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A Beautiful Mind è un film del 2001 diretto da Ron Howard, dedicato alla vita del matematico e premio Nobel John Forbes Nash jr., interpretato da Russell Crowe, e liberamente ispirato all'omonima biografia di Sylvia Nasar, pubblicata in Italia col titolo Il genio dei numeri.[1]

John Nash, matematico statunitense e vincitore del Premio Nobel per l'economia nel 1994, in un simposio di teoria dei giochi presso l'università di Colonia, in Germania
John Nash, matematico statunitense e vincitore del Premio Nobel per l'economia nel 1994, in un simposio di teoria dei giochi presso l'università di Colonia, in Germania
Disambiguazione – Se stai cercando il serial sudcoreano del 2016, vedi Beautiful Mind.
A Beautiful Mind
John Nash (Russell Crowe) in una scena del film
Titolo originaleA Beautiful Mind
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2001
Durata135 min
Rapporto1,78 : 1
Generebiografico
RegiaRon Howard
SoggettoSylvia Nasar
SceneggiaturaAkiva Goldsman
ProduttoreBrian Grazer, Ron Howard
Produttore esecutivoTodd Hallowell, Karen Kehela Sherwood
Casa di produzioneDreamWorks Pictures, Universal Pictures, Imagine Entertainment
Distribuzione in italianoUnited International Pictures
FotografiaRoger Deakins
MontaggioDan Hanley, Mike Hill
Effetti specialiWilfred Caban, Kevin Scott Mack
MusicheJames Horner
ScenografiaWynn Thomas, Robert Guerra, Leslie E. Rollins
CostumiRita Ryack
TruccoNeal Martz, Todd Kleitsch, Greg Cannom
Interpreti e personaggi
  • Russell Crowe: John Nash
  • Jennifer Connelly: Alicia Larde Nash
  • Ed Harris: William Parcher
  • Paul Bettany: Charles Herman
  • Vivien Cardone: Marcee Herman
  • Christopher Plummer: dottor Rosen
  • Adam Goldberg: Richard Sol
  • Josh Lucas: Martin Hansen
  • Anthony Rapp: Bender
  • Jason Gray-Stanford: Nielsen Ainsley
  • Judd Hirsch: professor Helinger
  • Austin Pendleton: Thomas King
  • Jesse Doran: Generale
  • Alex Toma: Toby Keller
Doppiatori italiani
  • Fabrizio Pucci: John Nash
  • Giuppy Izzo: Alicia Larde Nash
  • Stefano De Sando: William Parcher
  • Francesco Bulckaen: Charles Herman
  • Lilian Caputo: Marcee Herman
  • Pietro Biondi: Dottor Rosen
  • Christian Iansante: Richard Sol
  • Stefano Benassi: Martin Hansen
  • Giorgio Borghetti: Bender
  • Davide Marzi: Nielsen Ainsley
  • Paolo Buglioni: professor Helinger
  • Edoardo Nevola: Thomas King
  • Glauco Onorato: Generale
  • Nanni Baldini: Toby Keller

Trama


Nel 1947, il diciannovenne e talentuoso matematico John Nash entra all'Università di Princeton. Refrattario a instaurare rapporti sociali, Nash ha solo un amico: Charles Herman, il suo compagno di stanza. Ossessionato dal pensiero di trovare un'idea originale a cui applicare le sue formule, John riesce nel suo obiettivo: in una tesi di dottorato di sole 27 pagine espone geniali intuizioni fondamentali allo sviluppo della "teoria dei giochi", facendo così diventare obsolete le teorie economiche di Adam Smith.

Le sue idee gli procurano fama e un importante posto di ricercatore al Wheeler Laboratory[2] del Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston, dove trova conferma il suo genio matematico. In piena guerra fredda viene contattato dal Pentagono per la sua incredibile capacità di decodificatore. Nella sala di decrittazione, il protagonista isola una serie di numeri, di una radiotrasmissione proveniente da Mosca, che gli dà l'impressione di essere un messaggio crittato. Dopo aver analizzato il messaggio cifrato con il semplice uso della memoria, il protagonista scopre che certi numeri rappresentano le coordinate geografiche di due città degli Stati Uniti, con le relative istruzioni di transito degli agenti segreti. Intanto gli viene assegnato anche il compito di tenere una serie di lezioni al Wheeler Laboratory, che svolge di malavoglia.

