 in un unico albo dall'editore L'Isola Trovata, fondato da Luigi Bernardi un paio di anni prima; mentre i primi sei racconti del Bar furono proposti da Edizioni Produzioni Cartoons nel 1986 (una raccolta integrale sarebbe apparsa solo all'inizio degli anni duemila, in due tomi per i tipi di Coconino Press).

Alack rifece nuovamente capolino nel settembre 1981 con la storia a puntate Trovare e ritrovare (la più lunga della serie, con le sue 96 tavole), serializzata su tutti i numeri di alteralter (eccettuato quello del gennaio 1982) fino al maggio dell'anno successivo, e proposta contemporaneamente in Francia dalla rivista (À SUIVRE).
Da questo momento gli autori, pur continuando a riprenderlo in mano, avrebbero iniziato a utilizzare con più parsimonia il loro personaggio, dal momento che presero a lavorare anche ad altri progetti "esterni": come la serie, dal forte contenuto politico e sociale, Sudor Sudaca (letteralmente "sudore latino-americano"), apparsa sulle pagine dell'iconoclastica rivista Frigidaire dell'editore Primo Carnera a intervalli irregolari fra il 1982 e il 1985.

Intanto, alteralter stava passando un brutto periodo: nel 1981 si era dimesso da tutti i suoi ruoli Oreste Del Buono, per protesta dopo che i dirigenti di Rizzoli furono travolti dallo scandalo P2 – gli era subentrata Fulvia Serra –, e la testata stava accusando un calo di vendite viepiù importante. Per rimediare alla situazione, Milano Libri progettò un mensile che potesse prenderne idealmente e gradualmente il posto, Corto Maltese (dal nome dell'eponimo personaggio di Hugo Pratt, cavallo di battaglia della rivista), lanciato nel 1983; e tentò in extremis di salvare alter, donandole una nuova identità. Nel gennaio del 1986 apparve in edicola Il grande ALTER, un trimestrale che sarebbe stato incentrato in ogni suo numero su un tema portante. L'esperimento non ebbe successo, e alter fu chiusa definitivamente dopo tre numeri di questo nuovo corso.
Muñoz e Sampayo, comunque, fecero ancora in tempo a prendervi parte. Quattro anni dopo la precedente, la nuova storia di Alack Nicaragua fu pubblicata in un'unica soluzione – eccezionalmente, vista la lunghezza: ben 65 tavole – in quel primo numero dell'86, sottotitolato "Zona calda": un racconto che ricorda l'intervento statunitense nell'eponimo Paese, in questo senso perfettamente allineato con l'argomento del numero, i disordini politici in America Latina.

Sul fronte delle edizioni da libreria, nel 1981, poco prima dell'inizio della serializzazione di Trovare e ritrovare su alteralter, Milano Libri diede alle stampe una nuova antologia, Alack Sinner così com'era: riprendeva le inchieste di Alack già incluse nel libro tascabile I gialli del fumetto del 1976 (Il caso Webster e Il caso Fillmore erano questa volta però proposte in versione originale, e non rimontata), e i racconti successivi a quelli contenuti nell'albo Perché lo fai, Alack Sinner? (sempre del 1976), ovvero Constancio e Manolo, Città oscura e Ricordando. L'editore non raccolse invece mai in volume né Trovare e ritrovare, né Nicaragua. Lo fecero per la prima volta, molti anni dopo, le edizioni Hazard di Milano, ristampando la seconda nel 1996, e la prima nel 2000.


Gli anni di Corto Maltese


Dopo la chiusura di alter, Muñoz e Sampayo transitarono su Corto Maltese.

Per la nuova testata di Milano Libri, la coppia realizzò un buon numero di fumetti: apparvero Giochi di luce (il primo loro lavoro ad essere ospitato sulla rivista, nei numeri dell'ottobre/dicembre 1987), Billie Holiday, la biografia dell'eponima cantante (numeri dell'agosto/settembre 1990; nella storia, fa una piccola apparizione Alack), e la breve Teoria di uno spostamento (ottobre 1991): il tutto nel giro di 5 anni. Fisiologico che in una scaletta tanto fitta (che non tiene conto delle opere create per altri editori e/o riviste, come Europa in fiamme, uscita a puntate nel 1987 su La Dolce Vita; e neanche dei fumetti che i due argentini realizzarono al di fuori della coppia, collaborando con altri autori) vi sia stato minore spazio per Alack Sinner.

