La Krivapeta è una figura mitologica delle tradizioni popolari delle Valli del Natisone.
Disegno raffigurante una Krivapeta
La leggenda
La Krivapeta è un personaggio mitico che compare nelle leggende raccontate dagli abitanti della Slavia veneta[1].
Essa non è una strega, ma viene rappresentata come una donna che vive isolata dalla gente, abita in grotte o anfratti, vicino ai torrenti, ed ha la particolarità di avere i piedi ritorti (con il tallone all'avanti e le dita dietro), difetto da cui prende origine il nome di Krivapeta (dallo sloveno kriv = curvo, ritorto e peta = tallone) [2].
Le Krivapete vengono descritte come donne dai capelli verdi che ricoprono loro le spalle e vestite di bianco.
Sono donne diverse e dotate di una grande ed intollerabile autonomia, di particolare capacità e cultura, fornite del privilegio della preveggenza, trasgressive e selvagge, a conoscenza delle virtù delle erbe e dell'evoluzione del tempo.
Le Krivapete possono essere cattive con gli uomini oppure buone e pronte a dare loro consigli su come realizzare cose ancora ignote ed a suggerire ai contadini i momenti più adatti alla semina, al raccolto ed alle altre attività della campagna. In cambio dell'aiuto però possono richiedere di portare via i bambini piccoli in quanto alcune sono crudeli e cannibali[3][4].
Le Krivapete sono quindi delle creature leggendarie del mondo del fantastico e dell'immaginario del popolo delle Valli del Natisone, che, con esse, andava ad arricchire le fiabe che i nonni raccontavano ai nipotini davanti al focolare.
Bisogna notare che le Krivapete, come gli altri spiritelli e mostri della mitologia slovena quali gli Skratiaci, i Benadanti, i Lintver, vengono sempre associati a caverne, precipizi e torrenti[5] ossia a località potenzialmente rischiose per la vita dei bambini. I racconti dei nonni, con la loro atmosfera paurosa, servivano quindi, in tempi in cui i giovani giocavano per lo più nei prati e nei boschi, a far sì che i piccoli si tenessero lontani dai luoghi pericolosi[1].
Note
Ada Tomasetig, Od Idrije do Nediže / Dal judrio al Natisone, Benečija-Slavia Friulana, Cartostampa Chiandetti, Reana del Rojale, 2013
Laboratorio Audiovisivi Friulano - Video "Striis" di Giancarlo Zannier e Galdino Zuliani Copia archiviata, su nuke.laboratorio-audiovisivi-friulano.it. URL consultato il 26 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2010). Copia archiviata, su nuke.laboratorio-audiovisivi-friulano.it. URL consultato il 27 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2012).
Olinto Marinelli, Guida delle Prealpi Giulie, Società Alpina Friulana, Udine, 1912
Aldina De Stefano, Le Krivapete delle Valli del Natisone, un'altra storia, Kappa Vu editrice, Udine, 2003
Le krivapete, su it.calameo.com. URL consultato il 5 ottobre 2012.
Bibliografia
Aldina De Stefano, Le Krivapete delle Valli del Natisone, un'altra storia, Kappa Vu editrice, Udine, 2003, ISBN 9788889808689;
Anton von Mailly, Le leggende del Friuli e delle Alpi Giulie, Libreria Editrice Goriziana, 1986, ISBN 8886928785;
Adriana Pillitu e Donatella Mori, Il nostro viaggio, editrice UNI Service, Trento, 2009, ISBN 9788861784536;
Corrado Mornese e Roberta Astori, L'eresia delle streghe: due letture del "Malleus maleficarum", Lampi di stampa, 2004, ISBN 9788848803731;
Pavle Merkù, Le tradizioni popolari degli sloveni in Italia, Edit. Stampa Triestina, Trieste, 1976, ISBN 8877363983;
Ada Tomasetig, Od Idrije do Nediže / Dal judrio al Natisone, Benečija-Slavia Friulana, Cartostampa Chiandetti, Reana del Rojale, 2013.
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