Una sera entra in contatto con William Parcher, eminenza grigia del Dipartimento della Difesa, il quale lo assolda per una missione segreta relativa alla ricerca del luogo dove i russi collocheranno una bomba atomica miniaturizzata contenuta in uno zaino, da far scoppiare e creare un enorme numero di morti fra i civili. Secondo Parcher i russi sul territorio degli Stati Uniti, comunicano fra loro per mezzo di codici inseriti in inserzioni giornalistiche, quindi il lavoro affidato a Nash consiste nel cercare e trovare questi messaggi e comunicarli in un rapporto mensile che consegnerà in una cassetta postale anonima, dietro un cancello che si apre per mezzo di un codice numerico che viene generato da un diodo radioattivo innocuo, impiantato sottocute nel braccio di Nash.

Contemporaneamente John viene in contatto con Alicia, una giovane studentessa di fisica, che si è innamorata di lui, la affascina con una forma che lui disegna per lei nel cielo stellato e con una dichiarazione d'amore insolita che lei accetta.

Il lavoro per il Dipartimento della Difesa continua in modo serrato, i dati vengono estrapolati dalle riviste periodiche e i rapporti vengono consegnati regolarmente. John ritrova il suo vecchio amico Charles che ha adottato Marcee, una nipotina alla quale sono morti i genitori. Con Alicia va tutto bene e alla fine si sposano. William Parcher tiene d'occhio Nash da lontano e una sera lo coinvolge in una sparatoria contro gli agenti russi. John torna a casa affranto, vorrebbe nascondere quello che gli è successo ma i russi lo seguono dappertutto e Alicia si accorge che lui è gravemente malato e decide di aiutarlo.

Un giorno Nash vede dei russi che lo hanno pedinato e tenta di scappare, ma viene accerchiato e il capobanda inaspettatamente dichiara di essere il dottor Rosen, lo psichiatra dell'ospedale McArthur, dove Nash viene ricoverato. Il dottor Rosen capisce che Charles è un'allucinazione di Nash e controlla chi era il compagno di stanza di Nash a Princeton: con una telefonata chiarisce che a Princeton, Nash ha sempre vissuto in una stanza da solo. L'unico modo che il dottor Rosen ha di aiutare Nash, è di mostrargli tutto ciò che è reale e tutto ciò che crea solo la sua mente. Il dottor Rosen parla anche con Alicia e la manda a cercare William Parcher. Alicia incomincia a controllare l'ufficio di John al Wheeler Laboratory assieme a Sol e Bender, i due colleghi di Nash, e scopre la verità: il marito in ufficio passava il tempo a ritagliare periodici, cercando improbabili codici di coordinate geografiche, dove trovare i russi. Alicia scopre anche la cassetta postale di una villa chiusa, dove Nash depositava i rapporti e li trova tutti, chiusi lì.

La vita di Nash viene a questo punto sconvolta dalla scoperta che in realtà non esiste nessuna cospirazione. Charles, la sua nipotina e lo stesso William Parcher sono in realtà solo proiezioni della sua mente, a causa di una grave forma di schizofrenia di tipo paranoide. Nash cerca di togliersi l'impianto di un microchip che aveva nel braccio ma non trova nulla.

John Nash vagando come un fantasma tra cliniche e manicomi viene sottoposto a numerose sedute di shock insulinico e a una massiccia dose di clorpromazina. Grazie alle medicine e all'affetto di Alicia, Nash sembra recuperare in salute e decide in segreto, di smettere di prendere gli psicofarmaci. Allora ricade nel delirio e si dedica di nuovo in un garage alla ricerca di coordinate geografiche, tratte da ritagli di riviste. Alicia lo scopre, ma John ormai sente le voci, sente William Parcher suggerirgli persino di uccidere Alicia. Lei chiama il dottor Rosen e tenta di scappare ma Nash la blocca, anche se poi deduce che se la nipotina di Charles non cresce mai, allora le sue sono solo visioni.

In un incontro con il dottor Rosen, Nash dice che non vuole riprendere la terapia, perché gli impedisce di lavorare, gli impedisce di tenere il bambino e gli impedisce di rispondere all'amore di sua moglie. Nash sostiene che con la sua forza mentale riuscirà a convivere con le proprie allucinazioni deliranti, fino a ignorarle, tornando all'attività accademica.

Nash con la forza dell'amore per Alicia e con la propria intelligenza e volontà, riesce a superare la vergogna che provava di ripresentarsi a Princeton e incontra Hansen, il suo vecchio amico/rivale, che nel frattempo è diventato rettore. Hansen accoglie con benevolenza Nash e gli permette di frequentare il campus dell'università, gli assegna un posto in biblioteca e lo comprende quando Nash ha crisi deliranti.