Gli argentini proposero quattro nuove storie del loro personaggio. Pur essendo narrativamente autonome, e pur essendo state pubblicate a molti mesi (se non anni) di distanza, formano una sorta di blocco narrativo compatto. Nella prima, Norteamericano(s) (febbraio 1989; nelle edizioni in volume è ristampata con il titolo Nordamericani), Alack sin mette infatti in viaggio in autobus per una misteriosa destinazione. Il percorso continua in Por unos dibujos... (ottobre 1991; nelle edizioni in volume è ristampata con il titolo Per dei disegni...) e in Ostaggi (gennaio 1992), scandito dagli incontri che l'ormai ex-detective privato fa lungo la strada; e si conclude in Fine di un viaggio (giugno 1992), quando il lettore scopre qual era – fin dall'inizio – la sua destinazione.
Qualche parola è necessaria spenderla a proposito di Por unos dibujos.... Lo spunto su cui si basa il racconto – un po' a sé, rispetto al resto della serie – è rappresentato da un fatto che coinvolse Muñoz in prima persona. In un articolo del febbraio 1986 del The Comics Journal, Mark Burbey accusò il disegnatore Keith Giffen di aver lungamente e sistematicamente plagiato moltissime vignette dell'argentino. Giffen continuò sempre a negare, dicendo di essersi solo ispirato. Non potendo permettersi di portare l'americano a processo (il quale comunque dopo il fatto si ritirò per qualche tempo, e quando tornò a lavorare cambiò decisamente rotta), Muñoz si accontentò di attaccare la sua condotta in maniera non troppo allusiva attraverso la storia: il personaggio di Martinez è una caricatura dello stesso Muñoz, mentre quello di Kitten lo è di Giffen.

Della loro produzione per Corto Maltese, Milano Libri non ristampò mai in volume né le storie di Muñoz e Sampayo "indipendenti" – con l'eccezione di Billie Holiday, uscita in albo monografico nell'estate del 1993 –; né le storie di Alack Sinner, probabilmente perché rivista ed editore chiusero i battenti proprio in quello stesso 1993, e non si fece in tempo.
Sarebbero rimaste irreperibili in edizione organica per molti anni: fino al 2017, quando Editoriale Cosmo le ripropose nel terzo albo (in formato tascabile) della propria ristampa integrale di Alack Sinner.


Le ultime storie


«Potremmo comporre i paesaggi esterni di Alack Sinner, fare una panoramica delle cose che ha visto, degli orizzonti che sono passati davanti ai suoi occhi. In primo luogo, le strade di New York e i grandi spazi del Paese. Il deserto dell'Arizona, i boschi del Maine, i venti dell'Illinois. E le pianure polverose del Messico, i fiumi e le praterie del Nicaragua, i cieli della Corea nell'attesa dell'arrivo degli aerei.
Sinner ha saputo adattarsi a qualunque luogo ci venisse in mente, per questo lo abbiamo creato, decidendo per lui molte cose.

Ma il suo paesaggio interiore ci sfuggiva e, questo era il bello, lì ha sempre deciso lui.»

(José Muñoz e Carlos Sampayo, 2011[6])

La seconda metà degli anni novanta vede, in Italia come in Francia, in Spagna e in Argentina, la chiusura di quasi tutte le riviste di fumetto e l'affermarsi dei volumi da libreria – senza passare, come prima, attraverso una prepubblicazione su qualche testata antologica. In questo contesto nascono le ultime storie di Alack Sinner e, in generale, gli ultimi lavori di Muñoz e Sampayo (in particolare, il volume Nei bar – sorta di "seguito spirituale" della serie Nel bar – e la biografia del cantante argentino Carlos Gardel; oltre a vari fumetti realizzati non in coppia), tutti pubblicati, tra l'altro, per la prima volta in Francia, e solo in seguito in Italia.

