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Mrs Grundy
Mrs Grundy

Mrs Grundy è il nome metaforico per indicare una persona estremamente tradizionalista e moralista[1], la personificazione della tirannia del decoro convenzionale. La tendenza ad essere eccessivamente impauriti da quello che le persone rispettabili potrebbero pensare è detta grundysm.

Sebbene sia nata come personaggio minore della commedia di Thomas Morton Speed the Plough (1798)[2], Mrs. Grundy finì per essere così radicata nella fantasia popolare che Samuel Butler, nel suo romanzo Erewhon, poté alludere a lei nella forma di un anagramma (la dea Ydgrun). Come figura del linguaggio può essere ritrovata in tutta la letteratura europea.


Esordio


Curiosamente, pur essendo un personaggio molto conosciuto, Mrs Grundy non è mai apparsa realmente nelle commedie che la fecero conoscere: tuttavia è in continuazione oggetto dell'invidiosa attenzione della vanagloriosa Dame Ashfield, fin dalla prima scena della commedia di Morton.

Sebbene in seguito sia passata a essere l'incarnazione della temibile dispensatrice di disapprovazione, la Mrs Grundy della commedia è, nei sogni ad occhi aperti di Dame Ashfield, non tanto una figura del terrore quanto un'ascoltatrice spaventata dai risultati della famiglia Ashfield. Come la commedia procede, Dame Ashfield e la sua ridicola osservazione scompaiono dallo spettacolo per lasciare posto al dramma.


L'apice vittoriano


Con l'era vittoriana, la sua nuova moralità della decenza, della domesticità, della serietà, della correttezza e della disciplina comunitaria da un lato, la sua ipocrisia e l'autoinganno dall'altro[3], la signora Grundy salì rapidamente a una posizione di autorità ipercritica. Nel romanzo di John Poole del 1841 Phineas Quiddy, Poole scrisse: "Molte persone considerano il mondo intero un'unica grande signora Grundy e, in ogni atto e circostanza della loro vita, si prega o si tormentano, a seconda della natura, pensando a cosa ne dirà quella grande signora Grundy, il Mondo»[4]. Nel 1869, John Stuart Mill, lui stesso molto consapevole del potere potenzialmente tirannico dell'obbrobrio sociale[5], si riferiva alla signora Grundy in La soggezione delle donne, osservando che "Chiunque abbia moglie e figli ha dato ostaggi alla signora Grundy"[6].

Samuel Butler nel suo Erewhon del 1872 descrisse così il personaggio di Ydgrun (anagramma di Grundy) : “era ritenuta onnipresente e onnipotente; ma non era una concezione elevata, e talvolta era insieme crudele e assurda[7]». La sua preferenza era per il piccolo gruppo che chiamava High Ydgrunites, che accettava ampiamente le convenzioni basse della dea, ma era in grado di elevarsi al di sopra della signora Grundy e delle sue affermazioni, se necessario[8].

Con il declino del consenso della morale vittoriana fin de siècle[9],la signora Grundy iniziò a perdere il suo potere, e negli anni '20 era già poco più di uno sbiadito zimbello[10], derisa ad esempio nel libro di consigli per gli adolescenti, Mrs Grundy is Dead (New York: Century, 1930). Un'apparizione successiva come insegnante dai capelli bianchi nei fumetti di Archie Comics nel 1941, tuttavia, ha mantenuto vivo il nome.


Associazioni linguistiche


Sebbene non sia strettamente onomatopeico, il nome "Grundy" ha comunque delle valide associazioni con l'insoddisfazione mentale, per similarità con parole come "grumble", "mumble", "grunt" e "gruntled"[11]. Il Thesaurus di Roget pone il Grundismo sotto il pudore con connotazione eufemistica[12].


Una Mrs Grundy reale


Durante il regno di Guglielmo IV (1830-1837) Mrs Sarah Hannah Grundy (1 gennaio 1804-30 dicembre 1863) fu impiegata come vice governante presso l'Hampton Court Palace, una delle più famose residenze di Enrico VIII d'Inghilterra. Suo marito, John Grundy (1798/99-agosto 1861) era custode degli appartamenti di Stato. Mrs Grundy divenne capo governante 1l 22 aprile 1838, un anno dopo che la regina Vittoria salì al trono, e ricoprì quel ruolo sino al 1863 quando si ritirò. I suoi compiti includevano la cura della cappella a Hampton Court.


Esempi



Collegamenti esterni



Note


  1. Eponyms from Wordcraft, su wordcraft.infopop.cc. URL consultato il 21 agosto 2021.
  2. Chisholm, Hugh, ed. (1911). "Grundy, Mrs" . Encyclopædia Britannica. 12 (11th ed.). Cambridge University Press. p. 641.
  3. M Sadleir, Trollope (London 1945) p. 30-6
  4. Mrs Grundy Origin
  5. J S Mill, On Liberty (Oxford 2008) p. 8
  6. Mill, John Stuart (1869). The Subjection of Women (1869 first ed.). London: Longmans, Green, Reader & Dyer. p. 167. Retrieved 8 September 2014.
  7. S. Butler, Erewhon (London 1933) p. 144
  8. Northrop Frye, Anatomy of Criticism' (Princeton 1972) p. 232
  9. C H Sisson, English Poetry 1900-1950 (Manchester 1981) p. 17
  10. Mrs Grundy Origin
  11. T Gonda, Selected Studies (1976) p. 226
  12. B Kirkpatrick ed., Roget’s Thesaurus (Penguin 1998) p. 650
  13. C S Lewis, That Hideous Strength (London 1945) p. 162
  14. De La Mare, Collected Poems (London 1979) p. 99
  15. The Collected Works of Mahatma Gandhi, February 24, 1947
  16. Martin Seymour-Smith, Hardy (London 1994) p. 185
  17. Forster, E. M. (1972). Two Cheers for Democracy. London: Edward Arnold. p. 26. ISBN 0713156589.
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