Luigi Alfredo Ricciardi è un personaggio immaginario della letteratura italiana, creato dallo scrittore napoletano Maurizio de Giovanni, commissario di polizia protagonista di alcuni romanzi gialli e fumetti, nonché dell'omonima serie televisiva, ambientati nella Napoli degli anni trenta in pieno regime fascista[2][3].
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Luigi Alfredo Ricciardi | |
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Lino Guanciale, interprete del commissario, in una scena della serie televisiva | |
Universo | Le indagini del commissario Ricciardi |
Lingua orig. | Italiano |
Autore | Maurizio de Giovanni |
1ª app. in | Il senso del dolore. L'inverno del commissario Ricciardi |
Ultima app. in | Il pianto dell'alba. Ultima ombra per il commissario Ricciardi |
Interpretato da | Lino Guanciale |
Sesso | Maschio |
Etnia | Italiana |
Luogo di nascita | Fortino (Cilento, SA) |
Data di nascita | 1º giugno 1900[1] |
Professione | Commissario di polizia |
Poteri | Percezione degli spettri delle vittime di morte violenta e delle loro ultime parole o pensieri |
Affiliazione | Squadra mobile della Regia Questura di Napoli |
Luigi Alfredo Ricciardi nasce il 1º giugno 1900[1] nel Cilento, come figlio unico della famiglia nobiliare dei baroni di Malomonte. Rimasto orfano dei genitori da ragazzo (il padre muore ancora giovane, mentre la madre trascorre molti anni in una casa di cura), si trasferisce con l'anziana tata Rosa (che prima di lui aveva accudito sua madre) a Napoli, dove si laurea con lode in giurisprudenza con una tesi sul diritto penale ed entra nella Squadra mobile della Regia Questura.
Dal carattere piuttosto introverso, tendente alla solitudine, Ricciardi è pervaso da grande umanità e correttezza, che risultano evidenti durante la conduzione delle indagini. Di solito indossa un lungo soprabito di colore grigio scuro in cui infila sempre in tasca le mani per non farle vedere poiché, quando è nervoso, non riesce a tenerle ferme. Non porta il cappello, cosicché un ciuffo di capelli neri, pettinati all'indietro e fissati con la brillantina, gli cade sulla fronte sopra gli occhi verdi e il naso affilato. A pranzo mangia la pizza o una sfogliatella al Caffè Gambrinus in piazza del Plebiscito, mentre la cena gli viene quasi sempre preparata a casa da Rosa e, alla sua morte, dalla nipote di lei, Nelide.
Ricco, elegante nei modi e nell'abbigliamento, nonché integerrimo e con un grande intuito, non ha alcun interesse nel fare carriera e per questo è ben visto dai suoi superiori (come il vicequestore Angelo Garzo), i quali si prendono spesso e volentieri il merito dei suoi successi investigativi, anche se mal sopportano i suoi modi e i suoi metodi privi di riguardo verso le classi borghesi e nobiliari più influenti della città quando deve svolgere un'indagine. Al contrario, per la sua bravura quasi diabolica nel risolvere i casi e per il suo umore sempre triste, è tenuto a distanza da colleghi e sottoposti, tranne dal fedele brigadiere Raffaele Maione (che vive nei Quartieri Spagnoli) e dal razionale e antifascista medico legale Bruno Modo. Nelle sue indagini viene aiutato anche dal femminiello Bambinella, il quale riporta al brigadiere Maione le voci che circolano in città e che tornano utili alle indagini.
La caratteristica segreta del commissario Ricciardi, da lui chiamata il Fatto, è quella di percepire gli spettri delle vittime di morte violenta (sia incidenti che omicidi) in un'immagine evanescente nei luoghi del decesso, che continuano a ripetere ossessivamente la frase che stavano dicendo o pensando nel momento della morte. Scopre tale potere da bambino quando, girando per un vigneto appartenente alla sua famiglia, trova il cadavere di un contadino che poi si scopre essere stato ucciso da un altro bracciante che lo aveva accusato di essere l'amante della moglie.