Storie private viene pubblicata per la prima volta nel 2000 in volume da Casterman, con il titolo Histoires privées, e Il caso USA (L'affaire USA) la segue nel 2006, presso lo stesso editore. Entrambe arrivano in Italia con grande ritardo: la prima viene proposta solo nel 2004, all'interno della collana di allegati al quotidiano La Repubblica I Classici del fumetto di Repubblica, in un volumetto che raccoglie anche storie precedenti del detective; mentre Il caso USA addirittura nel 2017, nell'ultimo albo della ristampa integrale della serie dell'editore Editoriale Cosmo.
Da segnalare anche l'uscita, nel 2011 e sempre per la Francia, del portfolio Alack, composto da grandi immagini di Muñoz corredate da testi di Sampayo, nelle quali i due autori compongono una sorta di bilancio dell'esperienza di Alack Sinner, mettendo un ideale punto fermo alla serie (il portfolio viene pubblicato in Italia per la prima e unica volta nel 2020 nel volume Alack Sinner. L'età del disincanto, per i tipi di Oblomov Edizioni).


Storie di Alack Sinner



Introduzione



Cronologia interna

La maggior parte delle storie di Alack Sinner è ambientata grosso modo nello stesso periodo in cui è stata pubblicata. Tuttavia, non sono infrequenti gli slittamenti temporali, in genere di uno o due anni precedenti alla data di pubblicazione. I numerosi riferimenti interni (soprattutto i giornali e i notiziari che Alack o altri personaggi spesso leggono/ascoltano) permettono di ambientare i vari racconti con discreta accuratezza, e in certi casi consentono anche di capire quando le storie siano state in effetti realizzate (la data di pubblicazione non lo permette, naturalmente).

La – più o meno precisa – coincidenza fra momento di pubblicazione e momento in cui si svolge la storia fa sì che, a partire da Ricordando, quando i nuovi fumetti di Alack iniziarono a diventare più sporadici, con intervalli di anni fra il precedente e il successivo, anche la cronologia interna abbia iniziato a subire salti: così capita che, lasciati i personaggi con una certa età, nella storia seguente essi siano invecchiati, talvolta notevolmente.

Ecco un tentativo di ricostruzione della cronologia interna, sicuramente perfettibile:

Conversando con Joe e Ricordando, per la loro natura particolare (flashback tenuti insieme da una cornice), non consentono una datazione precisa.


Apparse su alter



Il caso Webster (1975)

  1. Alack Sinner. Volume primo, collana Blackbird n. 3, 1992, ACME
  2. Alack Sinner, collana I Classici del fumetto di Repubblica n. 56, 2004, Gruppo Editoriale L'Espresso
  3. Alack Sinner. Conversazione con Joe, 2007, Nuages
  4. Alack Sinner. L'età dell'innocenza 1, collana I Grandi Maestri n. 7, 2017, Editoriale Cosmo
  5. Alack Sinner. L'età dell'innocenza, 2019, Oblomov Edizioni

Il caso Fillmore (1975)

  1. Alack Sinner. Volume primo, collana Blackbird n. 3, 1992, ACME
  2. Alack Sinner, collana I Classici del fumetto di Repubblica n. 56, 2005, Gruppo Editoriale L'Espresso
  3. Alack Sinner. Conversazione con Joe, 2007, Nuages
  4. Alack Sinner, collana I Maestri del fumetto n. 12, 2009, Mondadori
  5. Alack Sinner. L'età dell'innocenza 1, collana I Grandi Maestri n. 7, 2017, Editoriale Cosmo
  6. Alack Sinner. L'età dell'innocenza, 2019, Oblomov Edizioni

Vietblues (1975)

  1. Alack Sinner. Volume secondo, collana Blackbird n. 7, 1992, ACME
  2. Alack Sinner. Viet Blues, 2008, Nuages
  3. Alack Sinner. L'età dell'innocenza 1, collana I Grandi Maestri n. 7, 2017, Editoriale Cosmo
  4. Alack Sinner. L'età dell'innocenza, 2019, Oblomov Edizioni

La vita non è un fumetto, baby (1975)

  1. Alack Sinner. Volume secondo, collana Blackbird n. 7, 1992, ACME
  2. Alack Sinner. Viet Blues, 2008, Nuages
  3. Alack Sinner, collana I Maestri del fumetto n. 12, 2009, Mondadori
  4. Alack Sinner. L'età dell'innocenza 1, collana I Grandi Maestri n. 7, 2017, Editoriale Cosmo
  5. Alack Sinner. L'età dell'innocenza, 2019, Oblomov Edizioni

Egli, la cui bontà è infinita (1975)

