Lincoln Rhyme è un personaggio di alcuni romanzi di Jeffery Deaver, primo tra tutti Il collezionista di ossa. Criminologo di fama mondiale, ha lavorato per anni per la Polizia di New York e ha contribuito a creare il PERT (Physical Evidence Research Team) dell'FBI.
![]() |
Questa voce o sezione sull'argomento personaggi letterari non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
|
Lincoln Rhyme | |
---|---|
![]() | |
Autore | Jeffrey Deaver |
1ª app. in | Il collezionista di ossa |
Ultima app. in | Lincoln Rhyme - Caccia al collezionista di ossa |
Interpretato da |
|
Sesso | maschile |
Professione | criminologo |
Divorziato, la sua vita è cambiata drasticamente dopo un incidente avvenuto durante l'esame di una scena del crimine in un cantiere, dove una trave di quercia gli è caduta addosso lasciandolo vivo, ma rompendogli la quarta vertebra cervicale e rendendolo un tetraplegico C4 incapace di svolgere direttamente le mansioni perché paralizzato. A causa del suo sfortunato incidente lascia il lavoro di criminalista e si stabilisce al secondo piano di una casa in stile gotico nell'Upper West Side in New York, accudito dall'assistente Thom che lo aiuta nella vita di tutti i giorni. La camera da letto è la stanza in cui Ryhme passa la maggior parte del tempo, ha le finestre che danno su Central Park e diventa il laboratorio attrezzato per le sue indagini a partire da quella del collezionista d'ossa. Rhyme è stanco di vivere sulle spalle altrui ed è seriamente intenzionato al suicidio, ma verrà poi dissuaso dalla sua idea.
All'interno delle opere dello scrittore, viene raccontata direttamente la seconda fase della sua vita, a partire da quando il tenente Lon Sellitto lo richiama all'opera durante la vicenda del collezionista di ossa, alla caccia di un criminale che uccide e tortura le proprie vittime. In quell'occasione conoscerà anche l'agente Amelia Sachs, che sostituirà le sue gambe e le sue braccia inerti, diventando sua compagna durante le indagini e nella vita.
Rhyme è presente nei seguenti romanzi:
![]() |