Santa Gladys (o Saint Gwladys ferch Brychan) (in latino: Claudia) fu una regina del Galles, moglie di San Gwynllyw Milwr [2], nonché una delle famose figlie sante del re Brychan [3] di Brycheiniog. Fu anche la madre di uno dei santi gallesi più riveriti, san Cadog Ddoeth "il Saggio".
Santa Gladys
Santa Gladys in una vetrata dipinta (St Martin's Parish Church,[1] Caerphilly)
Le vite medievali di san Cadoc (circa 1100) scritta da Lifris [4] e san Gwynllyw (circa 1120) [5] riportano dettagli leggendari di questa santa, benché tali particolari sovente siano discrepanti.
Per metà irlandese, è —fra i figli di Brychan— quella su cui possediamo più informazioni. La sua bellezza le valse l'ammirazione di re Gwynllyw di Gwynllwg nel Galles meridionale.
Secondo La vita di san Cadoc (circa 1100), quando il padre di lei non permise il loro matrimonio, Gwynllyw accompagnato da 300 uomini la rapì da Talgarth.[6] Scoppiò un'aspra battaglia che cessò solo per l'intervento di re Artù, sir Kay e Bedivere che appoggiarono la fazione di Gwynllyw in battaglia. Questo avvenne soltanto dopo che Kay riuscì a convincere Artù a non rapire egli stesso la splendida Gladys. Questa storia di rapimento ha degli elementi comuni alla leggenda nota come Culhwch ac Olwen[7] e ad altre storie arturiane, che ne attestano pertanto l'appartenenza culturale all'universo bardo. È inoltre il più antico riferimento ad Artù nella biografia tradizionale di un qualche santo.
Secondo La vita di Gwynllyw questa battaglia non ebbe mai luogo, ed il matrimonio fu concluso pacificamente.
Gladys ebbe presto un figlio, il famoso san Cadoc, e poi altri figli (che furono pure proclamati santi): Cynidr, Bugi, Cyfyw, Maches, Glywys II e Egwine.
Fu per impulso di Cadoc e Gkadys che Gwynllyw fu indotto a desistere dalla sua vita di violenza, ed a cercare perdono per i suoi peccati. Una visione lo portò a trovare un eremo dove oggi sorge Stow Hill[8] a Newport, Galles del sud. Gladys accompagnò Gwynllyw in una vita da eremiti, e per un periodo vissero assieme a Stow Hill, praticando digiuni, dieta vegetariana, e bagnandosi nelle fredde acque dell'Usk per dimostrare la loro devozione.
Poi si separarono e Santa Gladys fondò il suo eremo a Pencarn in Bassaleg, presso Newport; si suppone che il luogo possa essere vicino a Pont Ebbw.[4] Mentre soggiornava lì si bagnava nel fiume Ebbw,[9] ed il Lady's Well (Pozzo della Signora) di Tredegar [10] potrebbe esserle stato dedicato.
Si è avanzata l'ipotesi che la chiesa di san Basilio Magno in Bassaleg fosse originariamente stata eretta in suo onore.
Più tardi, su insistenza di Cadoc, se ne andò ancora più lontano, a Capel Wladus in Gelligaer.[11] Oggi la sua chiesa principale è St. Gwladys, Bargoed.[12]
Lifris, 'Vita sancti Cadoci', Vitae sanctorum Britanniae et genealogiae, ed. and trans. A. M. Wade-Evans (1944), 24–141
'Vita sancti Gundleii', Vitae sanctorum Britanniae et genealogiae, ed. A. W. Wade-Evans (1944), 172–93
Talgarth and District Historical Society, su talgarthanddistricthistoricalsociety.co.uk. URL consultato il 7 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2011).
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