Altaïr Ibn-La'Ahad (in arabo: الطائر إبن لا أحد, Masyaf, 11 gennaio 1165 – Masyaf, 12 agosto 1257) è un personaggio immaginario protagonista di Assassin's Creed, primo videogioco dell'omonima serie e degli spin-off Assassin's Creed: Altaïr's Chronicles e Assassin's Creed: Bloodlines. Compare come personaggio di rilievo anche in Assassin's Creed: Revelations in alcuni flashback e in molti fumetti e romanzi inerenti alla serie. È inoltre possibile impersonarlo in un breve ricordo che lo riguarda in Assassin's Creed 2. Il nome "Altaïr" può essere tradotto in arabo, come "Aquila" o "Colui che vola" ed è il medesimo nome della stella più luminosa della costellazione dell'Aquila, mentre il suo cognome "Ibn-La'Ahad", tradotto letteralmente dall'arabo, significa "Figlio di nessuno".
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Altaïr Ibn-La'Ahad | |
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Altaïr in Assassin's Creed | |
Universo | Assassin's Creed |
Lingua orig. | Inglese |
Editore | Ubisoft |
1ª app. in | Assassin's Creed |
Voci orig. |
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Voci italiane |
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Sesso | Maschio |
Etnia | Arabo |
Luogo di nascita | Masyaf, Siria |
Data di nascita | 11 gennaio 1165 |
Poteri | Occhio dell'aquila |
Affiliazione | Assassini |
«Quand'ero molto giovane, ero tanto folle da ritenere che il nostro Credo avrebbe messo fine a tutti questi conflitti. Se solo avessi avuto l'umiltà di dire a me stesso: "Ho visto abbastanza per una vita sola, ho fatto la mia parte". E tuttavia non c'è gloria maggiore che combattere per la verità.» |
(Altaïr al figlio Darim nel 1257, durante l'assedio di Masyaf.) |
Secondo la storia del gioco, nacque l'11 gennaio 1165 e fu fin da bambino un membro degli Assassini di Masyaf. Dopo aver raggiunto il titolo di Maestro Assassino a soli 25 anni venne considerato un vero e proprio eroe nella Confraternita, e nel tempo verrà anche ricordato come il Mentore più leggendario.[1] Infatti Altaïr modificò lo stile di vita dell'Ordine, scrivendo nel frattempo il suo famoso Codice per le generazioni successive. Altair morì il 12 agosto 1257, a più di novant'anni nella sua biblioteca, dopo aver sciolto l'Ordine di Masyaf rendendolo libero di ampliarsi e di diffondere il loro Credo e i suoi insegnamenti a tutte le future generazioni di Assassini sparse in tutto il mondo. Il suo nome continuerà così ad essere ricordato per sempre nell'Ordine, influenzando notevolmente la vita dei suoi discendenti. La sua discendenza contiene una figura importante all'interno dell'Ordine degli Assassini: Desmond Miles.
Altaïr nacque nel 1165 da Umar Ibn-La'Ahad, un assassino arabo musulmano, e da sua moglie cristiana, Maud, che morì per complicazioni durante il parto. Umar fu poi giustiziato dalle forze di Saladino quando si scoprì che aveva partecipato a una disastrosa missione per assassinare il sovrano, che portò Umar a uccidere un nobile che lo aveva catturato. Si lasciò giustiziare per salvare la vita di un collega assassino, Ahmad Sofian, che era stato catturato e costretto a fare il nome di Umar. L'ultima cosa che Umar sentì prima della sua morte fu la voce di suo figlio che piangeva per lui. Più tardi, Ahmad, incapace di vivere con la colpa di aver causato la morte di Umar, si scusò con Altaïr prima di suicidarsi davanti a lui. Il figlio di Ahmad, Abbas, che era amico di Altaïr, fu indotto a credere che suo padre avesse lasciato gli Assassini, così quando Altaïr alla fine gli disse cosa era realmente successo, Abbas si rifiutò di credergli e crebbe in risentimento verso di lui rompendo la loro amicizia.
Dopo la morte del padre, Altaïr fu accolto da Al Mualim, il Mentore dell'Ordine degli Assassini, che lo crebbe e lo addestrò al castello di Masyaf, il quartier generale degli Assassini. All'età di 24 anni, nel 1189, Altaïr era diventato un abile Assassino, più talentuoso della maggior parte dei suoi pari, ma questo lo rese anche estremamente arrogante.[2] Un flashback da Assassin's Creed: Revelations mostra gli eventi che portarono alla promozione di Altaïr a Maestro Assassino. Nel 1189, i Templari attaccarono Masyaf e presero Al Mualim in ostaggio, aiutati da un Assassino voltagabbana di nome Haras. Altaïr uccise Haras e salvò Al Mualim, guadagnandosi il rispetto suo e degli altri Assassini.
