Cianghella della Tosa (Firenze, ... – Firenze, 19 marzo1339[1]) è, secondo la critica letteraria, la figura storica dietro il personaggio dantesco di Cianghella.
Stemma dei Della Tosa (dal palazzo dei Priori di Volterra).
Era figlia di messer Arrigo della Tosa[2] e cugina di Rosso della Tosa, capo fazione fiorentino dei guelfi di parte nera.
Sposò in seconde nozze Lippo II Alidosi, signore di Imola. Superba, lasciva e sempre pronta alla rissa, forse separatasi dal marito, ritornò alla sua città natale, dove visse nella dissolutezza circondata da diversi amanti.
La sua figura venne citata da Dante nel Paradiso - Canto quindicesimo della Divina Commedia come prototipo della corruzione morale.[3]
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