Joe Yabuki (矢吹 丈 Yabuki Jō?) (Tokyo, 1º febbraio 1952 – Tokyo, 22 dicembre 1973) è un personaggio di fantasia noto come un pugile giapponese, protagonista del manga e anime Rocky Joe, scritto e disegnato da Asao Takamori e Tetsuya Chiba.
Joe Yabuki | |
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Universo | Rocky Joe |
Nome orig. | 丈 矢吹 (Jō Yabuki) |
Lingua orig. | Giapponese |
Autore | Asao Takamori |
Disegni | Tetsuya Chiba |
Editore | Kōdansha |
1ª app. in |
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Interpretato da | Tomohisa Yamashita (film) |
Voce orig. | Teruhiko Aoi |
Voci italiane |
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Sesso | Maschio |
Luogo di nascita | Tokyo |
Data di nascita | 1º febbraio 1952 |
Poco prima della creazione di Joe, i manga si pensava fossero indirizzati a un pubblico in tenera fascia d'età; gli autori desideravano creare un'opera indirizzata non solo a un pubblico giovane ma rivolto a tutte le età, inoltre volevano creare un personaggio che incarnasse il perfetto stereotipo dei giovani giapponesi dell'epoca, e che fosse tra l'altro l'incarnazione di tutte le speranze degli uomini, i quali non sempre trovano la forza di ricominciare.
In Italia, il personaggio è stato chiamato Rocky Joe, in riferimento a Rocky Marciano, poiché vi era la necessità di dare al protagonista un nome che richiamasse al pugilato, e fu scelto Rocky Marciano poiché la potenza dei pugni di Joe ricordava molto quella del pugile italo-americano
Joe Yabuki nasce nell'orfanotrofio di Tokyo (essendo un orfano di entrambi i genitori) dove sviluppa subito un carattere irrequieto e determinato che lo porteranno alla voglia di libertà e per questo fuggirà raggirando l'intero orfanotrofio. In seguito verrà ripreso e affidato a diverse istituzioni da cui prontamente fuggirà; dopo aver messo piede nel quartiere operaio di Tokyo,superati alcuni guai, viene convinto da un ex pugile ad allenarsi sotto la sua tutela con la premessa di diventare futuro campione del pugilato.
Approfittandosi dell'ex pugile (insistendo su soldi che quest'ultimo gli promette) si mette a capo di una banda dei bambini del quartiere con cui compie furti e acquista altri prodotti con soldi vinti illegalmente nelle sale del gioco d'azzardo di Tokyo rivendendoli poi ai passanti.
Questo gli procura dei guai con la mafia giapponese che regna nel quartiere ma che in seguito riuscirà a distruggere; dopo aver truffato una giovane ereditiera verrà condannato ad un anno e un mese al riformatorio speciale per truffa semplice. Nel riformatorio si scontrerà con il prodigio della boxe Tooru Rikishi che tra l'altro butterà a terrà in un incontro in riformatorio, sempre nel riformatorio vincerà il torneo di boxe (il primo nel riformatorio).
Dopo aver scontato la condanna si aggiudica la licenza di professionista di secondo grado e inizia a disputare i suoi primi incontri vincendo in un mese neanche quattro mach e divenendo (già dal suo primo incontro) famoso e idolatrato da tutta la città di Tokyo soprattutto per il suo colpo d'incontro incrociato. Dopo aver battuto Lupo Canesecco (campione dei pesi gallo) al suo quinto incontro ed essere diventato campione dei pesi gallo Tooru Rikishi, gli propone un match, alla quale Joe decide di accettare. Dopo aver vinto l'incontro, Rikishi muore a causa del suo stato (magro e senza forza dovuto al suo drastico allenamento) e per i colpi ricevuti da Joe. Dopo questa esperienza, Joe si ritira dal mondo del pugilato per circa un anno.
Vagabonda per la città incontrando numerosi personaggi del passato; addirittura scopre che Lupo Canesecco è diventato una guardia del corpo di un boss della mafia giapponese; dopo aver sconfitto un mafioso (per difendere lupo) in una rissa in un ristorante mafioso la polizia lo coglie in flagrante e lo rinchiude in carcere preventivo.
Scagionato grazie a Dampei Tange dopo essere tornato, Joe affronta vari pugili, ma il senso di colpa per la morte di Rikishi lo tormenta al punto che il ragazzo arriverà a vomitare durante un match. In seguito essendo costretto a ritirarsi nuovamente viene assunto da una compagnia teatrale la quale offre combattimenti, Joe gira tutto il Giappone con la compagnia ma si rende conto che quella vita non fa per lui.
Dopo esser ritornato a Tokyo fa da sparring a Carlos Rivera, che diventa successivamente suo amico. I due si sfidano in un incontro che finisce in pareggio.
