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Benvenuti al Sud è un film del 2010 diretto da Luca Miniero, remake del film francese del 2008 Giù al Nord di Dany Boon.

Benvenuti al Sud
Claudio Bisio, Nunzia Schiano e Alessandro Siani in una scena del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno2010
Durata106 min
Rapporto2,35:1
Generecommedia
RegiaLuca Miniero
SoggettoDany Boon, Alexandre Charlot, Franck Magnier (Giù al Nord)
SceneggiaturaMassimo Gaudioso
ProduttoreMarco Chimenz, Francesca Longardi, Giovanni Stabilini, Riccardo Tozzi, Oliver Berben, Martin Moszkowicz
Produttore esecutivoGiorgio Magliulo, Matteo De Laurentiis, Dany Boon
Casa di produzioneMedusa Film, Cattleya con il contributo del Film Commission Regione Campania in collaborazione con Constantin Film e Sky
Distribuzione in italianoMedusa Film
FotografiaPaolo Carnera
MontaggioValentina Mariani
MusicheUmberto Scipione
ScenografiaPaola Comencini
CostumiSonu Mishra
Interpreti e personaggi
  • Claudio Bisio: Alberto Colombo
  • Alessandro Siani: Mattia Volpe
  • Angela Finocchiaro: Silvia Colombo
  • Valentina Lodovini: Maria Flagello
  • Nando Paone: Costabile Piccolo
  • Giacomo Rizzo: Costabile Grande
  • Nunzia Schiano: signora Volpe
  • Riccardo Zinna: vigile
  • Salvatore Misticone: signor Scapece
  • Alessandro Vighi: Chicco Colombo
  • Fulvio Falzarano: Mario
  • Teco Celio: Gran Maestro
  • Naike Rivelli: poliziotta
  • Dany Boon: turista francese (cameo)

La versione italiana, specialmente per quanto riguarda la prima parte del film, è stata realizzata con la tecnica shot-for-shot ripercorrendo in larga parte la trama e i dialoghi dell'originale francese; nella seconda parte, invece, molte situazioni sono state aggiunte, modificate o cambiate per renderle più aderenti agli stereotipi italiani.

Benvenuti al Sud è stato dedicato alla memoria di Angelo Vassallo, sindaco del comune di Pollica assassinato dalla criminalità organizzata nel 2010.[1]


Trama


«Quando un forestiero viene al Sud piange due volte, quando arriva e quando parte.»

(Mattia Volpe)

Alberto Colombo, direttore di un ufficio postale della Brianza, si vede respingere una domanda di trasferimento a Milano, l'ennesima che aveva presentato, in quanto preceduto in graduatoria da un collega disabile. Desideroso di esaudire il sogno della moglie Silvia di vivere nel capoluogo lombardo per soddisfare le sue aspettative di vita più ambiziose, comprese quelle relative al futuro del loro figlioletto Chicco, Alberto decide di fingersi paraplegico a sua volta per tentare di ottenere l'agognato posto: l'inganno viene però maldestramente alla luce proprio davanti all'ispettore inviato a controllare il suo fantomatico handicap. Per evitare il licenziamento, l'uomo è quindi costretto ad accettare un trasferimento ma nella parte opposta del Paese, in Cilento, a dirigere l'ufficio del piccolo paese di Castellabate.

Prima di partire verso la nuova destinazione, Alberto prende superficialmente informazioni sulle condizioni di vita nel Meridione presso alcuni amici: viene messo così in guardia da tutte le problematiche pregiudizievoli, umane e ambientali (tra cui la criminalità diffusa, la difficile gestione dei rifiuti e l'afoso clima), che dovrà affrontare nella nuova sede. Tutti questi moniti, espressi da persone che al Sud avevano già vissuto, non fanno altro che aumentare preoccupazioni e precauzioni che l'uomo va ad adottare. Una volta giunto a Castellabate, invece, pur dopo essere incorso in alcune peripezie, Alberto fa amicizia con il postino Mattia Volpe e con i colleghi Maria, Costabile Piccolo e Costabile Grande e finisce per apprezzare le bellezze e le abitudini del paesino campano, caratterizzato da un clima mite, da luoghi ameni e pittoreschi e da simpatia e generosità da parte dei residenti, ambientandosi in fretta allo stile di vita locale e scoprendo come le idee sul Mezzogiorno, sue e dei suoi conoscenti, fossero solo pregiudizi e stereotipi.

Intanto, l'uomo tiene nascosta la realtà a Silvia, persona poco aperta ai cambiamenti e piena di pregiudizi verso il Sud. Pensando di poter migliorare il loro rapporto, racconta esattamente l'opposto di quello che sta vivendo, accondiscendendo agli stereotipi a cui la moglie e la sua cerchia di amici credono fermamente. Un giorno, però, Silvia decide di andarlo a trovare, mettendo così Alberto in grave imbarazzo con gli amici, ai quali deve giocoforza confessare le bugie raccontate alla consorte sul Meridione. Sebbene all'inizio amareggiati e arrabbiati con lui, questi decidono di aiutarlo a sua insaputa, facendo in modo che Silvia, una volta giunta a Castellabate, veda avverarsi tutte le menzogne sentite dal marito, organizzando una sceneggiata atta a mostrare il paesino come caotico, fatiscente e in mano alla criminalità. L'inevitabile venuta a galla della verità porta Silvia a diventare furiosa, minacciando la separazione.

