Salmoneo (in greco antico: Σαλμωνεύς, Salmōnèus) è un personaggio della mitologia greca, figlio di Eolo e di Enarete[1] (ma a volte viene indicata Ifi[2]), Fu re dell'Elide[3].
Salmoneo | |
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Nome orig. | Σαλμωνεύς |
Specie | umana |
Sesso | maschio |
Luogo di nascita | Tessaglia |
Professione | re dell'Elide |
Sposò Alcidice dalla quale ebbe la figlia Tiro ed in seguito si risposò con Sidero[4].
Inizialmente abitava in Tessaglia, ma si trasferì nell'Elide[3] dove fondò la città di Salmonia[5].
Considerandosi pari a Zeus, volle che gli fossero tributati onori divini pretendendo sacrifici e la costruzione di un tempio in suo onore. Giunse persino ad imitare Zeus, procedendo per le vie della città su un carro trainato da quattro cavalli, tenendo in mano una fiaccola e imitando con la sua voce il rombo del tuono.
Per tale motivo la sua città fu distrutta[3] e venne mandato negli Inferi, dove, secondo Virgilio, lo incontrò Enea:
(LA)
«Vidi et crudelis dantem Salmonea poenas; |
(IT)
«E Salmoneo vidi ancora, che pene crudeli pagava: |
(Virgilio, Eneide VI 585-591) |
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