Calliroe (in greco antico: Καλλιρρόη, Kalliròē) è un personaggio della mitologia greca, figlia del potamoe Acheloo e sposa di Alcmeone[1].
Calliroe | |
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Nome orig. | Καλλιρρόη |
Specie | Naiade |
Sesso | Femmina |
Calliroe sposò Alcmeone dopo che questi giunse per volere dell'Oracolo delfico presso la foce del fiume Acheloo e da lui ebbe i figli Acarnano e Anfotero[2][3].
Calliroe, informata dell'esistenza della collana e del peplo di Armonia, che il marito aveva donato alla prima moglie, li pretese da per lei costringendolo a tornare a Psofi, dove fu ucciso dai familiari di Fegeo[1][4].
Calliroe pregò allora Zeus di far diventare subito adulti i due figli ancora piccoli ed il re degli dèi concesse così ai fanciulli « i doni propri di Ebe », « rendendoli adulti nei primi anni di vita »[5] e questi, partiti alla volta di Psofi per ottenere vendetta, incontrarono due figli di Fegeo (Pronoo e Agenore), mentre erano diretti a Delfi e li uccisero, poi giunti a Psofi trucidarono anche Fegeo e la moglie.
Fuggirono quindi a Tegea ed in seguito portarono a Delfi la collana ed il peplo di Armonia.[2]