La carriera di Joe, rivitalizzata dall'aver pareggiato con numero 6 al mondo (e cioè Carlos Rivera), procede di bene in meglio fino a vincere e, successivamente a mantenere, la cintura di campione asiatico dei pesi medi. Il campione del mondo Jose Mendoza, decide di averlo come sfidante mettendo in palio il titolo di campione del mondo. Il fisico di Joe è molto danneggiato dai colpi ricevuti durante gli ultimi incontri, e comincia a soffrire dei sintomi della "sindrome del pugile ubriaco". Nonostante se ne sia accorto benissimo, e molto prima del medico, Joe decide di nascondere il suo male e di combattere in maniera grandiosa.
Durante il suo incontro contro José Mendoza, dà tutto se stesso e anche di più; dopo pochi round di combattimento, durante il quale subisce molti colpi potenti, diventa cieco da un occhio, ma impara a riprodurre la tecnica di avvitamento del pugno del suo avversario, il segreto che rendeva i colpi di Mendoza micidiali.
Danpei, preoccupato per la sua incolumità, tenta di gettare la spugna, ma Joe lo convince a rinunciare al suo intento. Mendoza lo colpisce con tutta la sua forza, sperando di convincerlo ad abbandonare l'incontro, ma Yabuki ha una tenacia e una resistenza spaventose, e non si tira indietro, anzi, prende l'iniziativa e risponde colpo su colpo al campione. Joe è quasi catatonico, assente, ma resta in piedi e continua a incassare e a rispondere, quasi automaticamente.
Mendoza adesso è spaventato da questo ragazzo che sembra non aver paura di morire e comincia a sospettare che Joe sia già morto (anche se in realtà non è vero) nonostante sia in piedi a incassare i colpi: è sotto questo terribile sospetto che a Mendoza vengono i capelli bianchi dallo spavento, tanto da sembrare un vecchio alla fine dell'incontro.
Al termine dell'incontro, poco prima del verdetto finale (che premia il pur distrutto Mendoza) Yabuki muore sereno dopo aver dato tutto se stesso col sorriso sulle labbra, tenendo fede al suo ideale che lo avrebbe visto “bruciare” completamente, fino a diventare cenere bianchissima.
Joe viene presentato come un giovane intelligente, ambizioso (inizialmente i soldi ricevuti dall'allenatore intende usarli per risanare il quartiere in cui vive dando vita a un complesso industriale in tutta Tokyo) con una grande forza di volontà ma anche arrogante, prepotente, violento, orgoglioso e per di più manipolatore e senza scrupoli, infatti non si fa scrupoli a usare il suo maestro per soldi, vitto e alloggio e a truffare la giovane ereditiera Shiraki. Dopo aver scontato la pena di tredici mesi in un riformatorio modifica marginalmente il suo carattere e inizia a dedicarsi alla Boxe (più seriamente rispetto a prima), Sembra inizialmente che l'unico scopo nell'aver intrapreso questa carriera sia un conto in sospeso con il campione dei pesi welter Tooru Rikishi.
Dopo la morte di Riki però si accorgerà di non poter fare a meno di boxare.
Già dalla morte di Rikishi, Joe cambia notevolmente il carattere diventando nella seconda stagione ormai buono e generoso rimanendo molto ambizioso.
Joe contrappone sul ring forza, violenza e agilità, caratteristiche principali di un pugile; il suo asso nella manica è il cosiddetto colpo d'incontro incrociato (che inizialmente usa solo) e dopo l'incontro con Wolf il colpo d'incontro triplato (ideato da lui stesso), dopo l'incontro con Rikishi il suo punto debole è la paura di dover uccidere, superata durante il combattimento con il pugile venezuelano Carlos Rivera. In tutti i combattimenti, le sue più grandi abilità sono: la notevole resistenza, le doti di incassatore (grazie anche alla sua notevole forza di volontà), che gli permettono di rialzarsi anche dopo aver subito percosse molto dure, e la strategia con la quale scarica tutte le energie in riserva che gli permettono di sopraffare l'avversario e di sconfiggere le sue tecniche (ad esempio quando neutralizza e copia la tecnica più potente di Mendoza).
Il personaggio è considerato un simbolo della cultura popolare giapponese, diventando, soprattutto negli anni settanta, un'icona influente su una miriade di giapponesi di tutte le età e una delle maggiori icone del mondo dei manga. Ancora oggi è un successo tanto che il 13 ottobre 2006, Joe si è posizionato al quarto posto nella classifica dei "migliori anime Tv giapponesi"[1].
È stato commercializzato anche diverso merchandise basato su Joe, incluse francobolli e action figures[2][3].
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