Nel frattempo, Alberto si prodiga nel far riavvicinare Mattia alla collega ed ex fidanzata Maria. Proprio Mattia rivela l'infondatezza delle illazioni della moglie su una sua relazione con la bella collega Maria: Silvia alla fine perdona il marito e si trasferisce per i due anni successivi a Castellabate assieme al figlio Chicco. La permanenza al Sud si rivela un'esperienza fantastica, che sarà difficile da dimenticare per la famiglia Colombo, al punto che, quando finalmente Alberto riceve la tanto attesa lettera di trasferimento a Milano, quasi se ne rammarica. In procinto di ripartire per il Nord, Alberto è contento per il ritorno a casa e per aver ottenuto il posto che desiderava ma allo stesso tempo triste nel dover lasciare la bella e tranquilla Castellabate, da cui parte per la sua nuova destinazione con tutta la famiglia.


Produzione



Progetto


Cartellonistica stradale di Castellabate
Cartellonistica stradale di Castellabate

La produzione del remake nasce da un'idea della casa di distribuzione Medusa Film, visto il gran successo riscosso dall'originale francese; come più volte dichiarato anche dagli stessi attori protagonisti una volta letto il copione e la sceneggiatura, questo script bene si adattava anche alle vicissitudini italiane.

Il film, nonostante sia comunque un remake, si distacca dall'originale, non nella trama ma nelle varie vicissitudini, rappresentate in una veste italiana. Alla sceneggiatura del film hanno contribuito anche, collaborando tra loro, i vari attori e i cittadini del posto, adattando i vari personaggi e le varie scene secondo le proprie esperienze personali, essendo loro stessi rappresentanti di realtà settentrionali e meridionali. La sceneggiatura quindi, come dichiarato dallo stesso Luca Miniero, si è modificata più volte in corso d'opera.

La scelta dell'ambientazione nel Cilento, e a Castellabate in particolar modo, è invece dovuta a motivi logistici e alla necessità di individuare zone con paesaggi sia marini che collinari con viste spettacolari in una zona periferica, lontana dalle grandi città, dove fosse minima la presenza della criminalità.[2]


Cast



Settentrionali


Meridionali


Camei


Riprese


Santa Maria di Castellabate
Santa Maria di Castellabate

Le riprese del film, durate circa dieci settimane, sono iniziate a settembre 2009 nel comune di Castellabate, in provincia di Salerno, in particolar modo nel suo borgo medievale (Palazzo Perrotti, Belvedere di San Costabile, Porta di Mare e via Guglielmo I il Normanno) e nelle frazioni marine di San Marco (Torretta, salita di S. Cosimo, via C. De Angelis e porto turistico) e Santa Maria (Marina Piccola, Porto delle Gatte e mare del Pozzillo), tutti luoghi rientranti nel Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano.

Le uniche località utilizzate nelle riprese che non fanno parte del territorio comunale di Castellabate, oltre a quelle di Milano e Roma, sono la base militare di Persano, dove è stata girata la scena del finto rapimento, e la stazione di Capranica-Sutri della ferrovia Roma-Capranica-Viterbo, in provincia di Viterbo (il comune di Castellabate non è attraversato direttamente dalla ferrovia e la stazione ferroviaria più vicina è Agropoli-Castellabate, posta nel territorio comunale del vicino centro di Agropoli).


Distribuzione


Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche a partire dal 1º ottobre 2010,[4] dopo l'anteprima al Giffoni Film Festival tenuta in luglio[5] e la proiezione integrale a Santa Maria di Castellabate il 29 settembre.[6]


Colonna sonora


La colonna sonora del film è stata firmata da Umberto Scipione. L'album Benvenuti al Sud è stato pubblicato il 30 novembre 2010 sotto l'etichetta RTI e contiene 16 tracce, composte da Umberto Scipione tra cui anche Sunrise di Norah Jones e 'O ballo do' cavallo di Alberto Selly.


Accoglienza



Incassi


Benvenuti al Sud ha conseguito ottimi risultati nei botteghini italiani.