Lo spin-off mobile Assassin's Creed: Altaïr's Chronicles si svolge un anno dopo, nel 1190, e descrive la ricerca di Altaïr di un artefatto chiamato il Calice, che si dice abbia il potere di porre fine alla Terza Crociata. Durante il suo viaggio, scopre che "il Calice" è in realtà una donna di nome Adha, che aveva conosciuto e per la quale provava dei sentimenti, e che anche i Templari la stanno cercando. Anche se Altaïr riesce a uccidere il capo dei Templari, Lord Basilisk, non riesce a impedire che Adha venga catturata e successivamente giustiziata dai Templari. La morte di Adha fece infuriare molto Altaïr, che giurò vendetta contro tutti i responsabili, contribuendo ulteriormente alla sua arroganza.
Nel 1191, durante gli eventi dell'Assassin's Creed originale, Altaïr viene inviato in missione al Tempio di Salomone per recuperare un artefatto dai Templari: la Mela dell'Eden. La missione è un fallimento, e Altaïr rompe arrogantemente i principi dell'Ordine credendosi al di sopra di esso, lasciando i suoi compagni Assassini ad affrontare i Templari da soli dopo un confronto con il gran maestro dei Templari, Robert de Sablé con il risultato che uno di loro perse un braccio e l'altro venne ucciso. Altaïr fugge a Masyaf per riferire il suo fallimento ma viene seguito, con il risultato che Masyaf viene attaccata dai Templari. Gli Assassini sono in grado di respingere i loro nemici, ma Al Mualim sceglie di punire Altaïr privandolo del suo rango e mandandolo in missione per assassinare nove Templari in Terra Santa uno ad uno. Altaïr elimina con successo i suoi primi otto obiettivi, ma quando tenta di uccidere l'ultimo, Robert stesso, viene ingannato con un'esca: una donna di nome Maria Thorpe. Altaïr risparmia Maria dopo che lei rivela che Robert si sta incontrando con Re Riccardo I per negoziare un'alleanza tra i Crociati e i Saraceni contro gli Assassini, e alla fine uccide Robert, sventando il suo piano. Prima di morire, Robert rivela che Al Mualim ha tradito gli Assassini e si è alleato con i Templari per ottenere la Mela, solo per poi tradire anche loro per tenere la Mela per sé. Tornando a Masyaf, Altaïr è costretto a combattere i suoi compagni Assassini controllati dalla Mela prima di affrontare Al Mualim, che cerca di usare le illusioni per combatterlo, ma alla fine viene sconfitto. Con Al Mualim morto, Altaïr cerca di distruggere la Mela, ma invece sblocca una mappa che mostra le posizioni di altri pezzi di Eden in tutto il mondo.
In un altro flashback di Assassin's Creed Revelations, immediatamente successivo alla morte di Al Mualim, Altaïr crema il suo corpo e decide di assumere il ruolo di Mentore dell'Ordine degli Assassini, sperando di riparare il danno che Al Mualim aveva fatto. Tuttavia, il suo ex amico Abbas si oppone all'idea e ruba la Mela ad Altaïr, ma non è in grado di sopportare il suo potere, costringendo Altaïr a recuperarla prima che lo uccida. Dopo questo, Altaïr convince i suoi compagni Assassini della sua capacità di guidare l'Ordine e viene formalmente nominato Mentore. Durante il suo periodo alla guida dell'Ordine, Altaïr cerca di espandere la sua influenza e di fare diverse importanti riforme. Inventa anche nuove tecniche di assassinio e modifica l'arma simbolo degli Assassini, la Lama celata, in modo che possa disperdere il veleno e non richieda più il sacrificio dell'anulare di chi la impugna.
Il gioco per PlayStation Portable Assassin's Creed: Bloodlines è ambientato circa un mese dopo il gioco originale, e porta Altaïr a Cipro per eliminare i Templari rimanenti, che controllano l'isola. Lungo la strada, si incrocia ancora una volta con Maria Thorpe; inizialmente sua prigioniera, lei lentamente si scalda con Altaïr e finisce per aiutarlo nella sua lotta contro i Templari, essendo diventata disillusa con la loro causa. Alla fine del gioco, i due si innamorano e progettano di partire per l'India. La relazione di Altaïr e Maria viene esplorata più a fondo nel romanzo Assassin's Creed: La crociata segreta, in cui si sposano e hanno due figli: Darim (1195) e Sef (1197).