  1. Alack Sinner. Volume secondo, collana Blackbird n. 7, 1992, ACME
  2. Alack Sinner. Viet Blues, 2008, Nuages
  3. Alack Sinner. L'età dell'innocenza 1, collana I Grandi Maestri n. 7, 2017, Editoriale Cosmo
  4. Alack Sinner. L'età dell'innocenza, 2019, Oblomov Edizioni

Scintille (1976)

  1. Alack Sinner. Volume terzo, collana Blackbird n. 8, 1993, ACME
  2. Alack Sinner. Città oscura, 2008, Nuages
  3. Alack Sinner, collana I Maestri del fumetto n. 12, 2009, Mondadori
  4. Alack Sinner. L'età dell'innocenza 2, collana I Grandi Maestri n. 8, 2017, Editoriale Cosmo
  5. Alack Sinner. L'età dell'innocenza, 2019, Oblomov Edizioni

Conversando con Joe (1976)

  1. Alack Sinner. Così com'era, 1981, Milano Libri
  2. Alack Sinner. Volume primo, collana Blackbird n. 3, 1992, ACME
  3. Alack Sinner, collana I Classici del fumetto di Repubblica n. 56, 2005, Gruppo Editoriale L'Espresso
  4. Alack Sinner. Conversazione con Joe, 2008, Nuages
  5. Alack Sinner, collana I Maestri del fumetto n. 12, 2009, Mondadori
  6. Alack Sinner. L'età dell'innocenza 1, collana I Grandi Maestri n. 7, 2017, Editoriale Cosmo
  7. Alack Sinner. L'età dell'innocenza, 2019, Oblomov Edizioni

Constancio e Manolo (1976)

  1. Alack Sinner. Volume terzo, collana Blackbird n. 8, 1993, ACME
  2. Alack Sinner, collana I Classici del fumetto di Repubblica n. 56, 2005, Gruppo Editoriale L'Espresso
  3. Alack Sinner. Città oscura, 2008, Nuages
  4. Alack Sinner, collana I Maestri del fumetto n. 12, 2009, Mondadori
  5. Alack Sinner. L'età dell'innocenza 2, collana I Grandi Maestri n. 8, 2017, Editoriale Cosmo
  6. Alack Sinner. L'età dell'innocenza, 2019, Oblomov Edizioni

Città oscura (1976-1977)

  1. Alack Sinner. Volume terzo, collana Blackbird n. 8, 1993, ACME
  2. Alack Sinner, collana I Classici del fumetto di Repubblica n. 56, 2005, Gruppo Editoriale L'Espresso
  3. Alack Sinner. Città oscura, 2008, Nuages
  4. Alack Sinner, collana I Maestri del fumetto n. 12, 2009, Mondadori
  5. Alack Sinner. L'età dell'innocenza 2, collana I Grandi Maestri n. 8, 2017, Editoriale Cosmo
  6. Alack Sinner. L'età dell'innocenza, 2019, Oblomov Edizioni

Ricordando (1977)

  1. Alack Sinner, collana I Classici del fumetto di Repubblica n. 56, 2005, Gruppo Editoriale L'Espresso
  2. Alack Sinner. Città oscura, 2008, Nuages
  3. Alack Sinner. L'età dell'innocenza 2, collana I Grandi Maestri n. 8, 2017, Editoriale Cosmo
  4. Alack Sinner. L'età dell'innocenza, 2019, Oblomov Edizioni

Trovare e ritrovare (1981-1982)

  1. Alack Sinner. Trovare e ritrovare, 2009, Nuages
  2. Alack Sinner. L'età dell'innocenza 2, collana I Grandi Maestri n. 8, 2017, Editoriale Cosmo
  3. Alack Sinner. L'età dell'innocenza, 2019, Oblomov Edizioni

Nicaragua (1986)

  1. Alack Sinner. Nicaragua, 2013, Nuages
  2. Alack Sinner. L'età del disincanto 1, collana I Grandi Maestri n. 9, 2017, Editoriale Cosmo
  3. Alack Sinner. L'età del disincanto, 2020, Oblomov Edizioni

Apparse su Corto Maltese



Nordamericani (1989)

  1. Alack Sinner. L'età del disincanto, 2020, Oblomov Edizioni

Per dei disegni... (1991)

