Emo (in greco antico: Αἷμος, Hàimos) è un personaggio della mitologia greca e romana, figlio di Borea, re della Tracia e fratello (o in altre versioni marito) di Ròdope.
Emo | |
---|---|
Nome orig. | Αἷμος |
Sesso | Maschio |
Professione | Re di Tracia |
Nell'antica Grecia, la penisola Balcanica era conosciuta come "Penisola di Emo" (Χερσόνησος τοῦ Αἵμου), nominazione tuttora esistente[1]. Il racconto di Emo e Ròdope è riportato all'interno del sesto libro delle Metamorfosi di Ovidio nel quale è Atena a intesserlo nella propria tela durante la gara con Aracne[1].
Emo venne trasformato in montagna da Giove (la montagna Emo), perché aveva osato paragonarsi a lui e per la stessa causa anche la moglie subì la medesima punizione (trasformata nel monte Ròdope).
(LA)
«Threïciam Rhodopen habet angulus unus et Haemum, |
(IT)
«In un angolo si vedono Ròdope di Tracia ed Emo, oggi gelidi monti, ma un giorno esseri mortali, che avevano usurpato i nomi dei più grandi dèi[2].» |
(Ovidio, Le metamorfosi, X.220-237) |
![]() |