Dopo questi eventi, Altaïr inizia a studiare la Mela dell'Eden, e registra le sue scoperte in un diario noto come il Codex. Usando la conoscenza fornita dalla Mela, crea un'armatura indistruttibile, ma in seguito distrugge i progetti utilizzati per la sua creazione, temendo che possano cadere nelle mani sbagliate. Nel 1222, con l'avanzata dell'Impero mongolo che minaccia l'espansione dell'Ordine degli Assassini, Altaïr si reca a Xingqing nello Xia occidentale, in Cina, con Maria, Darim e Qulan Gal per assassinare Gengis Khan. Quando tornano a Masyaf, nel 1228, scoprono che Abbas ha usurpato il controllo dell'Ordine e ha fatto uccidere Sef, dopo aver incastrato il migliore amico di Altaïr, Malik-Al Sayf, e averlo fatto imprigionare e poi assassinare. Altaïr cerca di vendicarsi usando la Mela, ma Maria tenta di fermarlo e viene uccisa da uno dei seguaci di Abbas. Dopo questo, Altaïr è costretto a fuggire da Masyaf con Darim e andare in un esilio autoimposto.
In Assassin's Creed Revelations, Altaïr, ormai ottantaduenne, ritorna a Masyaf nel 1247 per reclamare il controllo dell'Ordine degli Assassini. Ottenendo il sostegno dei suoi compagni Assassini, affronta l'anziano Abbas nel castello di Masyaf e lo uccide con una piccola pistola montata all'interno della sua lama celata. Dopo aver riportato con successo l'Ordine al suo antico splendore, Altaïr prende la decisione di dividerlo in "gilde" più piccole situate in tutto il mondo, con l'aiuto di Niccolò e Matteo Polo (rispettivamente padre e zio di Marco Polo). Crea anche una biblioteca sotto il castello di Masyaf per conservare il suo sapere, che è sigillato da sei chiavi che contengono i suoi ricordi. Nel 1257, verso la fine della sua vita, dà cinque delle chiavi ai Polo per nasconderle, così come il suo Codice, per diffondere gli insegnamenti dell'Ordine degli Assassini. Mentre i Polo stanno per andarsene Masyaf viene attaccata dai Mongoli e Altaïr ordina l'evacuazione della città. Dopo aver detto addio a Darim, Altaïr si chiude nella biblioteca con la sesta chiave e la Mela dell'Eden, e si spegne serenamente all'età di 92 anni. I suoi resti vengono scoperti secoli dopo, nel 1512, dall'assassino italiano Ezio Auditore. A questo punto, la biblioteca è vuota, tranne che per lo scheletro di Altaïr con la sesta chiave e la Mela, che Ezio sceglie di lasciarsi alle spalle, avendo "visto abbastanza per una vita".
«Voglio incontrare le menti più elevate, visitare le grandi biblioteche e conoscere ogni segreto della natura e dell'universo.» |
(I desideri di Altaïr.) |
Nato all'interno della Fortezza di Masyaf come un Assassino, Altaïr possedeva delle abilità incredibili e scalò rapidamente i ranghi dell'Ordine fino a diventare l'allievo prediletto di Al Mualim. Cresciuto secondo le severe regole della Confraternita e orfano di entrambi i genitori, Altaïr in gioventù si dimostrò un ragazzo molto umile, diligente e ambizioso. Non ha mai sofferto particolarmente della mancanza dei genitori, ritrovando una figura paterna nel Mentore Rashid - anche se il ragazzo definiva il suo amore per lui debole e disonesto. Freddo e oggettivo, si è dedicato completamente alla causa che sceglie di seguire. Promosso ad uno dei ranghi più prestigiosi dell'Ordine ad appena vent'anni, Altaïr divenne presto uno degli Assassini più rispettati e temuti di tutta la Confraternita di Masyaf, secondo solo al leader, Al Mualim, tanto che tutti evitano di schernirlo o addirittura di impegnarlo in combattimento, seppur continuasse a mantenere un comportamento molto umile e rispettoso verso i suoi confratelli.
