Balzac e la piccola sarta cinese è un film del 2002 diretto da Dai Sijie, adattamento del libro omonimo dello stesso autore. Anche se il libro è stato scritto in francese, il film è recitato in cinese.
Balzac e la piccola sarta cinese | |
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Titolo originale | Xiao cai feng |
Paese di produzione | Cina, Francia |
Anno | 2002 |
Durata | 110 min |
Genere | drammatico |
Regia | Dai Sijie |
Soggetto | Dai Sijie |
Sceneggiatura | Dai Sijie e Nadine Perront |
Fotografia | Jean-Marie Dreujou |
Montaggio | Luc Barnier e Julia Gregory |
Musiche | Pujian Wang |
Scenografia | Juiping Cao |
Interpreti e personaggi | |
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Il film narra la storia di due giovani ragazzi, il protagonista Ma e il suo migliore amico di sempre Luo, mandati in un piccolo villaggio per essere rieducati secondo le leggi del partito del Presidente Mao, venerato e osannato da tutti i montanari, per via della loro ignoranza totale.
I due protagonisti sono entrambi figli di medici, e per questo vengono ritenuti dallo stato dei figli di Nemici pubblici. In realtà i due sono ragazzi che non hanno avuto modo di diplomarsi al liceo e hanno a stento la licenza media.
Nonostante questo sono due svegli ragazzi di città che non appena approdano al villaggio stupiscono gli abitanti per via dei bizzarri oggetti che portano dentro le loro valigie. Uno di questi è la sveglia di Luo, utilizzata (una volta capito in parte il suo uso dal capo villaggio) come orologio per rispettare precisamente l’orario di lavoro nei campi. Altro oggetto che si rivelerà di fondamentale importanza è il violino di Ma, con cui egli allieterà le lunghe notti piovose che lui e il suo migliore amico sono costretti a passare nel freddo e nella sporcizia.
La situazione cambia quando i due incontrano per la prima volta la Piccola sarta (di cui non sapremo mai il vero nome), una giovane montanara, la cui bellezza è superiore a quella di tutte le ragazze del villaggio. Parallelamente i nostri due protagonisti incontreranno un loro vecchio amico, Quattrocchi, dotato di una valigia piena zeppa di libri proibiti. Libri occidentali. I due dopo vari misfatti verranno in possesso della valigia e dei suoi romanzi, custodendoli gelosamente come tesori. Ogni romanzo sarà un sogno, un viaggio in un'Europa esotica tanto agognata dai due ragazzi che nel momento in cui aprono il loro scrigno segreto si ritrovano a contemplare ideali sconosciuti e affascinanti. Leggere i romanzi alla Piccola sarta diverrà una delle tematiche più importanti dell’intera narrazione.
La contemplazione di quelle montagne tanto amene seppur rese dure dal lavoro e dalla fatica lasceranno un segno nei due giovani tanto quanto la lettura di Balzàc nella Piccola sarta.
Il film fu girato nei luoghi originari della Cina dove Dai Sijie venne mandato in rieducazione nel periodo della rivoluzione culturale. Questi bellissimi paesaggi sono davvero destinati a scomparire sotto l'acqua a causa della creazione di un bacino artificiale come viene rappresentato alla fine del film.
Il film è stato presentato nella sezione Un Certain Regard al 55º Festival di Cannes.[1]
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