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Basket Case è un film del 1982 diretto da Frank Henenlotter. Il soggetto presenta reminiscenze della storia a fumetti The Basket!, contenuta in The Haunt of Fear #7 del maggio/giugno 1951, in cui il personaggio principale portava sempre in una cesta la testa del proprio gemello (che sbuca fuori dal suo corpo), il quale lo obbligava a saziare i suoi appetiti. A sua volta, questo fumetto era una rielaborazione del racconto Il nano (The Mannikin, 1937) di Robert Bloch. Il film è stato distribuito in Italia sia in VHS che in DVD.

Disambiguazione – Se stai cercando il singolo dei Green Day, vedi Basket Case (singolo).
Basket Case
Una scena del film
Titolo originaleBasket Case
Lingua originaleInglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1982
Durata91 min
Rapporto1,37:1
Genereorrore
RegiaFrank Henenlotter
SceneggiaturaFrank Henenlotter
ProduttoreEdgar Ievins
Produttore esecutivoArnie Bruck e Tom Kaye
Casa di produzioneBasket Case Productions
FotografiaBruce Torbet
MontaggioFrank Henenlotter
MusicheGus Russo
TruccoJohn Caglione Jr., Ken Clark, Kevin Haney e Ugis Nigals
Interpreti e personaggi
  • Kevin VanHentenryck: Duane Bradley
  • Terri Susan Smith: Sharon
  • Beverly Bonner: Casey
  • Robert Vogel: Hotel Manager
  • Diana Browne: Dr. Kutter
  • Lloyd Pace: Dr. Needleman
  • Bill Freeman: Dr. Lifflander
  • Joe Clarke: O'Donovan
  • Ruth Neuman: Zia di Duane
  • Richard Pierce: Padre di Duane
  • Sean McCabe: Duane (giovane)
  • Dorothy Strongin: Josephine
  • Kerry Ruff: Detective
  • Ilze Balodis: Social Worker
  • Tom Robinson: Ladro nel teatro
  • Chris Babson: Kutter's Date
  • Maria T. Newland: Paziente
  • Florence Shultz: Infermiera
  • Mary Ellen Shultz: Infermiera
  • Constantine Scopas: Hotel Tenant
  • Charles Stanley: Hotel Tenant
  • Sydney Best: Hotel Tenant
  • Johnny Ray Williams: Hotel Tenant
  • Yousef Abuhamdeh: Hotel Tenant
  • Lubi Kirsch: Hotel Tenant
  • Catherine Russell: Hotel Tenant
  • Mitchell Huval: Hotel Tenant
  • Noel Hall: Drug Dealer
  • Bruce Frankel: Secondo detective
  • Pat Ivers: Ragazza di strada
  • Emily Armstrong: Ragazza di strada
  • Russell Fritz: Casey's John
  • Jerry Butler: Casey Greeter #1 (non accreditato)
  • Frank Henenlotter: Cliente del teatro (non accreditato)

Trama


Un giovane uomo, Duane Bradley, si reca in un hotel malfamato di New York portando con sé un grosso cesto di vimini (in inglese basket case, da cui il titolo del film) chiuso con un lucchetto. Durante la sua permanenza nell'alberghetto iniziano a capitare strani fatti: alcune persone vengono terrorizzate da "qualcosa" e un ladruncolo viene ritrovato ucciso.

Col proseguire del film, si scopre che all'interno del cesto c'è Belial, il mostruoso fratello siamese di Duane. Nel flashback si scopre che Belial non era che un torso deforme provvisto di due braccia e una testa cresciuto su un fianco di Duane. Incapace di parlare ma in grado di comunicare telepaticamente con il fratello, Belial era malvisto dal padre, che ha deciso di effettuare un intervento di separazione contro la volontà dei figli e degli altri familiari. L'uomo ha ingaggiato tre medici evidentemente non qualificati a compiere l'intervento (tra cui una veterinaria), che hanno causato immensi dolori ai due ragazzini. Belial, creduto morto, era stato gettato in un sacco della spazzatura, e Duane apparentemente aveva iniziato a vivere normalmente.