Nash finalmente frequenta i corsi di Princeton, diventa docente, prende i farmaci più moderni, Hansen gli conferisce un posto da insegnante e nel 1994 Nash è insignito del Premio Nobel per l'economia.


Produzione


Le riprese del film sono incominciate il 26 marzo 2001, per concludersi a fine giugno. Russell Crowe giunse sul set per le riprese pochi giorni dopo aver vinto l'Oscar di miglior attore per Il gladiatore di Ridley Scott. Con questo film Crowe otterrà l'anno successivo un'altra nomination come miglior attore, dopo aver vinto sia il Golden Globe sia il Bafta.


Colonna sonora


La colonna sonora del film è stata composta e diretta da James Horner. La traccia All Love Can Be è interpretata dalla cantante britannica Charlotte Church. L'album A Beautiful Mind, pubblicato l'11 dicembre 2001 dalla casa discografica Decca Records, è stato candidato all'Oscar alla migliore colonna sonora.

Ildegarda di Bingen riceve e scrive su ispirazione divina
Ildegarda di Bingen riceve e scrive su ispirazione divina

Il canto gregoriano Columba aspexit di Ildegarda di Bingen, (Bingen sul Reno), in origine 70° brano contenuto nel codice, Symphonia armoniae celestium revelationum,[3] è attualmente contenuto nella raccolta A Feather On The Breath Of God ed è cantata da Emma Kirkby e dalle Gothic Voices, diretta da Christopher Page, edita da Hyperion Records Limited, London, England.[4]


Tracce


  1. A Kaleidoscope Of Mathematics – 4:55 (James Horner)
  2. Playing A Game Of "Go!" – 3:35 (James Horner)
  3. Looking For The Next Great Idea – 3:03 (James Horner)
  4. Creating "Governing Dynamics" – 2:33 (James Horner)
  5. Cracking The Russian Codes – 3:22 (James Horner)
  6. Nash Descends Into Parcher's World – 4:39 (James Horner)
  7. First Drop Off. First Kiss – 5:16 (James Horner)
  8. The Car Chase – 2:24 (James Horner)
  9. Alicia Discovers Nash's Dark World – 8:30 (James Horner)
  10. Real Or Imagined? – 5:47 (James Horner)
  11. Of One Heart, Of One Mind – 6:21 (James Horner)
  12. Saying Goodbye To Those You So Love – 6:44 (James Horner)
  13. Teaching Mathematics Again – 3:16 (James Horner)
  14. The Prize Of One's Life...The Prize Of One's Mind – 3:03 (James Horner)
  15. All Love Can Be, song (from the film "A Beautiful Mind") (feat. Charlotte Church) – 3:18 (testo: Will Jennings – musica: James Horner)
  16. Closing Credits – 4:50 (James Horner)

Accoglienza



Incassi


Il budget del film è stato di circa 60 milioni di dollari. L'incasso sul mercato nordamericano ha superato i 170 milioni. Complessivamente gli incassi totali al box-office mondiale hanno superato i 300 milioni di dollari.