«L'uomo, che doveva essere morto, alzò lentamente la testa e la girò verso Luigi Alfredo, con un lieve scricchiolio delle vertebre: lo guardò con gli occhi velati e semichiusi. Le cicale smisero di frinire. Il tempo si fermò. “Perdio, non l'ho nemmeno toccata la tua donna”. Non fu per l'incontro inatteso, né per il manico del coltellaccio o per tutto quel sangue. Luigi Alfredo scappò urlando per lasciarsi alle spalle tutto il dolore che il cadavere del bracciante gli aveva buttato addosso. Nessuno gli disse mai che il delitto avvenuto nel vigneto cinque mesi prima era frutto della gelosia di un altro bracciante, fuggito dopo aver ucciso anche la giovane moglie; si diceva si fosse aggregato a un gruppo di briganti in Lucania. Attribuirono lo spavento e il terrore del bambino alla sua fantasia spiccata, al carattere solitario e alle chiacchiere delle comari che, la sera, cucivano sotto la finestra della sua stanza cercando un po' di fresco nel cortile. Ne parlavano come del “fatto”. Luigi Alfredo si abituò a pensare alla cosa che gli era successa proprio con quel nome: il Fatto. Da quando gli era capitato il Fatto, come aveva capito dal Fatto. Il Fatto che gli aveva orientato l'esistenza. Nemmeno Rosa, la tata che gli aveva dedicato tutta la vita e che ancora viveva con lui, gli aveva creduto, allora; negli occhi di lei era affiorata la tristezza e poi un lampo di paura, come per il presagio che anche il piccolo fosse destinato a soffrire il male della madre. E lui aveva compreso che non avrebbe mai più potuto parlarne con nessuno, che questo marchio sull'anima ce l'aveva solo lui: una condanna, una dannazione.» |
(Il senso del dolore. L'inverno del commissario Ricciardi - Capitolo 1) |
Ricciardi è convinto che alla base di ogni delitto il movente del colpevole possa ricondursi a due soli motivi: la fame o l'amore. Quando si occupa di un caso non smette di lavorarci fino a che non lo risolve, calandosi con abilità e determinazione nella situazione in cui si è svolta la vicenda fino a comprendere intimamente tutte le persone coinvolte in essa. Possiede un profondo senso di giustizia che lo spinge a indagare a fondo tutte le sfaccettature di un caso, anche dopo aver ottenuto una confessione dal presunto colpevole, pur di non mandare in galera un innocente.
Per colpa del Fatto la sua vita affettiva è vuota, sebbene venga spudoratamente corteggiato dalla bella e ricca ex cantante lirica Livia Lucani (vedova del famosissimo tenore Arnaldo Vezzi) e ami a distanza Enrica Colombo (una timida vicina di casa con la quale, inizialmente, scambia solo occhiate dalla finestra).
Tutti i racconti sono stati inseriti nella raccolta L'ultimo passo di tango (2017).[6]
I racconti e i romanzi dedicati al commissario Ricciardi sono stati adattati a fumetti da diversi editori fino all'accordo con la Sergio Bonelli Editore, che ne ha realizzato una versione completa. Vengono commercializzati sia in libreria in formato cartonato sia in edicola in formato brossurato. La fisionomia del commissario prende spunto da Andy García, quella di Bruno Modo da Vittorio De Sica, e quella di Livia Lucani è un incrocio tra Ava Gardner e Monica Bellucci[7].