Anni dopo, una volta eliminato il padre, Duane si reca a New York portando con sé il fratello (divenuto nel frattempo molto più forte), allo scopo di eliminare anche i tre dottori responsabili della loro separazione. Belial fa a pezzi con facilità i tre dottori, ma al tempo stesso inizia a covare risentimento verso il fratello che sempre più spesso lo lascia solo nel suo cesto.

Duane si innamora, ricambiato, di Sharon, la segretaria di uno dei dottori uccisi, e ciò scatena la gelosia di Belial, trascinando il film verso un tragico finale.


Produzione


Il film fu girato in 16 mm. Il regista Henenlotter non ebbe il controllo della fase post-produzione e il risultato fu un film scuro, torbido e convertito in un differente aspect ratio. Il film venne girato in parte nella 42° Street di Manhattan.[1] Scrisse il film mentre camminava intorno a Times Square, che egli definì "un'atmosfera meravigliosa"[2].

Gli effetti speciali per Belial consistono in un burattino in alcune scene e nell'utilizzo della stop motion in altre. Quando la mano di Belial è vista attaccare le sue vittime, quella mano è un guanto indossato dal regista. Il burattino a grandezza naturale è visto anche nelle scene dove Belial è visto con un attore o dove i suoi occhi brillano di rosso. Per le scene della furia di Belial si utilizzò l'animazione in stop motion.[3]


Accoglienza


Nonostante Basket Case sia un film realizzato con un budget estremamente basso da un regista di nicchia, e interpretato da attori sconosciuti, esordienti o non professionisti, è ancor oggi ben ricordato dagli appassionati del genere anche in virtù di queste caratteristiche.

La ristrettezza di mezzi con cui Henenlotter ha realizzato il film non gli ha impedito di realizzare un'opera disturbante e inquietante; l'efficacia del film è inoltre acuita dall'ambientazione degradata in cui si svolge (il film fu girato nei veri bassifondi di New York).

Lo stesso forse non si può dire dei suoi seguiti, Basket Case 2 e Basket Case 3: The Progeny, che pur godendo di un budget nettamente superiore, utilizzato anche per realizzare migliori effetti speciali e nuove creature mostruose, virano maggiormente su un tono grottesco e semi-comico piuttosto che sull'orrore puro, risultando così meno originali.


Sequel



Curiosità


Quasi tutti gli attori erano non professionisti; la maggior parte di loro non ha più recitato in nessun altro film. Buona parte dei nomi nei titoli di coda sono falsi, dato che in realtà solo quattro persone hanno collaborato con il regista a realizzare questo film.

Quando Duane arriva all'albergo, per far vedere al proprietario che è in grado di pagare gli mostra una mazzetta di banconote arrotolate. Secondo il regista quei soldi erano l'intero budget del film. Il nome dell'alberghetto è "Hotel Broslin": in realtà non esiste a New York alcun albergo con quel nome, ma è stata creata apposta un'insegna e le scene in interni sono state girate nei luoghi più svariati.


Note


  1. Rob Galluzzo, FRIGHT INTERVIEW – Frank Henenlotter (Writer/Director of BASKET CASE)!, su IconsOfFright.com, 3 novembre 2011. URL consultato il 29 gennaio 2014.
  2. Matthew Sorrento, THE "BASKET CASE" RETURNS(?): INTERVIEW WITH FRANK HENENLOTTER, su Film Threat, 22 dicembre 2008. URL consultato il 29 gennaio 2014.
  3. "In Search of Hotel Broslin". Basket Case DVD special features.

Collegamenti esterni


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На других языках


[en] Basket Case (film)

Basket Case is a 1982 American horror film written and directed by Frank Henenlotter, and produced by Edgar Ievins. Kevin Van Hentenryck stars as a normal-looking person who seeks vengeance for the unwanted surgery that separated him from his deformed conjoined twin brother, who he now hides in a basket.

[es] Basket Case (película)

Basket Case es una película de los géneros terror y comedia escrita y dirigida por Frank Henenlotter en 1982.
- [it] Basket Case

[ru] Существо в корзине (фильм)

«Существо в корзине» (англ. Basket Case) — американский художественный фильм режиссёра Фрэнка Хененлоттера по его сценарию, фильм ужасов с элементами комедии.



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