Riconoscimenti


  • 2002 - Premio BAFTA
    • Miglior attore protagonista a Russell Crowe
    • Miglior attrice non protagonista a Jennifer Connelly
    • Nomination Miglior film a Brian Grazer e Ron Howard
    • Nomination Migliore regia a Ron Howard
    • Nomination Migliore sceneggiatura non originale a Akiva Goldsman
  • 2002 - Screen Actors Guild Award
    • Miglior attore protagonista a Russell Crowe
    • Nomination Miglior cast
    • Nomination Miglior attrice protagonista a Jennifer Connelly
  • 2002 - Critics' Choice Movie Award
    • Miglior film
    • Migliore regia a Ron Howard
    • Miglior attore protagonista a Russell Crowe
    • Miglior attrice non protagonista a Jennifer Connelly
    • Nomination Migliore sceneggiatura a Akiva Goldsman
  • 2001 - Chicago Film Critics Association Award
    • Nomination Miglior film
    • Nomination Migliore regia a Ron Howard
    • Nomination Miglior attore protagonista a Russell Crowe
    • Nomination Miglior attrice non protagonista a Jennifer Connelly
    • Nomination Migliore sceneggiatura a Akiva Goldsman
    • Nomination Miglior colonna sonora a James Horner
  • 2003 - Empire Award
    • Nomination Miglior attrice a Jennifer Connelly
  • 2002 - Kansas City Film Critics Circle Award
    • Miglior attrice non protagonista a Jennifer Connelly
  • 2002 - Las Vegas Film Critics Society Award
    • Nomination Miglior attrice non protagonista a Jennifer Connelly
  • 2002 - MTV Movie Award
    • Nomination Migliore performance maschile a Russell Crowe
  • 2001 - Satellite Award
    • Miglior attrice non protagonista in un film drammatico a Jennifer Connelly
    • Miglior canzone originale (All Love Can Be) a James Horner
    • Nomination Miglior attore in un film drammatico a Russell Crowe
    • Nomination Miglior attore non protagonista in un film drammatico a Ed Harris
    • Nomination Migliore sceneggiatura non originale a Akiva Goldsman
    • Nomination Miglior montaggio a Mike Hill e Daniel P. Hanley
    • Nomination Miglior colonna sonora a James Horner
  • 2002 - Premio Amanda
    • Nomination Miglior film straniero a Ron Howard
  • 2003 - Grammy Award
    • Nomination Miglior colonna sonora a James Horner
  • 2001 - Phoenix Film Critics Society Award
    • Miglior attore protagonista a Russell Crowe
    • Miglior attrice non protagonista a Jennifer Connelly
    • Nomination Miglior film
    • Nomination Migliore regia a Ron Howard
    • Nomination Migliore sceneggiatura non originale a Akiva Goldsman
    • Nomination Miglior colonna sonora a James Horner
  • 2001 - San Diego Film Critics Society Award
    • Nomination Miglior attore protagonista a Russell Crowe
  • 2001 - Southeastern Film Critics Association Award
    • Miglior attrice non protagonista a Jennifer Connelly
    • Nomination Miglior film
  • 2002 - AFI Award
    • Attrice dell'anno a Jennifer Connelly
    • Nomination Film dell'anno a Brian Grazer e Ron Howard
    • Nomination Attore dell'anno a Russell Crowe
    • Nomination Sceneggiatore dell'anno a Akiva Goldsman
  • 2002 - Eddie Award
    • Nomination Miglior montaggio in un film drammatico a Daniel P. Hanley e Mike Hill
  • 2003 - ASCAP Award
    • Top Box Office Film a James Horner
  • 2002 - AACTA Award
    • Nomination Miglior film straniero a Brian Grazer e Ron Howard
  • 2002 - Artios Award
    • Nomination Miglior casting per un film drammatico a Jane Jenkins e Janet Hirshenson
  • 2002 - Dallas-Fort Worth Film Critics Association Award
    • Miglior film
    • Migliore regia a Ron Howard
    • Miglior attore protagonista a Russell Crowe
    • Miglior sceneggiatura a Akiva Goldsman
    • Nomination Miglior attrice non protagonista a Jennifer Connelly
  • 2002 - DGA Award
    • Miglior regia a Ron Howard, Kathleen McGill, Aldric La'auli Porter, Kristin Bernstein, Noreen R. Cheleden e Jane Ferguson (Assistenti Registi)
  • 2003 - London Critics Circle Film Award
    • Nomination Attore britannico non protagonista dell'anno a Paul Bettany
  • 2002 - Golden Reel Award
    • Nomination Miglior montaggio sonoro (Dialoghi) a Anthony J. Ciccolini III, Deborah Wallach, Stan Bochner, Louis Cerborino e Marc Laub
    • Nomination Miglior montaggio sonoro (Colonna sonora) a Jim Henrikson
  • 2002 - Teen Choice Award
    • Nomination Miglior film drammatico/d'azione/d'avventura
  • 2002 - WGA Award
    • Miglior sceneggiatura non originale a Akiva Goldsman
  • 2001 - Awards Circuit Community Awards
    • Miglior attore protagonista a Russell Crowe
    • Miglior attrice non protagonista a Jennifer Connelly
    • Nomination Miglior cast
    • Nomination Miglior sceneggiatura non originale a Akiva Goldsman
    • Nomination Miglior colonna sonora originale a James Horner
    • Nomination Menzioni originali
  • 2002 - Christopher Awards
    • Miglior film
  • 2003 - Czech Lions
    • Nomination Miglior film straniero a Ron Howard
  • 2001 - Golden Schmoes Awards
    • Miglior attrice non protagonista a Jennifer Connelly
    • Nomination Miglior attore protagonista a Russell Crowe
  • 2002 - Harry Award
    • Nomination Harry Award
  • 2002 - Humanitas Prize
    • Nomination Miglior film a Akiva Goldsman
  • 2002 - Online Film & Television Association
    • Miglior attrice non protagonista a Jennifer Connelly
    • Nomination Miglior film a Brian Grazer e Ron Howard
    • Nomination Miglior attore protagonista a Russell Crowe
    • Nomination Miglior sceneggiatura non originale a Akiva Goldsman
    • Nomination Miglior colonna sonora originale a James Horner
  • 2002 - Online Film Critics Society Award
    • Miglior attrice non protagonista a Jennifer Connelly
    • Nomination Miglior attore protagonista a Russell Crowe
  • 2002 - PGA Award
    • Nomination Miglior produttore a Brian Grazer e Ron Howard
  • 2002 - USC Scripter Award
    • Miglior sceneggiatura a Akiva Goldsman e Sylvia Nasar
  • 2002 - Vancouver Film Critics Circle
    • Nomination Miglior attore protagonista a Russell Crowe
  • 2002 - World Soundtrack Award
    • Nomination Compositore dell'anno a James Horner