Ma ben presto cambia radicalmente, giacché la morte di Adha, il fallimento del suo recupero e l'esplodere del suo grande desiderio di vendetta lo faranno chiudere in sé stesso. Da questo momento Altaïr sviluppa un grande egocentrismo, adornandolo con un carattere egoista, arrogante e pretenzioso verso il Credo; durante il recupero della Mela alle rovine del Tempio di Salomone ritiene addirittura che le sue metodologie si innalzino al di sopra di quanto imposto dai tradizionali dogmi della Confraternita degli Assassini.
Queste sue incoscienze lo portano ad essere degradato da Priore al rango di Novizio e oltretutto sono causa di uno dei suoi più grandi fallimenti. Dopo il fallimento nel Tempio di Salomone viene inviato alla ricerca di redenzione in cambio della testa di nove Templari. Prima di ucciderli, Altaïr inizia ad ascoltare le ultime parole delle sue vittime, ascoltando le rivelazioni e le giustificazioni per le loro azioni. Così Altaïr inizia una crociata non solo finalizzata a liberare la Siria dai Templari, ma anche per modificare il suo modo di agire e di pensare.
Con il progredire della missione, infatti, Altair matura considerevolmente il suo carattere, condizionato dai pensieri e dalle teorie che le ultime parole di ciascuna delle sue vittime gli infondono in mente. Il suo atteggiamento cambia e lui inizia a percepire più sentimenti, mentre gli insegnamenti del Credo, che prima erano una guida, diventano per lui uno stile di vita. Alla fine della missione impara a controllare il suo ego e la sua arroganza e il suo vecchio carattere ribelle ed esuberante viene soppresso, divenendo più calmo, paziente e concentrato e tornando ad essere l'Assassino dal carattere umile e pacato di un tempo, guidato da forti ideali di libertà e di pace, anche se occasionalmente permette ancora alla rabbia di avere la meglio su di lui. Diventa anche molto saggio, caratteristica che gli concede di occupare de facto il posto di Mentore. Altaïr fu uno dei più rispettati e temuti Assassini, secondo solo al leader, Al Mualim.
La sua determinazione per garantire la "pace in tutte le cose" fece in modo che l'Ordine sopravvisse, e capì che il mondo, in futuro, non avrebbe avuto nessun posto per l'attuale stile degli Assassini, ed optò per l'agire nell'ombra.
Dedicò più di chiunque altro la sua vita all'Ordine e trascorse quasi tutta la sua giovinezza allenandosi come afferma nel suo Codice. La completa dedizione alla Causa e la sua personalità fredda non permisero ad Altaïr di accogliere molte emozioni sentimentali nella sua vita. Altaïr raccontò che persino alla morte dei genitori lui non reagì diversamente da come avrebbe reagito alla morte di un estraneo, sebbene negli anni a venire se ne sia pentito sentendo talvolta la mancanza di avere una famiglia come afferma sempre nel suo Codice. È noto che Altaïr ebbe due donne nella sua vita: la prima fu Adha, con la quale l'Assassino ebbe una relazione altalenante, a causa del fatto che la donna avrebbe voluto che Altaïr lasciasse il suo Ordine per stare con lei, cosa che capiamo giocando ad Assassin's Creed Altaïr's Chronicles. Nel medesimo gioco si scoprirà anche che i Templari ritenevano che Adha fosse il "Calice", una discendente di Gesù Cristo e perciò in grado di unire le fazioni di Crociati e Saraceni. Dopo averla liberata dai Templari, Altaïr alla fine accetterà di fuggire insieme a lei e di abbandonare persino il suo Ordine per poterla proteggere per tutta la vita ed avere così una relazione stabile con lei. Tuttavia la donna verrà rapita nuovamente dai Templari. Altaïr giurerà a se stesso di ritrovarla, ma di lei non si avranno più notizie.[3] Un informatore di Altair in Assassin's Creed chiede a quest'ultimo se ha più avuto notizie di Adha, ma Altaïr rimane in silenzio. Adha era infatti stata uccisa dai Templari ed Altaïr poté solo vendicare i suoi carnefici. Dopo la scomparsa della sua donna, in Assassin's Creed: Bloodlines, Altaïr dirà di aver considerato la sua vita finita e di aver stabilito che da quel momento non avrebbe mai più gioito di niente e che si sarebbe concentrato solo ed esclusivamente a servire il suo Ordine mostrando ai suoi confratelli il "precipizio" nel quale era caduto. Ciò portò Altaïr a sviluppare il carattere freddo e distaccato con cui lo veniamo a conoscere in Assassin's Creed 1.
