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Bal è un film del 2010 diretto da Semih Kaplanoğlu.

Bal
Lingua originaleturco
Paese di produzioneTurchia, Germania, Francia
Anno2010
Durata104 min
Generedrammatico
RegiaSemih Kaplanoğlu
SceneggiaturaSemih Kaplanoğlu, Orçun Köksal
ProduttoreSemih Kaplanoğlu
Casa di produzioneKaplan Film, Heimatfilm
FotografiaBarış Özbiçer
MontaggioAyhan Ergürsel, Suzan Hande Güneri, Semih Kaplanoğlu
ScenografiaNaz Erayda
CostumiOzge Ozturk
Interpreti e personaggi
  • Bora Altaş: Yusuf
  • Erdal Besikçioglu: il padre Yakup
  • Tülin Özen: la madre Zehra

È il terzo e ultimo episodio della "Trilogia di Yusuf" dopo Yumurta (2007) e Süt (2008) realizzata in un ordine cronologico inverso, dalla maturità all'infanzia del personaggio qui interpretato da Bora Altaş.

È stato proiettato in anteprima alla 60ª edizione del Festival di Berlino, aggiudicandosi l'Orso d'oro e il premio della giuria ecumenica.[1]

Nel 2011 è stato designato come film rappresentante il cinema turco alla selezione per l'Oscar al miglior film straniero, venendo però escluso dalla candidatura.[2]


Trama


Yusuf ha 6 anni e vive in una remota regione della Turchia con i genitori, con cui ha un legame molto forte. A scuola gli altri bambini lo deridono per la sua balbuzie e Yusuf è contento soprattutto quando può accompagnare il padre apicoltore Yakup nella foresta in cui sono custoditi gli alveari. Quando le api scompaiono improvvisamente, Yakup decide di partire per le montagne per risolvere il mistero e da quel momento il piccolo Yusuf entra in uno stato di mutismo assoluto.

La madre Zehra decide di farlo partecipare alla Notte di Miraj, la cerimonia in cui si festeggia l'ascensione di Maometto. Complice un sogno fatto prima della sua sparizione, Yusuf arriva a identificare la figura del padre con quella del profeta e si convince che presto farà ritorno. Ma il tempo passa e nulla cambia, fin quando il bambino raccoglie il suo coraggio e decide di addentrarsi nella foresta misteriosa alla sua ricerca.


Produzione


Le riprese sono state effettuate nella città di Çamlıhemşin e nei suoi dintorni, nella provincia di Rize lungo la costa del Mar Nero.[3] Il regista Semih Kaplanoğlu ha affermato che la regione nord-est della Turchia era l'unica con il tipo di natura che aveva in mente per il film, nonostante le difficili condizioni riscontrate soprattutto per le sequenze nella foresta: «Siamo potuti salire in auto solo fino ad un certo punto, poi siamo dovuti scendere e fare un'escursione con l'attrezzatura per raggiungere il luogo delle riprese, che era abbastanza lontano. Le riprese sono state fatte in un luogo ripido in cui difficilmente si poteva stare in piedi. La costa del Mar Nero ha anche un tempo molto imprevedibile. Pioggia, sole e nebbia spesso nella stessa ora. Quindi abbiamo avuto momenti difficili con la continuità delle scene. Quando leggo il mio diario, vedo che ha piovuto 39 giorni su 48».[4]

La scelta del protagonista ha richiesto due mesi di selezioni da parte del regista nelle scuole elementari di varie città, paesi e villaggi della regione delle riprese. Dopo aver spostato le ricerche a 100 km di distanza, è riuscito a trovare il bambino giusto: «Un giorno, al mio ritorno da un sopralluogo ho visto Bora Altaş in sella alla sua bicicletta. Sono sceso dalla macchina e mi sono presentato. Ho immediatamente capito che era lo Yusuf che stavo cercando. Era un bambino sensibile, intelligente con un mondo tutto suo». Prosegue Kaplanoğlu: «Bora ha un carattere molto diverso da quello che avevo scritto per Yusuf... Abbiamo lavorato sodo e siamo stati pazienti... Abbiamo sviluppato un legame basato sulla fiducia. Posso dire che ho lavorato con lui nel modo in cui lavoro con attori adulti».[4]

Riguardo al film e all'intera trilogia ha dichiarato: «Ho attinto alle mie esperienze passate mentre davo forma al personaggio di Yusuf... Anche la mia infanzia è servita come punto di riferimento per la sceneggiatura di Bal. I miei problemi a scuola mentre cercavo di imparare a leggere e scrivere, le mie domande che gli adulti hanno lasciato senza risposta, l'intensa crudeltà e la ricchezza della natura... In un certo senso, un bambino forma la sua personalità mentre scopre il mondo con curiosità».[4]