Rapporto con la malattia


Il delirio di John Nash, come descritto nel film, è rappresentato da Charles Herman, un compagno di stanza, che funge da interlocutore delle confabulazioni solitarie di Nash e da Marcee Herman, nipote di Charles, un'interlocutrice femminile bambina. Il delirio strutturato persecutorio è aiutare William Parcher, un militare del Dipartimento della Difesa, a contrastare un'azione di sabotaggio di un gruppo terrorista russo. Tuttavia, in realtà, John Nash non ha mai avuto allucinazioni visive, come viene invece mostrato nel film (quindi le 3 figure dell'agente governativo e del compagno di camera e di sua nipote sono del tutto inventati). È altresì vero che risulta molto efficace il tentativo di far vedere "in soggettiva" allo spettatore le "visioni" del protagonista. Nel film viene descritto una specie di delirio maccartista, derivato da una paura dei russi, comune negli Stati Uniti, negli anni 1950. Il delirio di John Nash nella realtà è piuttosto diverso; infatti Nash, soffriva di un delirio di onnipotenza, nel quale si considerava imperatore dell'Antartide o il piede sinistro di Dio, o il capo di un governo universale, inoltre pensava di ricevere messaggi criptati provenienti dai russi o da extraterrestri.[5]

Nella sceneggiatura del film i personaggi immaginari sono presentati allo spettatore dal punto di vista del protagonista, cioè come figure reali, che parlano, camminano, aprono porte in una realtà alterata in cui anche gli ambienti (per esempio gli immaginari laboratori segreti in cui Parcher porta Nash) appaiono allo spettatore come reali. Questo per calare lo spettatore nella realtà vista da Nash e nel suo delirio, per rendere ancora più forte la scoperta della malattia mentale. Tuttavia, sin dall'inizio del film sono stati lasciati alcuni indizi che, sebbene non percepibili subito nel loro reale significato, possono essere rievocati a posteriori (cioè dopo la rivelazione che non si tratta di situazioni reali) e riconosciuti (ma sempre solo a posteriori) come sintomi della malattia del protagonista. Alcuni di questi indizi sono (tra parentesi il motivo per cui verosimilmente non sono percepiti):

Secondo la teoria degli oggetti parziali di Melanie Klein, Charles Herman, Marcee Herman e William Parcher, non sono altro che parti di Nash, scisse e proiettate all'esterno. Quindi i loro discorsi vanno interpretati come pensieri di Nash, che una parte di Nash produce e l'altra parte di Nash subisce.
Da un punto di vista dell'interpretazione psicoanalitica, secondo Melanie Klein, Charles è una parte di Nash, che esprime pensieri alternativi di Nash. Charles-Nash estrinseca quella parte di Nash, che Nash stesso, per qualche motivo, non riesce ad estrinsecare e che solo attraverso il delirio gli può arrivare alla coscienza.
William Parcher è quella parte di Nash, che vorrebbe fare un lavoro importante per il Dipartimento della Difesa, salvare vite da un disastro atomico, progettato dai Russi. Ma in breve si trasforma in un delirio persecutorio, quando Nash vede russi che lo minacciano dappertutto. Parcher-Nash rappresenta una parte scissa della personalità di Nash, una parte cattiva, quando gli suggerisce di uccidere Alicia.
Anche Marcee Herman, la nipotina di Charles, rappresenta una parte scissa della personalità di Nash. Una parte buona, Marcee-Nash fa nascere la critica nella parte di Nash più ancorata alla realtà, quando Nash si accorge che Marcee non cresce mai.