Tuttavia In Assassin's Creed 2, su una delle pagine del suo Codice, si scoprirà che Altaïr continuò a ricordare Adha anche negli anni a venire, scrivendo: "Pensavo che Adha mi avrebbe spinto a fermarmi, a riporre la spada e a vivere come un uomo normale. Ma ora so che questi sogni devono rimanere confinati al sonno... Il suo viso. Cerco di scacciarlo dalla mia mente, insieme al ricordo dei giorni e delle notti trascorsi in mare inseguendo i suoi carcerieri templari. Li avevo quasi raggiunti in tempo. Quasi. Se solo fossi stato più veloce... Invece ho stretto tra le mie braccia il suo corpo senza vita, i suoi occhi ormai vacui riflettevano ancora il terrore provato... Ho dato la caccia a tutti quegli uomini, uno per uno, finché non è rimasta alcuna traccia di loro al mondo. Ma non ne ho tratto sollievo, né soddisfazione. La loro morte non mi ha ridato la mia amata, non ha sanato le mie ferite. Dopo di allora, ero certo che non mi sarei innamorato di nessun'altra donna. Per fortuna mi sbagliavo.". La seconda donna di Altaïr fu infatti Maria Thorpe, una Templare che rinnegò il suo Ordine per schierarsi con gli Assassini dopo aver conosciuto Altaïr, il quale molto pazientemente spiegò alla donna che la pace perseguita dai Templari era sbagliata in quanto essi volevano imporla con la forza dominando il mondo e riducendolo in schiavitù tramite il Frutto dell'Eden privando gli esseri umani della libertà. In seguito Maria e Altair si avvicineranno sempre più l'uno all'altra fino ad innamorarsi e a divenire marito e moglie. Il loro matrimonio avvenne a Limassol, a Cipro poco tempo dopo gli eventi di Bloodlines. Anni dopo Maria diede alla luce i due figli di Altair, Darim e Sef.
Altaïr fu un Maestro Assassino ed un istruttore, capace di eseguire straordinarie acrobazie, esperto nel rimanere in incognito, ed abilissimo nei combattimenti. Grazie al suo allenamento molto intenso, fu in grado di superare qualsiasi ostacolo. Era in grado di arrivare ovunque, scalando la torre più alta e saltando da una sporgenza senza alcuna paura. Come altri Assassini, fu anche addestrato nelle tecniche di assassinio silenzioso, a mani nude, con le spade, con armi da lancio, nell'arrampicata, negli interrogatori, nei borseggi ed ogni altra cosa che possa aiutare nel completare una missione. Oltre alla prestanza fisica, ha avuto anche una profonda conoscenza della politica in Terra Santa, il che aiutò gli Assassini a comprendere i loro avversari.
Come un membro di alto grado nell'Ordine, Altaïr possedeva un arsenale di armi a sua disposizione, composto da una spada, una spada corta, pugnali da lancio e l'iconica lama celata. Altaïr possedeva anche un'abilità chiamata Occhio dell'Aquila, una sorta di istinto, che gli permise di capire le vere intenzioni di molte persone, anche se questo sembrava essere una rarità anche tra gli Assassini. Nel corso degli anni, applicò una serie di modifiche alle polsiere per le lame celate (ideando un metodo per non costringere l'assassino ad amputarsi l'anulare); inoltre, creò una sorta di pistola da applicare alla polsiera (che in seguito Leonardo da Vinci perfezionò).
Considerato un leggendario ed eroico Mentore egli è considerato il più famoso e importante assassino nella storia dell'ordine. Grazie alle sue azioni la setta poté espandersi in tutto il mondo con lo scopo di mantenere la libertà e mantenere gli usi e i costumi locali del luogo. Inoltre durante i suoi studi ampliò anche le tecniche di assassinio dell'ordine creandone di nuove e riuscì anche a modificare la Lama Celata riuscendo a migliorarla al punto da non servire più l'amputazione dell'anulare per il suo funzionamento. La cosa più importante che Altair lasciò come eredità fu il suo Codice dove trascrisse tutto sulla sua vita, le modifiche alla Lama Celata, le tecniche di assassinio e lo studio della Mela dell'Eden a cui si dedicò tutta la vita. Le pagine del codice inoltre se messe in un certo modo tramite la Mela dell'Eden mostra una mappa dell'intero mondo che Altair aveva potuto scoprire secoli prima dei grandi esploratori. Grazie alle sue gesta egli uccise ben tre Gran Maestri dell'Ordine dei Templari e aiutò la confraternità cinese ad uccidere Gengis Khan. Quando ormai fu vecchio si rinchiuse nella sua biblioteca insieme alla mela in attesa del "Il Profeta", che si rivelerà essere Ezio Auditore, per far si che essi possa svelare un messaggio per una persona destinata al futuro.