  1. Alack Sinner. L'età del disincanto, 2020, Oblomov Edizioni

Ostaggi (1992)

  1. Alack Sinner. L'età del disincanto, 2020, Oblomov Edizioni

Fine di un viaggio (1992)

  1. Alack Sinner. L'età del disincanto, 2020, Oblomov Edizioni

Le ultime storie



Storie private (2000)

  1. Alack Sinner. L'età del disincanto 2, collana I Grandi Maestri n. 10, 2017, Editoriale Cosmo
  2. Alack Sinner. L'età del disincanto, 2020, Oblomov Edizioni

Il caso USA (2006)

Trama:

  1. Alack Sinner. L'età del disincanto, 2020, Oblomov Edizioni

Note


  1. Guida Fumetto Italiano, testata, su guidafumettoitaliano.com. URL consultato il 17 ottobre 2018.
  2. FFF - ALACK SINNER, su lfb.it. URL consultato il 17 ottobre 2018.
  3. Guida Fumetto Italiano, Guida Fumetto Italiano, su guidafumettoitaliano.com. URL consultato il 17 ottobre 2018.
  4. Alack Sinner - Fumetto noir di Munoz e Sampayo, su slumberland.it. URL consultato il 17 ottobre 2018.
  5. Editoriale Cosmo annuncia l'integrale di Alack Sinner - Fumettologica, in Fumettologica, 2 agosto 2016. URL consultato il 17 ottobre 2018.
  6. La citazione è stata rinvenuta in: José Muñoz, Carlos Sampayo, Alack Sinner. L'età dell'innocenza 1, 2017, Editoriale Cosmo, p. 4
  7. Fabio Gadducci, Un peccatore nato in esilio, in José Muñoz, Carlos Sampayo, Alack Sinner. L'età dell'innocenza 1, 2017, Editoriale Cosmo, p. 173
  8. Misterix, su historieteca.com.ar. URL consultato il 27 giugno 2020.
  9. In Italia, il remake fu pubblicato dalle riviste di Eura Editoriale con il titolo Larry Mannino – Distretto 56
  10. Fabio Gadducci, Un peccatore nato in esilio, in José Muñoz, Carlos Sampayo, Alack Sinner. L'età dell'innocenza 1, 2017, Editoriale Cosmo, p. 174
  11. José Muñoz: "In quell’anno ripresi i contatti con Pratt e lo raggiunsi a Parigi. Gli portai i miei disegni. Gli feci vedere le cose che stavo facendo. «Mugnò! – mi chiamava così – queste tavole non sono male però non ti rappresentano, non c’è personalità! Ti ricordi quello che facevi quando dirigevo Misterix? Lì eri te. Stavi trovando una tua sintesi. Dov’è finito quel segno?». Mi stavo perdendo dentro me stesso ma Pratt mi riaprì gli occhi, per la seconda volta"; in Niccolò de Mojana, In conversazione con José Muñoz, su fumettologica.it, 27 maggio 2020. URL consultato il 27 giugno 2020.
  12. José Muñoz: "Sampayo conosceva alla perfezione l’opera di Raymond Chandler e Mickey Spillane"; in Niccolò de Mojana, In conversazione con José Muñoz, su fumettologica.it, 27 maggio 2020. URL consultato il 27 giugno 2020.
  13. Fabio Gadducci, "La sostanza materica della solitudine", in José Muñoz, Carlos Sampayo, Alack Sinner. L'età dell'innocenza 1, 2017, Editoriale Cosmo
  14. José Muñoz: "Realizzammo così la nostra prima storia, Il caso Webster, nel corso dell’estate 1974"; in Niccolò de Mojana, In conversazione con José Muñoz, su fumettologica.it, 27 maggio 2020. URL consultato il 27 giugno 2020.
  15. Gianni Bono, aumaldo, SGT. KIRK (1) SGT. KIRK, su guidafumettoitaliano.com, 28 febbraio 2020. URL consultato il 28 giugno 2020.
  16. La prima traduttrice fu Carmen Covito, come ricordato in José Muñoz, Carlos Sampayo, Alack Sinner, collana I classici del fumetto di Repubblica n. 56, 2004
  17. La citazione è stata rinvenuta in: José Muñoz, Carlos Sampayo, Alack Sinner. L'età del disincanto, 2020, Oblomov Edizioni, p. 419

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