Il film si basa sulla storia vera di Aron Ralston, un alpinista statunitense che nell'aprile del 2003 rimase intrappolato in un Canyon dello Utah e fu costretto ad amputarsi il braccio destro per potersi liberare. Il film, scritto a quattro mani da Danny Boyle e Simon Beaufoy, si basa sul libro di Ralston Between a Rock and a Hard Place. Ha ricevuto 6 nomination ai premi Oscar 2011, tra cui miglior film e miglior attore a James Franco.
Trama
Aron Ralston, alpinista statunitense di 27 anni, amante del trekking e del biking, parte per una gita solitaria nel Blue John Canyon dello Utah. Tutto sembra andare per il meglio, immerso in un paesaggio fantastico; incontra addirittura due splendide ragazze escursioniste, condividendo con loro alcune ore della giornata.
Tornato solo, però, incappa improvvisamente in un inaspettato e brusco incidente: mentre attraversa una stretta gola, smuove accidentalmente un grosso masso, che gli precipita addosso e Aron si trova con il braccio destro incastrato tra il masso stesso e la parete della gola. Impossibilitato a muoversi per cinque giorni (127 ore), costretto alla disidratazione e senza cibo, nei giorni di "prigionia" ricorda il rapporto con gli amici, con la famiglia, con gli amori e con le due escursioniste incontrate prima dell'incidente.
Certo della sua morte, riprende la propria agonia con la videocamera digitale e incide il proprio nome sopra la roccia con data di nascita e della presunta morte. Arrivato alla disperazione, l'attaccamento alla vita lo porta ad amputarsi il braccio incastrato con un piccolo coltellino economico. Per ritrovare la libertà e fuggire dovrà confrontarsi con un'ultima discesa in corda, finché non incontra, per puro caso, due escursionisti e il loro bambino.
Produzione
Boyle aveva l'idea di realizzare un film sul calvario di Ralston da quattro anni,[1] ha inizialmente scritto un trattamento che in seguito è diventato una sceneggiatura ad opera di Simon Beaufoy.[2] Boyle descrive la pellicola come un "film molto britannico" e come un "film d'azione con un ragazzo che non può muoversi".[3]
Nel novembre del 2009 è stato fatto il nome di Cillian Murphy per il ruolo da protagonista.[4] Successivamente sono stati fatti i nomi di Ryan Gosling[2] e Sebastian Stan,[5] ma infine il ruolo di Ralston è stato assegnato a James Franco.
Le riprese sono iniziate nel marzo del 2010 nello Utah[6] e sono terminate a giugno, mese in cui il film è entrato in fase di post produzione.
Per immedesimarsi nel personaggio, James Franco ha visionato il materiale audio e video girato da Ralston stesso durante i cinque giorni, affermando di esserne rimasto turbato.[7]
Distribuzione
L'anteprima mondiale del film è avvenuta al Toronto International Film Festival il 12 settembre 2010.[8] Per la crudezza della scena in cui il protagonista si amputa il braccio tre persone sono svenute e una è stata presa da un attacco epilettico.[9] Il film è stato inoltre selezionato per chiudere il London Film Festival 2010.[10]
La distribuzione nelle sale cinematografiche statunitensi è avvenuta il 5 novembre 2010, tramite Fox Searchlight Pictures. In Italia il film è stato distribuito da 20th Century Fox il 25 febbraio 2011.
Riconoscimenti
2011 - Premio Oscar
NominationMiglior film a Christian Colson, Danny Boyle e John Smithson
NominationMiglior attore protagonista a James Franco
NominationMigliore sceneggiatura non originale a Danny Boyle e Simon Beaufoy
NominationMiglior montaggio a Jon Harris
NominationMiglior colonna sonora a A. R. Rahman
NominationMiglior canzone (If I Rise) a Roland Armstrong, A. R. Rahman e Dido
2011 - Golden Globe
NominationMiglior attore in un film drammatico a James Franco
NominationMigliore sceneggiatura a Danny Boyle e Simon Beaufoy
NominationMiglior colonna sonora a A. R. Rahman
2011 - Premio BAFTA
NominationMiglior film britannico
NominationMigliore regia a Danny Boyle
NominationMiglior attore protagonista a James Franco
NominationMigliore sceneggiatura non originale a Danny Boyle e Simon Beaufoy
NominationMigliore fotografia a Anthony Dod Mantle e Enrique Chediak
NominationMiglior montaggio a Jon Harris
NominationMiglior sonoro a Glenn Freemantle
NominationMiglior colonna sonora a A. R. Rahman
2011 - Broadcast Film Critics Association Award
Miglior canzone (If I Rise) a Roland Armstrong, A. R. Rahman e Dido
NominationMiglior film a Danny Boyle
NominationMigliore regia a Danny Boyle
NominationMigliore sceneggiatura non originale a Danny Boyle e Simon Beaufoy
NominationMigliore fotografia a Anthony Dod Mantle e Enrique Chediak
NominationMiglior montaggio a Jon Harris
NominationMiglior sonoro a Glenn Freemantle
2010 - Chicago Film Critics Association Award
NominationMiglior attore protagonista a James Franco
2011 - Independent Spirit Award
Miglior attore protagonista a James Franco
NominationMiglior film
NominationMigliore regia a Danny Boyle
2011 - MTV Movie Award
NominationMiglior momento "Ma che ca...!" a James Franco
2010 - Satellite Award
Migliore fotografia a Anthony Dod Mantle e Enrique Chediak
Migliori effetti speciali a James Winnifrith, Adam Gascoyne e Tim Caplan
NominationMiglior film drammatico
NominationMigliore regia a Danny Boyle
NominationMiglior attore in un film drammatico a James Franco
NominationMigliore sceneggiatura non originale a Danny Boyle e Simon Beaufoy
NominationMiglior sonoro (Missaggio e Montaggio) a Glenn Freemantle, Steven C. Laneri, Douglas Cameron, Ian Tapp e Richard Pryke
NominationMiglior canzone (If I Rise) a Roland Armstrong, A. R. Rahman e Dido
2011 - Screen Actors Guild Award
NominationMiglior attore protagonista a James Franco
2010 - Las Vegas Film Critics Society Award
Miglior attore protagonista a James Franco
NominationMiglior film
NominationMigliore regia a Danny Boyle
NominationMigliore fotografia a Anthony Dod Mantle e Enrique Chediak
NominationMiglior montaggio a John Harris
NominationMiglior canzone (If I Rise) a Roland Armstrong, A. R. Rahman e Dido
Note
(EN) Danny Boyle’s Next Movie Isn’t Written Yet., su blogs.indiewire.com, webcitation.org. URL consultato il 28 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2010).
(EN) Boyle, Searchlight Firm Mountaineer Tale, su weblogs.variety.com, Variety. URL consultato il 28 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2009).
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