5 tombe per un medium è un film horror del 1965 diretto da Massimo Pupillo.
5 tombe per un medium | |
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Paese di produzione | Italia |
Anno | 1965 |
Durata | 90 min |
Dati tecnici | b/n rapporto: 1,85:1 |
Genere | orrore |
Regia | Massimo Pupillo |
Soggetto | Romano Migliorini, Roberto Natale |
Sceneggiatura | Romano Migliorini, Roberto Natale |
Produttore | Francesco Merli, Ralph Zucker |
Casa di produzione | M.B.S. Cinematografica G.I.A. Cinematografica International Entertainment Corp. |
Distribuzione in italiano | Selecta Pacemaker Pictures |
Fotografia | Carlo Di Palma |
Montaggio | Mariano Arditi |
Musiche | Aldo Piga |
Interpreti e personaggi | |
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Il notaio Kovacs riceve una lettera dal dottor Hauff con l'invito di riceverlo nel suo castello per redigere il proprio testamento. Giunto sul posto, il giovane legale scopre che l'uomo è morto da quasi un anno. La moglie del defunto crede si tratti di un banale scherzo ma la figlia Corinne pensa, invece, che si tratti di un avvertimento.
Inizialmente, il nome di Ralph Zucker è stato considerato come uno pseudonimo di Massimo Pupillo, poiché era tipico dei cineasti italiani usare alias anglicizzati per il mercato estero.[1] In seguito, si è scoperto che Ralph Zucker è veramente esistito e che ha ricoperto, per molti anni, il ruolo di produttore cinematografico.
In un numero di Video Watchdog del 1991, il giornalista Alan Upchurch ha accreditato la regia del film esclusivamente a Zucker, sulla base di un'intervista con l'attore Walter Bigari.[1] Qualche anno dopo, il critico Lucas Balbo ha incontrato Pupillo, il quale invece ha affermato di aver lasciato che Zucker fosse accreditato come regista poiché "non gli importava del film",[1]. Lo sceneggiatore Roberto Natale ha confermato tale tesi.[1]
Pupillo ha dichiarato di non essere andato d'accordo, inizialmente, con l'attrice Barbara Steele, descrivendo il suo comportamento come "davvero disgustoso". Il quarto giorno di riprese, il regista disse di averla affrontata di fronte a tutta la troupe e che i due cominciarono a collaborare meglio dopo questo confronto.[2]
Le scene esterne del lungometraggio sono state girate a Castel Fusano.
5 tombe per un medium venne distribuito nei cinema italiani il 23 giugno 1965. Fu vietata ai minori di 18 anni. Il film incassò complessivamente 89 milioni di lire a livello nazionale.[3] Negli Stati Uniti è uscito due anni dopo, col titolo Terror Creatures from the Grave.
È stato edito, in seguito, in formato home video ed è presente nelle principali piattaforme streaming.
Per il mercato estero sono presenti alcune scene extra (si ricorda, in particolare, una sequenza di nudo dell'attrice Mirella Maravidi).[4]
Secondo lo storico di cinema Roberto Curti, 5 tombe per un medium è stato forse «uno dei film horror italiani più popolari del decennio all'estero».[4]
È stato accolto tiepidamente dalla critica. Paolo Mereghetti sostiene: «noia e comicità involontaria sono a livello del peggior Ed Wood».[5]
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