Agente 077 dall'Oriente con furore è un film del 1965, diretto da Sergio Grieco con l'abituale pseudonimo "Terence Hathaway". Seguito di Agente 077 missione Bloody Mary dello stesso anno, è una pellicola del filone del fantaspionaggio in coproduzione internazionale tra Italia, Francia e Spagna.
Agente 077 dall'Oriente con furore | |
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Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Italia, Francia, Spagna |
Anno | 1965 |
Durata | 97 minuti |
Rapporto | 2,35 : 1 |
Genere | azione, avventura, spionaggio, fantascienza |
Regia | Terence Hathaway |
Soggetto | Sandro Continenza, Nino Scolaro, Arpad De Riso, Leonardo Martin |
Sceneggiatura | Sandro Continenza, Nino Scolaro, Arpad De Riso, Leonardo Martin |
Produttore | Edmondo Amati |
Casa di produzione | Fida Cinematografica, Les Productions Jacques Roitfeld, Época Films S.A. |
Distribuzione in italiano | Fida Cinematografica |
Fotografia | Juan Julio Baena |
Montaggio | Enzo Alfonzi |
Effetti speciali | Eugenio Ascani |
Musiche | Piero Piccioni |
Scenografia | Nedo Azzini |
Costumi | Rosalba Menichelli |
Trucco | Gianfranco Mecacci |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Seguirà un altro film con protagonista l'Agente 077, ovvero Missione speciale Lady Chaplin del 1966.
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Distribuito dalla FIDA il 24 settembre 1965.
Titoli per la distribuzione internazionale: Fureur sur le Bosphore, París-Estambul sin regreso, S.O.S. agente 017 plenos poderes en Estambul, Agent 077 Fury in the Orient, Agent 077 Operation Istanbul, From the Orient with Fury.[1]
Doppiaggio affidato alla CDC.
«Rapidissimo sequel di Agente 077 missione Bloody Mary, che aveva avuto un boom di incassi un mese prima [...]. Pochi sanno indossare lo smoking come Ken Clark e le situazioni a Parigi e a Istanbul sono ben ambientate. Margaret Lee illumina l'ultima parte del film anche se come agente non rende niente. Bellissima la musica di Piero Piccioni che non perde mai i suoi toni lounge, mentre Lydia MacDonald canta la canzone dei meravigliosi titoli di testa, tutti costruiti sugli occhiali neri del protagonista» |
(Marco Giusti, 007 all'italiana[2]) |
«Realizzata tempestivamente poco dopo l'uscita italiana di A 007, dalla Russia con amore, questa pellicola (come le altre che vi si accompagnano) schematizza in un'ottica maschilista e cinica i cliché che il genere sta prontamente definendo e li reindirizza timidamente sulle tracce della fantascienza e dell'horror all'italiana.» |
(Fantafilm[1]) |
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