A partire dal primo fine settimana di programmazione del 1º-3 ottobre 2010, Benvenuti al Sud è il film più visto in Italia con 3.792.099 euro di incasso, superando Inception e L'ultimo dominatore dell'aria;[7] il film mantiene la prima posizione anche nei tre fine settimana successivi.[8][9][10]

In totale, con 29.873.000 euro raggiunge l'11º posto nella classifica dei maggiori incassi in Italia di tutti i tempi.[11]


Critica


All'ottimo successo di pubblico si associa anche un buon successo per quanto riguarda la critica, che in ogni caso risulta spaccata tra chi lo considera un film molto divertente, a tratti esilarante, che cerca di superare in chiave comica gli stereotipi esistenti in Italia fra settentrionali e meridionali e chi, invece, considera Benvenuti al Sud un film un po' troppo incentrato sullo stile cabarettistico, buonista o una rappresentazione troppo fedele del film francese di cui è il remake.[12] Un plauso al film viene, tra gli altri, dal fumettista, vignettista e regista Sergio Staino che lo definisce con ironia come «il più grande film politico dopo La corazzata Potëmkin».[13]


Riconoscimenti


  • 2011 - David di Donatello
    • Migliore attrice non protagonista a Valentina Lodovini
    • Nomination Miglior film
    • Nomination Miglior regista a Luca Miniero
    • Nomination Miglior produttore a Riccardo Tozzi, Marco Chimenz, Giovanni Stabilini e Francesca Longardi
    • Nomination Migliore attrice protagonista ad Angela Finocchiaro
    • Nomination Miglior attore protagonista a Claudio Bisio
    • Nomination Miglior attore non protagonista ad Alessandro Siani
    • Nomination Miglior musicista a Umberto Scipione
    • Nomination Miglior scenografo a Paola Comencini
    • Nomination Premio David Giovani
  • 2011 - Nastro d'argento
    • Migliore sceneggiatura a Massimo Gaudioso
    • Nomination Migliore commedia
    • Nomination Migliore produttore a Medusa Film e Cattleya
    • Nomination Migliore attore protagonista a Claudio Bisio e Alessandro Siani
    • Nomination Migliore attrice protagonista ad Angela Finocchiaro
    • Nomination Migliore attrice non protagonista a Valentina Lodovini
  • 2011 - European Film Awards
    • Nomination Premio del pubblico al miglior film europeo[14]
  • 2011 - Globo d'oro
    • Nomination Migliore commedia a Luca Miniero
  • 2010 - Festival del cinema di Salerno
    • Medaglia d'oro

Espedienti narrativi


Al contrario di casi similari, per Benvenuti al Sud viene accolta positivamente l'operazione di product placement con Poste italiane, più nello specifico un caso di plot placement poiché l'azienda si presenta come «una sorta di protagonista perfettamente integrato nella trama del film», divenendo a posteriori un caso di studio tra i più riusciti e citati circa questo tipo di pratiche commerciali.[15]


Sequel


Lo stesso argomento in dettaglio: Benvenuti al Nord.

Note


  1. Bisio: «Questo film è per Angelo Vassallo», su corrieredelmezzogiorno.corriere.it, 27 settembre 2010. URL consultato il 24 settembre 2011.
  2. Vi presentiamo Benvenuti al Sud!, su cinemaevideogiochi.com, 28 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2012).
  3. Dvd in edicola con Panorama, Benvenuti al Sud, su blog.panorama.it, 24 marzo 2011. URL consultato il 21 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2011).
  4. Date di uscita per Benvenuti al Sud (2010), su imdb.com. URL consultato il 21 luglio 2011.
  5. 2010 [collegamento interrotto], su giffonifilmfestival.it. URL consultato il 21 luglio 2011.
  6. Per il film 'Benvenuti a Sud' anteprima a Villa Matarazzo, in la Repubblica, 29 settembre 2010, p. 16. URL consultato il 21 luglio 2011.
  7. Week-end Top20 Italia del 01/10/2010, su mymovies.it. URL consultato il 22 luglio 2011.
  8. Week-end Top20 Italia del 09/10/2010, su mymovies.it. URL consultato il 22 luglio 2011.
  9. Week-end Top20 Italia del 15/10/2010, su mymovies.it. URL consultato il 22 luglio 2011.
  10. Week-end Top20 Italia del 23/10/2010, su mymovies.it. URL consultato il 22 luglio 2011.
  11. Tante belle giornate per il cinema italiano, su movieplayer.it, 10 gennaio 2011. URL consultato il 22 luglio 2011.
  12. Benvenuti al Sud: rassegna stampa, su mymovies.it. URL consultato il 22 luglio 2011.
  13. Sergio Staino su Benvenuti al Sud, su claudiobisio.it, 4 ottobre 2010. URL consultato il 22 luglio 2011.
  14. (EN) EFA Opens Vote for People’s Choice Award, su europeanfilmacademy.org, 1º settembre 2011. URL consultato il 1º settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2011).
  15. Come funziona il “product placement” nei film, su ilpost.it, 3 novembre 2019.

Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[en] Benvenuti al Sud

Benvenuti al Sud (English: Welcome to the South) is an Italian comedy film directed by Luca Miniero, remake of the French film Bienvenue chez les Ch'tis of two years earlier. The film has a sequel called Benvenuti al Nord. The film was dedicated to Angelo Vassallo, an Italian mayor murdered for his anti-crime campaign.[1]
- [it] Benvenuti al Sud

[ru] Добро пожаловать на Юг

Добро пожаловать на Юг (итал. Benvenuti al Sud) — итальянская комедия 2010 года, снятая режиссёром Лука Миньеро, ремейк французского фильма 2008 года «Бобро поржаловать».



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