Il personaggio è stato generalmente apprezzato. Nel 2008, The Age ha messo Altaïr al quarto posto dei più grandi personaggi Xbox di tutti i tempi, dichiarando[4]
(EN)
«Not everybody was overly enamoured with Assassin's Creed, but we have nothing but respect for its protagonist ... If everything about the game he inhabited had been as polished and brilliant as him, we certainly would have felt very differently about Assassin's Creed.» |
(IT)
«Non tutti erano estremamente innamorati di Assassin's Creed, ma non possiamo che rispettare il suo protagonista ... Se tutto il gioco in cui si trova fosse stato tanto rifinito e brillante quanto lui, avremmo certamente dei sentimenti diversi riguardo Assassin's Creed.» |
La Guinness World Records Gamer's Edition del 2011 elenca il personaggio come il trentesimo personaggio dei videogiochi più popolare.[5] È stato votato come il nono personaggio migliore del decennio 2000 dai lettori di Game Informer'.[6]
Altaïr vinse il premio "Stars' 2007 Badasssss!" di IGN.[7] Nel 2008, Mikel Reparaz di GamesRadar lo classificò come il sesto miglior assassino nei videogiochi, affermando[8]
(EN)
«Cool talents aside, Altaïr's a pretty compelling character in his own right, gradually growing out of his arrogant-prick phase to become more noble and altruistic. And as he does, he begins to actually question the morality of what he's doing, something few of the other assassins on this list ever do.» |
(IT)
«Abilità fantastiche a parte, Altaïr's è un personaggio abbastanza interessante di per sé, che cresce gradualmente dalla fase di arrogante a diventare più nobile e altruista. E mentre fa ciò, comincia a domandarsi la moralità di quello che sta facendo, qualcosa che pochi assassini in questa lista hanno mai fatto.» |
In quello stesso anno, Jesse Schedeen di IGN ha elencato Altaïr come uno dei combattenti che avrebbe nel gioco di combattimento definitivo, dicendo che è una versione leggermente più realistica del Principe di Prince of Persia.[9] Nel 2009, è stato messo al primo posto sulla lista dei sicari più memorabili dei videogiochi stilata da FHM'.[10] Sebbene alla fine non sia stato incluso, lo staff di Game Informer stava valutando di inserire Altaïr nella loro lista dei "30 personaggi che hanno definito un decennio" con Joe Juba che commentò: "Altaïr's rise to power is no less dramatic and impressive than Ezio's – it's just most of his transformation into a peerless master assassin took place off-screen." (L'ascesa al potere di Altaïr non è meno spettacolare e impressionante di quella di Ezio; è solo che la gran parte della sua trasformazione in un maestro assassino senza pari avvenne fuori dal gioco)[11]
D'altra parte, la prestazione del doppiatore Philip Shahbaz, e in particolare il suo accento americano, fu criticata. Hilary Goldstein di IGN, nella sua recensione dell'originale Assassin's Creed, definiva il doppiaggio di Altaïr "abysmal" (orrendo), proseguendo dicendo che l'attore "parla con un accento americano e sembra che stia facendo un'audizione per teatro comunitario."[12] Joey Guacamole di ZTGD espresse un'opinione simile nella sua recensione, definendolo il peggior doppiaggio dei tempi recenti.[13] Kevin VanOrd di GameSpot era vagamente meno critico dell'interpretazione di Shabaz, scrivendo che ha fatto un lavoro "discreto" come Altaïr, trovandolo tuttavia carente rispetto agli altri attori nel videogioco.[14] Alcuni critici hanno sottolineato la backstory non raccontata nel gioco originale. Will Tuttle di GameSpy, paragonando il personaggio al protagonista di Assassin's Creed II', Ezio Auditore, scrisse che mentre Altaïr era "innegabilmente tosto", la mancanza di qualsivoglia backstory o motivazioni rendono difficile empatizzarci.[15] IGN, usando i risultati di un sondaggio, classificò Altaïr come il nono personaggio più sovravvalutato dei videogiochi, definendolo un "Prince of Persia dei poveri" e un personaggio bidimensionale e stereotipico.[16]
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