Merope (in greco antico: Μερόπη, Meropê) è un personaggio della mitologia greca. Fu regina di Messenia.
Merope | |
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Nome orig. | Μερόπη |
Sesso | Femmina |
Luogo di nascita | Arcadia |
Professione | Regina di Messenia |
Figlia di Cipselo re dell'Arcadia, sposò Cresfonte[1] e divenne madre di Telefonte[2], più un secondo figlio non nominato ed un terzo di nome Epito[3].
Nella tragedia di Euripide intitolata Cresfonte, che riprende questo mito, il secondogenito di Merope si chiama come il padre.
Principessa dell'Arcadia, fu data in sposa a Cresfonte di Messenia, che fu in seguito assassinato dai suoi due figli più grandi[1].
Rimasta vedova fu poi costretta a sposare il nuovo re Polifonte mentre il terzogenito Epito (che era stato allevato in segreto a Messene) cresceva ed una volta ritornato in Arcadia vendicò il padre, divenne re e liberò la madre[3].
Secondo Igino, l'assassino del marito fu lo stesso Polifonte e Merope, dopo che l'assassino s'insediò sul trono, mandò in Etolia il figlio maggiore (Telefonte). Questi, una volta fatto ritorno in Messenia non la riconobbe ed asserì di averle assassinato il figlio.
Merope, disperata cercò di ucciderlo ma ne fu distolta da un vecchio che lo accompagnava e dopo aver riconosciuto il figlio tramarono insieme con successo la morte di Polifonte. Infine Telefonte divenne re [4].
Nella tragedia di Euripide, Cresfonte è alla ricerca del padre e viene accolto dalla madre Merope, la quale lo spaccia per l'assassino del marito.
Alla figura della regina messena si ispirarono Scipione Maffei, Voltaire e Vittorio Alfieri, ognuno dei quali scrisse una tragedia intitolata appunto Merope.
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