N° | Titolo | Data e prezzo cartonato | Data e prezzo brossurato | Collana brossurato |
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0 | Il Commissario Ricciardi a fumetti | non pubblicato | 28/04/17 - 1,00€ | - |
1 | Il senso del dolore. Le stagioni del commissario Ricciardi | 12/10/17 - 19€ | 14/11/17 - 7,90€ | Romanzi a fumetti n. 35 |
2 | La condanna del sangue. Le stagioni del commissario Ricciardi | 08/03/18 - 19€ | 14/03/18 - 7,90€ | Romanzi a fumetti n. 36 |
3 | Il posto di ognuno. Le stagioni del commissario Ricciardi | 05/07/18 - 19€ | 05/07/18 - 7,90€ | Romanzi a fumetti n. 38 |
4 | Il giorno dei morti. Le stagioni del commissario Ricciardi | 25/10/18 - 19€ | 14/11/18 - 7,90€ | Romanzi a fumetti n. 40 |
5 | Per mano mia. Il commissario Ricciardi | 08/10/20 - 21€ | 08/06/21 - 8,90€ | Romanzi a fumetti n. 42 |
6 | Vipera. Il commissario Ricciardi | 25/03/21 - 21€ | 05/10/21 - 8,90€ | Romanzi a fumetti n. 44 |
7 | In fondo al tuo cuore. Il commissario Ricciardi | 15/07/21 - 22€ | 17/03/22 - 8,90€ | Romanzi a fumetti n. 45 |
8 | Anime di vetro. Il commissario Ricciardi | 11/11/21 - 22€ | 08/06/22 - 8,90€ | Romanzi a fumetti n. 46 |
9 | Serenata senza nome. Il commissario Ricciardi | 05/08/22 - 22€ | ||
10 | Rondini d'inverno. Il commissario Ricciardi | 25/11/22 - 22€ |
N° | Titolo | Data e prezzo brossurato | Storie | Collana brossurato |
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1 | Il commissario Ricciardi Magazine 2018 | 24/05/18 - 6,90€ |
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Collana Almanacchi n. 151 - Avventura Magazine n. 6 |
Note: ripubblicato nell'albo cartonato Il commissario Ricciardi. Dieci centesimi e altre storie (2019) | ||||
2 | Il commissario Ricciardi Magazine 2019 | 23/05/19 - 7,50€ |
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Collana Almanacchi n. 157 - Avventura Magazine n. 7 |
Note: ripubblicato nell'albo cartonato Il commissario Ricciardi. Quando si dice il destino e altre storie (2019) | ||||
3 | Il commissario Ricciardi Magazine 2020 | 23/05/20 - 7,50€ |
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Collana Almanacchi n. 163 - Avventura Magazine n. 9 |
Note: ripubblicato nell'albo cartonato Il commissario Ricciardi. Il viaggio di una rosa e altre storie (2022) | ||||
4 | Il commissario Ricciardi Magazine 2021 | 08/06/21 - 8,50€ |
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Collana Almanacchi n. 169 - Avventura Magazine n. 11 |
5 | Il commissario Ricciardi Magazine 2022 | 25/05/22 - 8,50€ |
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Collana Almanacchi n. 175 |
N° | Titolo | Data e prezzo cartonato | Note |
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1 | Il commissario Ricciardi. Dieci centesimi e altre storie | 04/07/19 - 19€ | ristampa cartonata dell'albo Il commissario Ricciardi Magazine 2018. |
2 | Il commissario Ricciardi. Quando si dice il destino e altre storie | 31/10/19 - 19€ | ristampa cartonata dell'albo Il commissario Ricciardi Magazine 2019. |
3 | Il commissario Ricciardi. Il viaggio di una rosa e altre storie | 07/04/22 - 21€ | ristampa cartonata dell'albo Il commissario Ricciardi Magazine 2020. |
Titolo | Data cartonato | Editore | Note |
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Mammarella. Una storia a fumetti del commissario Ricciardi | 2010 | Cagliostro E-Press | storia ristampata su Il commissario Ricciardi Magazine 2019. |
I vivi e i morti. Un'indagine del commissario Ricciardi | 2015 | Star Comics | storia ristampata su Il commissario Ricciardi Magazine 2019. |
Dal 25 gennaio 2021 debutta su Rai 1 l'adattamento televisivo delle indagini del commissario Ricciardi, interpretato dall'attore Lino Guanciale[2].
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