Bianca come il latte, rossa come il sangue è un film del 2013 diretto da Giacomo Campiotti, adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Alessandro D'Avenia. Il film tuttavia presenta significative discrepanze rispetto al romanzo.
Bianca come il latte, rossa come il sangue | |
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Paese di produzione | Italia |
Anno | 2013 |
Durata | 102 min |
Rapporto | 1,85:1 |
Genere | commedia, drammatico, sentimentale |
Regia | Giacomo Campiotti |
Soggetto | Alessandro D'Avenia, Fabio Bonifacci |
Sceneggiatura | Alessandro D'Avenia, Fabio Bonifacci |
Produttore | Luca Bernabei, Matilde Bernabei |
Produttore esecutivo | Daniele Passani |
Casa di produzione | Lux Vide, Rai Cinema in collaborazione con UniCredit e Film Commission Torino Piemonte |
Distribuzione in italiano | 01 Distribution |
Fotografia | Fabrizio Lucci |
Montaggio | Alessio Doglione |
Musiche | Andrea Guerra(Giovanni Giombolini,Ermanno Giorgetti), Modà |
Scenografia | Paola Bizzarri |
Interpreti e personaggi | |
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Leo, liceale del terzo anno, è innamorato di Beatrice, ragazza francese più grande di lui di un anno che vede solo a scuola o alla fermata dell'autobus. Leo ha anche una compagna di classe, Silvia, innamorata di lui. La conosce dall'infanzia e la frequenta spesso e con lei si confida perché la considera sua migliore amica.
Dopo le vacanze di Pasqua, Leo scopre che Beatrice è ricoverata in ospedale perché affetta da leucemia. Questo porterà Leo a fare di tutto pur di conoscere la ragazza e continuare a credere nel suo sogno: decide di diventare donatore di midollo osseo, nella convinzione di poter salvare Beatrice. Ma il midollo non risulta compatibile con quello di Beatrice e Leo, disperato, cerca di farla felice e realizzare i sogni della ragazza. Intanto, a scuola, il protagonista instaura un rapporto di amicizia con il giovane supplente di lettere. L'insegnante incoraggia i suoi alunni a credere nei propri sogni, e Leo tormentato da tutto questo chiede aiuto proprio al supplente, soprannominato "il sognatore". Silvia, pentitasi di avere dato a Leo il numero sbagliato di Beatrice, lo incoraggia a dichiararle il suo amore. Beatrice, conoscendo i due compagni, intuisce che sono fatti l'uno per l'altra e confida a Leo che quello è l'amore vero.
La ragazza è molto ammalata, ma mente dicendo a Leo di aver trovato un donatore di midollo osseo compatibile con il suo, che sarebbe andata in Francia con la sua famiglia per due mesi e infine gli chiede di non chiamarla. Leo viene chiamato dall'ospedale perché il suo midollo è compatibile con un ammalato. Dopo una lunga discussione con i genitori e con l'aiuto di Silvia riesce a convincerli e va in ospedale, dove donando il midollo a una giovane madre le salva la vita, scoprendo la grandezza del suo gesto con Silvia al suo fianco. Ma in breve tempo scopre che a Beatrice non è andata altrettanto bene: il trapianto non è mai avvenuto, Beatrice ha fatto finta con Leo di star riprendendosi per non addolorarlo, e quando Beatrice muore, verso la fine dell'anno scolastico Leo si ritrova senza più sogni per cui vivere, ma in compenso trova l'amore di Silvia.
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Le riprese del film sono iniziate a Torino il 26 maggio 2012 per una durata di sei settimane.
Le musiche originali del film sono state composte da Andrea Guerra. La canzone principale del repertorio della colonna sonora è Se si potesse non morire dei Modà, classificatasi terza al Festival di Sanremo 2013. Sono presenti anche Come un pittore e Tappeto di fragole sempre dei Modà e Tutta scena di J-Ax.
Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane il 4 aprile 2013 dalla 01 Distribution. Il primo week-end di programmazione ha incassato 1163036 €.[1]
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