Note


  1. Il genio dei numeri. Storia di John Forbes Nash jr, matematico e folle. Sylvia Nasar. Traduttore Carla Capararo, Roberta Zuppet, Sergio Mancini. 2002. Pag.442. ISBN 9788817128711.
  2. Il Wheeler Laboratory non esiste, è un'invenzione del copione cinematografico.
  3. (EN) Symphonia et Ordo virtutum. Hildegard. 75 works, and morality play. Composition Year: ca. 1140's-1160's.
  4. (EN) Columba aspexit. by Emma Kirkby with Gothic Voices and Christopher Page.
  5. Lettura postrazionalista di una evoluzione psicotica in una organizzazione di significato ossessiva.[collegamento interrotto]. (PDF). Daniela Merigliano. 2003.

Bibliografia



Voci correlate



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Collegamenti esterni


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[de] A Beautiful Mind – Genie und Wahnsinn

A Beautiful Mind – Genie und Wahnsinn ist eine US-amerikanische Filmbiografie des Regisseurs Ron Howard aus dem Jahr 2001. Im Film wird die reale Lebensgeschichte des insbesondere für die Spieltheorie bekannten Mathematikers John Forbes Nash skizziert, welche auf dem gleichnamigen Buch von Sylvia Nasar basiert.

[en] A Beautiful Mind (film)

A Beautiful Mind is a 2001 American biographical drama film directed by Ron Howard. Written by Akiva Goldsman, its screenplay was inspired by Sylvia Nasar's 1998 biography of the mathematician John Nash, a Nobel Laureate in Economics. A Beautiful Mind stars Russell Crowe as Nash, along with Ed Harris, Jennifer Connelly, Paul Bettany, Adam Goldberg, Judd Hirsch, Josh Lucas, Anthony Rapp, and Christopher Plummer in supporting roles. The story begins in Nash's days as a graduate student at Princeton University. Early in the film, Nash begins to develop paranoid schizophrenia and endures delusional episodes while watching the burden his condition brings on his wife Alicia and friends.

[es] A Beautiful Mind

A Beautiful Mind (Una mente maravillosa en España, Una mente brillante en Hispanoamérica) es una película de drama biográfico estadounidense del año 2001. Basada en la novela homónima de Sylvia Nasar, que fue candidata al Premio Pulitzer en 1998, cuenta la vida de John Forbes Nash, ganador del Premio Nobel de Economía en 1994. La dirección de la película y la redacción del guion estuvieron a cargo de Ron Howard y Akiva Goldsman, respectivamente. Entre el reparto de la cinta se encuentra Russell Crowe (protagonista) y Ed Harris, Jennifer Connelly, Paul Bettany y Christopher Plummer en los papeles secundarios. La historia comienza en los primeros años de vida de un joven prodigio de las matemáticas llamado John Nash, quien comienza a desarrollar una esquizofrenia paranoide y a sufrir delirios, mientras ve penosamente cómo esto afecta a su condición física y a sus relaciones familiares y amistosas.
- [it] A Beautiful Mind

[ru] Игры разума

«Игры разума» (англ. A Beautiful Mind — «Прекрасный ум» (разум)[3]) — биографическая драма Рона Ховарда по одноимённой книге С. Назар, рассказывающей о жизни Джона Форбса Нэша, лауреата Нобелевской премии по экономике[4]. Книга в 1998 году была номинирована на Пулитцеровскую премию. Сценарий к фильму был написан Акивой Голдсманом. Главную роль в картине исполнил Рассел Кроу; также снялись Дженнифер Коннелли, Эд Харрис, Кристофер Пламмер и Пол Беттани. Фильм получил четыре Оскара (лучший фильм, адаптированный сценарий, режиссура, актриса второго плана — Дженнифер Коннелли), награду «Золотой глобус» (в частности, приз получил Рассел Кроу за лучшую мужскую роль) и был отмечен несколькими премиями BAFTA. Премьера фильма состоялась 21 декабря 2001 года в США[5]. Премьера в России состоялась 3 июля 2002 года. Фильм был положительно воспринят критиками и собрал более 300 млн долларов по всему миру.



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