Distribuzione


Dopo l'anteprima dell'11 febbraio 2010 al Festival di Berlino, il film è stato distribuito in Turchia dal successivo 9 aprile. In seguito è stato proiettato in molte altre manifestazioni tra cui i festival di Karlovy Vary (3 luglio), San Sebastián (19 settembre) e Dubai (14 dicembre).[5]


Date di uscita



Critica


Il film ha ottenuto ottime recensioni dalla critica. Il sito Rotten Tomatoes riporta l'85% di recensioni professionali con giudizio positivo e un voto medio di 6,8 su 10, mentre il sito Metacritic assegna al film un punteggio di 70 su 100 basato su 5 recensioni.[6][7]


Riconoscimenti


  • 2010
Festival internazionale del cinema di Berlino
Orso d'oro a Semih Kaplanoğlu
Premio della giuria ecumenica a Semih Kaplanoğlu
International Istanbul Film Festival
Tulipano d'oro per la miglior fotografia a Barış Özbiçer
Premio speciale della giuria a Semih Kaplanoğlu
People's Choice Award a Semih Kaplanoğlu
European Film Awards
Candidatura per il miglior film
Candidatura per il miglior regista a Semih Kaplanoğlu
Candidatura per la miglior fotografia a Barış Özbiçer
Asia Pacific Screen Awards
Premio UNESCO a Semih Kaplanoğlu
Candidatura per il miglior film
Candidatura per il miglior regista a Semih Kaplanoğlu
Candidatura per la miglior fotografia a Barış Özbiçer
London Turkish Film Festival
Golden Wings Digital Distribution Award
Vukovar Film Festival
Miglior film
International Adana Golden Boll Film Festival
Miglior film
People's Choice Award
Premio della Turkish Film Critics Association (SIYAD)
Premio speciale della giuria al miglior giovane attore a Bora Altaş
World Cinema Amsterdam
NTR Broadcast Award
Festival du film de Châtenay-Malabry
Grand Prix
Hamadan Children Film Festival
Golden Butterfly per la miglior fotografia a Barış Özbiçer
  • 2011
RiverRun International Film Festival
Miglior fotografia a Barış Özbiçer
Premio della giuria al miglior film
International Cinephile Society Awards
Miglior film non distribuito nel 2010

Note


  1. Prizes & Honours 2010, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 17 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2019).
  2. Bal - Trivia, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 17 giugno 2018.
  3. Bal - Filming & Production, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 17 giugno 2018.
  4. Honey - Comments from writer-director Semih Kaplanoglu, su kaplanfilm.com, www.kaplanfilm.com. URL consultato il 17 giugno 2018.
  5. Bal - Release Info, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 17 giugno 2018.
  6. Honey (2010), su rottentomatoes.com, www.rottentomatoes.com. URL consultato il 17 giugno 2018.
  7. Bal (2010), su metacritic.com, www.metacritic.com. URL consultato il 17 giugno 2018.
  8. Honey, su timeout.com, www.timeout.com. URL consultato il 17 giugno 2018.
  9. Bal, su nypost.com, www.nypost.com. URL consultato il 17 giugno 2018.
  10. A Son's Quest, With Nature as a Guide, su nytimes.com, www.nytimes.com. URL consultato il 17 giugno 2018.
  11. Bal: Where Nothing and Everything Happens, su villagevoice.com, www.villagevoice.com. URL consultato il 17 giugno 2018.

Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 224745260 · BNE (ES) XX5160385 (data)
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На других языках


[en] Honey (2010 film)

Honey (Turkish: Bal) is a 2010 Turkish drama film directed by Semih Kaplanoğlu, the third and final installment of the "Yusuf Trilogy", which includes Egg and Milk.[1] It premiered on 16 February 2010 in competition at the 60th Berlin International Film Festival,[1][2][3] where it became the third Turkish film, after Susuz Yaz in 1964 and Head-On in 2004, to win the Golden Bear award.[4][5] The film, which went on general release across Turkey on 9 April 2010, was selected as Turkey's official candidate for the Best Foreign Film Oscar at the 83rd Academy Awards[6] but it did not make the final shortlist.[7]
- [it] Bal (film)

[ru] Мёд (фильм)

«Мёд» (тур. Bal) — художественный фильм турецкого режиссёра Семиха Капланоглу (2010). Заключительная часть трилогии о мальчике-поэте Юсуфе, куда также входят картины «Яйцо» (2007) и «Молоко» (2008).



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