Laufey è un personaggio dei fumetti, creato da Stan Lee (testi) e Jack Kirby (disegni), pubblicato dalla Marvel Comics. La sua prima apparizione avviene in Journey into Mystery (vol. 1[1]) n. 112 (gennaio 1965).
Laufey | |
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Universo | Universo Marvel |
Lingua orig. | Inglese |
Autori |
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Editore | Marvel Comics |
1ª app. | gennaio 1965 |
1ª app. in | Journey into Mystery (vol. 1[1]) n. 112 |
Editore it. | Editoriale Corno |
1ª app. it. | settembre 1971 |
1ª app. it. in | Thor n. 13 |
Interpretato da | Colm Feore |
Voce italiana | Franco Mannella |
Specie | gigante di ghiaccio |
Sesso | Maschio |
Etnia | jǫtunn |
Luogo di nascita | Jotunheim |
Poteri |
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«Siamo oltre la diplomazia, Padre degli dei. Avrà ciò per cui è venuto: guerra e morte!» |
(Laufey rivolto a Odino nel film Thor) |
Ispirato all'omonimo mostro della mitologia norrena, Laufey, il re dei Giganti di Ghiaccio, è un antico nemico di Odino nonché padre biologico dell'arcinemico di Thor: Loki.
Nella mitologia Laufey, o Nál, è la madre di Loki, mentre il padre è Fárbauti, tuttavia nell'Universo Marvel il sesso dei due personaggi è invertito.
Agli albori dell'universo, Odino, re di Asgard, e Laufey, re di Jotunheim, si sono affrontati in una lunga guerra culminata con l'invasione delle terre dei Giganti di Ghiaccio da parte delle truppe asgardiane[2]. Durante il conseguente conflitto tra le due fazioni, i due regnanti si affrontano faccia a faccia e Odino, allora branditore di Mjolnir, riesce a sconfiggere Laufey fracassandogli il cranio[3]. Terminata la battaglia, tra le macerie del castello nemico, Odino trova un minuscolo Gigante dei Ghiacci neonato: Loki, figlio di Laufey tenuto nascosto per la vergogna provocata al padre a causa delle sue piccole dimensioni[2]. Per onorare la memoria di quello che è stato per lui un valido avversario, Odino decide di crescere il figlio di Laufey come fosse suo[2] nonostante in punto di morte, suo padre Bor, colpevolizzandolo, lo avesse maledetto prevedendo che l'adozione del figlio di un re nemico lo avrebbe portato alla rovina[4].
Con un successivo retcon, al tempo della guerra tra Asgard e Jotunheim Loki è un bambino invece che un neonato e, dopo aver proposto a Laufey di uccidere Odino nel sonno, viene da esso brutalmente picchiato per aver osato pensare di macchiarsi di una simile codardia[5]. Il giorno seguente, durante la battaglia decisiva, Loki, venuto dal futuro grazie a un incantesimo, decapita personalmente il padre per vendicarsi e, in seguito, inganna Odino facendogli adottare la versione giovane di se stesso dando così luogo in prima persona alle proprie origini[5].
Anni dopo i resti di Laufey, tra cui il suo cranio, vengono rinvenuti da alcuni scienziati della Roxxon, cosa che porta una fazione di Giganti dei Ghiacci ancora fedele al vecchio re a tentare di recuperarli[6] riuscendoci grazie a un accordo stipulato tra il presidente della compagnia e il nuovo alleato dei giganti, Malekith il Dannato[7], che in seguito si serve dei suoi poteri magici per resuscitare Laufey[8] facendone un membro del suo Concilio Oscuro, con cui fa scoppiare una guerra in tutti i Dieci Mondi[9].
Laufey possiede i poteri comuni a tutti i Giganti di Ghiaccio, quali forza, agilità, velocità, riflessi e resistenza sovrumani dovuti soprattutto alle loro immense dimensioni, che si aggirino sui 20-30 ft (6-9 m) rendendoli, almeno sul piano fisico, molto più forti della media degli asgardiani. La sua longevità è quasi illimitata e, raggiunta la maturità, il suo invecchiamento si è praticamente cristallizzato, inoltre non può morire se non venendo ucciso, è completamente immune ai danni provocati dalle basse temperature (come ipotermia o congelamento) ed è in grado di generare e manipolare il ghiaccio.
Oltre a tutto ciò, Laufey è un esperto combattente che, pur privilegiando l'utilizzo in battaglia di armi barbariche come la clava[2] e la scure[5], è in grado di brandire con maestria anche la spada[2][3].
Laufey, interpretato da Colm Feore,[10][11] compare come antagonista secondario nel film del Marvel Cinematic Universe Thor (2011). Come nei fumetti, anche in tale versione è il padre biologico di Loki, ma lo lascia a morire tra i ghiacci disgustato della sua piccolezza e ignora che Odino lo abbia salvato e allevato. Anziché morire nella guerra con Asgard stipula un trattato di pace che, anni dopo, infrange alleandosi con Loki (senza sapere della loro parentela) per entrare nel regno e assassinarne il monarca, caduto nel "Sonno di Odino", viene tuttavia tradito e ucciso dallo stesso Loki che, "salvando" Odino, intende farsi passare per un eroe agli occhi degli asgardiani.
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