Viśvāmitra (devanagari: विश्वामित्र, IAST: Viśvā-mitra) è uno dei più importanti rishi (saggi) della mitologia induista. È considerato l'autore del terzo mandala del Rigveda[1], uno dei testi sacri della mitologia induista. Secondo i Purana, solo 24 saggi furono in grado di comprendere appieno il significato del Gayatri Mantra, e Viśvāmitra fu uno di questi.
Viśvāmitra nacque in una famiglia di kshatriya, appartenente alla dinastia lunare, nella famiglia reale di Kanyakubja[2] (odierna Kannauj), ma in seguito rinunciò al suo status e al suo regno per divenire un bramino.
La storia di Viśvāmitra è narrata soprattutto nel Ramayana di Valmiki[3] e nei Purana. Fu il precettore di numerosi re dell'antica India, tra cui Rama. I testi narrano anche di una sua accesa rivalità con un altro grande saggio, Vasishtha[4].
Ebbe molte mogli e numerosi figli. Tra le sue mogli la più celebre fu Menaka, un'apsaras, ovvero uno spirito delle nuvole, che gli diede la figlia Shakuntala, a sua volta madre dell'imperatore Bharata.
Note
Stephanie Jamison e Joel Brereton, The Rigveda: 3-Volume Set, Oxford University Press, 2014, pp.464, ISBN978-0-19-972078-1.
Valmiki Ramayana, su valmikiramayan.net. URL consultato il 26 marzo 2013.
Michael Witzel, Ṛgvedic history: poets, chieftains and polities, in George Erdosy (a cura di), The Indo-Aryans of Ancient South Asia: Language, Material Culture and Ethnicity, De Gruyter, 1995, pp.248–249, 251.
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